I "Signori" di Prando Prandi, vicentini che raccontano la città attraverso il loro impegno
Sabato 17 Ottobre 2015 alle 23:59 | 0 commenti
In Sala degli Stucchi c'è il pubblico delle grandi occasioni: tanti vicentini "illustri" e una bella fetta di classe dirigente nelle prime file. Molti di loro sono protagonisti delle pagine del libro che si presenta oggi, intitolato "Signori" e scritto da Prando Prandi, consulente di marketing con la passione per la scrittura, triestino di nascita ma metà trevigiano e metà vicentino di adozione.
Un libro, edito da Rumor Edizioni, che è il racconto della città , della provincia berica, di un territorio intero attraverso le persone che ne incarnano i valori e lo spirito. Prandi ha raccolto 53 interviste a personaggi della cultura, dell'imprenditoria, dello sport, vicentini che con il loro impegno e i loro percorsi personali sono diventati delle "eccellenze" capaci, in alcuni casi, anche di varcare i confini nazionali. Da Agnolin a Zuccato, passando per Baggio, Campagnolo, Dorio, Faggin, Galla, Lampertico, Marzotto, Nardini, Pashamoglu, Rosso, Stella, Vielmo e Xompero, e tanti altri, oltre al ricordo di Mario Rigoni Stern da parte del figlio Alberico e di Mariano Rumor da parte della sorella Giuseppina. Un solo politico presente tra gli intervistati, il sindaco Achille Variati ("ma che li rappresenta tutti" secondo Prandi), presente anche in sala per introdurre l'autore.
"Sono esempi di quello che sono i vicentini. C'è chi tiene alto il nome di Vicenza nel mondo, chi ha dato lavoro e chi lo dà , chi produce pensiero, persone che non si lamentano e fanno. Perché tutto si può dire su noi vicentini ma non che non ci diamo da fare" ha detto Variati.
L'editore Carlo Rumor, la cui azienda il prossimo anno compirà 135 anni, ha ricordato i tanti libri da lui pubblicati che hanno raccontato il territorio. "Prandi ci ha dato l'idea di fare un libro sugli uomini e le donne del nostro territorio. L'unico rammarico è che in un libro non possano trovare posto tanti altri che sono rimasti fuori".
"Ognuna di queste persone è un signore nel suo ambito, non da un punto di vista della ricchezza, ma per i suoi valori" ha detto l'autore. "Come Luigi Agnolin, la cui grandezza sta nell'aver vissuto la sua professione di arbitro con grande partecipazione. O come Roberto Baggio, che ha una marcia in più rispetto ai tanti campioni, serietà e semplicità di spirito. O come il giovane Cesare Cacitti, giovane vicentino del domani, che a 16 anni costruisce stampanti 3D e si misura alla pari con gente che frequenta master universitari nel mondo".
Unico neo del libro la presenza davvero marginale delle donne: solo 3 sui 53 intervistati, Elena Zambon (dell'azienda farmaceutica Zambon Group), Gabriella Dorio (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Los Angeles 1984) e la disegnatrice Silvia Ziche. Una mancanza che, dice Prandi, "è frutto del caso e delle circostanze".
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