Quotidiano | Categorie: Edilizia

I rifiuti edili interessano 15mila aziende: meno burocrazia in provincia

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 3 Febbraio 2012 alle 10:31 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza  -  Stop alla burocrazia sui rifiuti edili: autocertificazione per non mettere in ginocchio 15mila aziende

Stop alla burocrazia sui rifiuti edili. Lo chiede l'assessore provinciale all'ambiente Antonio Mondardo proponendo ad Arpav un tavolo tecnico di confronto con le associazioni di categoria, gli organi di controllo e gli operatori del settore. La questione dei rifiuti da demolizione, sollevata negli scorsi mesi anche da Confcommercio e Confartigianato, sta mettendo in ginocchio il comparto edile a causa della necessità di effettuare specifiche analisi sugli inerti per attestare l'assenza di sostanze pericolose prima dello smaltimento o del conferimento negli impianti di recupero.

Questo significa che anche per la semplice posa di un pavimento o il rifacimento di un bagno in una abitazione serve che un chimico, o comunque un tecnico specializzato, faccia un sopralluogo in cantiere, prelevi dei campioni e li analizzi per attestarne la bontà. Con perdita di tempo e di soldi.
Il problema interessa nel vicentino circa 15mila aziende. Il solo comparto edile conta 1.568 tra artigiani e piccoli e medi imprenditori, ma alla stessa procedura sono sottoposti anche addetti a servizi per l'edilizia, chi si occupa di intonacatura, di rivestimenti, di installazione di impianti elettrici o idraulici, per un totale di oltre 13mila aziende. Per completare il quadro, è poi necessario aggiungere anche le 150 aziende che commerciano materiale edile.
"Un esercito di aziende -commenta Mondardo- spesso famigliari o addirittura composte da un'unica persona, che si trovano sottoposte ad un sistema macchinoso e antieconomico. E' necessario un intervento urgente nella logica della sburocratizzazione delle pratiche. E' questa l'unica via per rilanciare lo sviluppo del territorio e stare al passo con i mercati internazionali. Senza, naturalmente, dimenticare la tutela dell'ambiente, che dobbiamo e vogliamo mettere al primo posto. Ma non possiamo vessare i lavoratori chiedendo loro di certificare la non pericolosità del materiale ricavato dalla demolizione di un muro di cinta in piena campagna piuttosto che dalla posa di nuove piastrelle in una cucina in centro storico."
Tutela dell'ambiente e diritto al lavoro: un incrocio di esigenze che nel caso dei rifiuti edili potrebbe trovare soluzione nell'autocertificazione valida, ad esempio, per quantitativi limitati di inerti e per demolizione di abitazioni civili piuttosto che uffici. Spetterebbe così al produttore attestare la non pericolosità del rifiuto e l'assenza di sostanze pericolose. Una proposta, o forse meglio un suggerimento, che arriva dalle associazioni di categoria e che l'assessore sottopone all'attenzione di Arpav.
"E' necessario che tutti gli interessati si ritrovino attorno ad un tavolo -conclude l'assessore- in modo da definire procedure operative omogenee in tutto il territorio e soprattutto chiare. In questo modo sarà più facile per i lavoratori rispettare le regole e per i controllori effettuare verifiche."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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