I Queen rivivono al Teatro Comunale di Vicenza
Lunedi 25 Ottobre 2010 alle 23:50 | 0 commenti
Serata all'insegna di brividi lungo la schiena ed emozioni datate sebbene sempre attuali quella svoltasi ieri sera, domenica 24 Ottobre, presso il teatro comunale di Vicenza. La Silver Simphony Orchestra (foto d'archivio) ha infatti portato in scena uno dei più brillanti tributi mai visti, ed uditi, a quella che è considerata senza alcun dubbio una delle più grandi band della storia della musica, i celeberrimi Queen.
Uno show di altissima qualità musicale e visiva, che ha proposto una rivisitazione orchestrale dei grandi successi con cui la band inglese ha potuto costruirsi una fama che dura ancora oggi sebbene la morte del carismatico leader nonché frontman della band, Freddy Mercury, sia avvenuta da quasi vent'anni. Ed allora è subito delirio al suono coinvolgente di "We Will Rock You" che spinge immediatamente i novecento presenti nella sala grande del teatro a tenere il tempo con le mani ed intonare le parole del testo. A seguire buona parte delle hit quali "Radio Ga Ga", "We are the Champions", "Somebody to love" o "Bohemian Rapsody" che tutti conoscono ed anche per questo non rinunciano a cantare, per di più incitati dal dinamico e palesemente divertito maestro Fabrizio Castania, direttore del corpo musicisti. Oltre a tutto ciò ancora più lustro e spessore alla serata è stato conferito dalla partecipazione di tre esperti e talentuosi cantanti quali Stefania Miotto, Davide Basso e l'osannato Vittorio Matteucci, che hanno offerto delle interpretazioni personali di alcuni brani, dimostrando capacità canore fuori dal comune e mettendo in luce la potenzialità delle canzoni dei Queen ad essere reinterpretate e riproposte in altre chiavi senza perdere nemmeno una punta della loro grandezza. Una grandezza unica ed irripetibile che viveva delle qualità artistiche di Freddy Mercury, la cui voce è tuttavia parso di sentire anche nelle esecuzioni esclusivamente strumentali, quasi come se il suo canto avesse segnato la mente ed i ricordi di tutti noi, lasciandone un eco sempre presente all'udito. Solo qualche assenza di spessore in scaletta, comunque giustificata dalla presenza di un così ampio repertorio di brani eccezionali per cui sarebbe stato impensabile non dover rinunciare, a malincuore, ad alcuni di essi. Infine si tenga presente l'iniziativa a scopo benefico che muoveva la manifestazione, costruita ad hoc per la giornata nazionale AVO, associazione volontari ospedalieri, da poco giunta anche nel vicentino. Una serata, quindi, sicuramente da riproporre ed un prodotto che può riscuotere un acceso consenso tra le più svariate fasce di età . Forse proprio per questo, in chiusura, è stato fatto timidamente udire il nome Pink Floyd, una piacevole sorpresa che, qualora dovesse realizzarsi, attirerà senza dubbio molti appassionati della musica moderna ad ascoltare i propri idoli in una chiave certamente originale ma non per questo di minor godibilità .
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