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I lavoratori italiani della base Usa senza cibo e un posto "tutto loro"?

Di Edoardo Andrein Giovedi 31 Ottobre 2013 alle 11:11 | 0 commenti

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I dipendenti italiani della base americana di Vicenza resteranno senza il servizio mensa? In Caserma Ederle il servizio è attivo da oltre trent’anni e ora rischia di non essere più corrisposto. Il Comando U.S. Army Garrison Vicenza ha incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti dei sindacati per discutere del servizio mensa e dell’indennità sostitutiva pasto per il personale dipendente civile italiano.

L’appalto per la gestione del servizio mensa per Caserma Ederle di Vicenza è in scadenza e il comandante f.f. Chuck Walls ha incontrato le rappresentanze sindacali di Vicenza per illustrare le iniziative intraprese dal Comando per continuare a offrire ai dipendenti italiani un servizio di mensa aziendale, secondo quanto previsto dall’articolo 46 delle Condizioni di Impiego.
“I nostri dipendenti italiani” dichiara Walls, “sono ottimi lavoratori e rappresentano l’asse portante delle nostra attività. Per questo continueremo a fare tutto il possibile per continuare a offrire il servizio di mensa.

In conclusione poi il comandante Walls afferma che:

“È molto importante per me che i nostri dipendenti italiani possano avere una mensa aziendale, non solo per poter fruire di un buon pasto a un prezzo ragionevole, ma anche per avere a disposizione un luogo di aggregazione dove incontrarsi all’interno della base, un posto tutto loro.”

Già, un posto tutto loro. Una sorta di piccola Little Italy. A Vicenza.

Leggi tutti gli articoli su: mensa, Base Usa, Caserma Ederle, little italy

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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