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I consigli dei masterchef per la SchiChic da spiaggia

Di Angela Mignano Domenica 18 Agosto 2013 alle 11:00 | 0 commenti

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Altro che parmigiana, pasta al forno e il classico panino con la cotoletta. Insalata di riso con verdure di stagione, pasta fredda alla crudaiola con carciofi, fiori di zucca realizzati con ortaggi, accompagnati da ingredienti leggeri e salutari come pomodoro, basilico, mozzarella e sottaceti, sono le pietanze che secondo 7 masterchef su 10 non possono mancare durante il pranzo in spiaggia delle famiglie italiane che in questo periodo dell'anno prendono d'assalto le località balneari.

 Piatti leggeri, freschi, semplici ma gustosi che richiamano i sapori della tradizione, facili da preparare e realizzati con prodotti di stagione. Come conservarli? Basta con contenitori d'alluminio o di plastica. Dalle scrivanie d'ufficio alle località balneari, oggi in spiaggia trionfa la Schichic: la "schiscetta", il portavivande in alluminio più utilizzato dai lavoratori che si portavano il pranzo da casa, è diventato ora col nome SchiChic il lunch box, un portavivande multifunzione che si trova in tante versioni eleganti e fashion, belle da vedere e comode da trasportare. Cosa contengono? Pietanze semplici, tradizionali, facili da preparare e che richiedono poco tempo, realizzati con prodotti di stagione. Gli ingredienti? Principalmente prodotti Made in Italy (51%), verdure (62%), pesce (45%), ingredienti principali di piatti che non richiedono una preparazione superiore ai 15 minuti (56%) e che siano emblema di leggerezza (45%) e gusto (32%).
E' quanto emerge da uno studio promosso da "Polli Cooking Lab", l'Osservatorio sulle tendenze alimentari dell'omonima azienda toscana inventrice del nome SchiChic, condotto attraverso interviste a 110 illustri chef nazionali per raccogliere i giusti consigli su cosa preparare da mangiare e portare con sé prima di andare in spiaggia.
Stop a cibi ipercalorici e poco pratici sia da realizzare, sia da consumare in spiaggia: grazie ai consigli degli esperti, è possibile realizzare pietanze leggere e gustose da portare con sé al mare. Secondo gli chef stellati per un corretto menù da spiaggia basta utilizzare ortaggi e verdure (62%), con cui condire soprattutto insalata di riso (67%) e pasta fredda (51%), colorate, gustose e da preparare in poco tempo. Il masterchef Pietro D'Agostino del Ristorante La Capinera a Taormina spiega in che modo è possibile sposare gusto e tradizione, a tavola come in spiaggia. "Gli italiani sono un popolo amante della pasta. Per non trascurare le tradizioni, proporrei in spiaggia una pasta fredda alla crudaiola, da realizzare con una pasta artigianale condita con sottoli o sottaceti e verdure di stagione come melanzane, zucchine, fiori di zucca, tagliati a fette, conditi con sale e pepe, basilico, mozzarella di bufala, pomodoro fresco. Un piatto molto leggero, fresco, poco calorico, da conservare e portare con sé in contenitori eleganti e poco ingombranti".
Quali caratteristiche devono avere questi prodotti? Secondo gli esperti per realizzare un piatto semplice occorre utilizzare alimenti italiani rigorosamente made in Italy (51%), leggeri (45%), freschi (42%) di facili da digerire (36%) e gustosi (32%).
Per trasportare in spiaggia le gustose pietanze, gli chef dicono basta ai classici e grezzi contenitori d'alluminio. Oltre alle classiche ciotole di plastica, irrompono sulle spiagge d'Italia i "lunch box" portavivande multifunzioni dall'anima tecnologica, dal design curato e dal contenuto ricercato. Disponibili sia in legno sia in metallo. Perché? Gli chef consigliano questo tipo di contenitori perché sono garanzia di lunga conservazione (32%), pratici (25%) e, fattore da non sottovalutare, belli da vedere (18%). Oggi, dunque, in spiaggia sbarcano le ‘SchiChic on the beach' all'insegna della semplicità, leggerezza e gusto.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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