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I giovani "fuori dal recinto" per uno sguardo diverso su fede e Chiesa

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Gennaio 2014 alle 11:55 | 0 commenti

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Diocesi di Vicenza – “I giovani sono il futuro e la speranza, perché continuare a parlare di loro solo in termini di “problema”, come si tende oggi a fare spesso in Italia, anche nella Chiesa cattolica?”. E’ questa la provocazione da cui prende le mosse la nuova ricerca del sociologo Alessandro Castegnaro i cui risultati sono raccolti nel volume “Fuori dal recinto. Giovani, Fede, Chiesa: uno sguardo diverso”.

E saranno presentati martedì 4 febbraio 2014, alle ore 18.00, nella Sala Accademica del Centro pastorale “Mons. Arnoldo Onisto” di Vicenza, in Borgo Santa Lucia n. 51.

All’incontro interverranno l’autore, don Ivo Seghedoni (direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano di Modena-Nonantola e docente di Pastorale Giovanile alla Facoltà Teologica del Triveneto) e don Andrea Guglielmi (direttore dell’Ufficio diocesano per i giovani di Vicenza).

A partire dalle indagini e dalle osservazioni contenute nel libro, i relatori si confronteranno su quella che, secondo Castegnaro, è la nuova condizione dei giovani, quella cioè di persone “uscite dal recinto”. Scrive infatti l’autore: “Un attento ascolto delle loro voci suggerisce che i giovani non siano diventati sordi alle ragioni del cuore, che il loro orizzonte spirituale non sia chiuso al trascendente e che non siano dunque divenuti increduli e indifferenti, ma piuttosto che siano usciti dal recinto. Dal quel mondo cioè in cui si pensa che l’istituzione – anche quella religiosa – venga prima della persona, che la risposta venga prima della domanda, che la legge venga prima della coscienza, che l’obbedienza venga prima della libertà”.

Leggi tutti gli articoli su: Giovani, Chiesa, Diocesi di Vicenza, Alessandro Castegnaro

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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