I dati dell'economia vicentina,Diego Rebesco (Cciaa)
Venerdi 7 Maggio 2010 alle 15:01 | 0 commenti
E' toccato a Diego Rebesco, responsabile ufficio studi e statistica CCIAA (nella seconda foto con Vittorio Mincato, presidente, e Giuliano Campanella, segretario generale Cciia), presentare con 18 tavole (la prima nella foto VicenzaPiù, qui accanto) i dati di sintesi dei propri Osservatori sull'economia locale nel 2009 ed i risultati dell'analisi congiunturale della stessa nel primo trimestre 2010. Ecco di seguito l'intervento di Diego Rebesco (il documento Cciaa completo è qui).
"Analizzando l'andamento dell'economia vicentina nel 2009 si può immediatamente osservare che anche per la nostra provincia non è stato un anno esaltante: la produzione industriale è diminuita del 19% (in linea con il dato nazionale del 17,5%); le esportazioni sono diminuite del 26% passando da 14,8 miliardi di euro del 2008 a 10,9 del 2009; il tasso di disoccupazione è passato dal 3,7% medio del 2008 al 5% medio del 2009 ed è stato notevolmente attenuato dal ricorso agli ammortizzatori sociali (basti pensare che le ore di Cassa Integrazione Guadagni - CIG sono aumentate del 531% nel 2009 rispetto all'anno precedente). I risultati dell'analisi congiunturale destagionalizzati relativi al primo trimestre del 2010 mostrano qualche segno di ripresa. Dopo quattro semestri consecutivi di aumento delle ore autorizzate di CIG, nei primi tre mesi dell'anno c'è stata una certa diminuzione, soprattutto in settori come la meccanica, la metallurgia e la concia, mentre per quanto riguarda il tessile il dato è in contro tendenza. Gli ingressi nelle liste di mobilità , che hanno riguardato specialmente le donne, sono diminuiti a Vicenza e provincia, tranne a Lonigo dove si è registrato un leggero aumento. I settori più colpiti sono stati quello orafo, meccanico e tessile.
Dato confortante è quello relativo alla nascita e mortalità delle imprese che continuano a evidenziare un differenziale negativo, ma in riduzione rispetto ai dati dei primi trimestri 2008 e 2009. L'Agenzia regionale Veneto Lavoro ha, poi, diffuso il dato riguardante le crisi aziendali che sono state 54 rispetto alle 64 del trimestre precedente, anche se è aumentato il numero di lavoratori coinvolti. I fallimenti,invece, si sono stabilizzati rispetto all'ultimo trimestre del 2009, con una netta riduzione rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
La capacità di imprese e famiglie di far fronte agli impegni con i propri creditori, ossia la quantità dei protesti bancari in valore assoluto, è in leggero miglioramento. Positivo è, anche, il numero di autovetture immatricolate nella nostra provincia, dato che è in costante crescita a partire al terzo trimestre del 2009 e che ha una ricaduta sul sistema produttivo locale a cui si estende la filiera del settore (specialmente per le pelli e per alcuni componenti).
Per quanto riguarda i crediti bancari nei confronti delle imprese, si nota un leggero aumento (nell'ordine dell'1%) specie nel settore manifatturiero, nei servizi e nelle costruzioni, dopo i netti tagli precedenti.
In un'analisi più specifica, il settore manifatturiero ha fatto registrare la positività dei principali indicatori rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno: la produzione è tornata a crescere a livelli sostenuti ed in aumento sono anche il fatturato industriale (+ 2,8%), gli ordinativi esteri (+0,6%) e gli ordinativi interni (+3%). In diminuzione rispetto all'anno precedente, invece, il numero di occupati nel settore (-2,4%). Analizzando questi dati possiamo vedere che nei primi tre mesi del 2010 è aumentata la fiducia delle imprese - ha concluso Diego Rebesco - e ci aspettiamo un'ulteriore ripresa della produzione industriale nel corso dell'anno".
A seguire i commenti di Vittorio Mincato, presidente della Cciaa di Vicenza.
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