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I compensi dei manager, ovvero, c'è qualcosa che non va

Di Giorgio Langella Sabato 7 Aprile 2018 alle 09:19 | 0 commenti

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Milano Finanza ha reso noti i compensi che i “primi” dieci “supermanager” italiani hanno percepito nel 2017. Sono comprensivi di retribuzione, premi, buone uscite e quant'altro, ma sono indicativi di una profonda ingiustizia.Il totale dei compensi sotto indicati è pari a 96 milioni di euro. In pratica, considerando una retribuzione lorda media di circa 25.000 euro/anno, 10 persone hanno ricevuto compensi pari a 3.840 lavoratori.

Questa è la classifica dei “top ten”:

 

Nome

Compenso

(in milioni di euro)

Flavio Cattaneo

26,00

Flavio Briatore

13,89

Luca Bettonte

9,10

Marco Tronchetti Provera

7,76

Stefano Saccardi

7,60

Giovanni Battista Mazzucchetti

7,43

Alberto Minali

6,87

Giovanni Tamburri

6,31

Richard Tobin

5,90

Matteo Del Fante

5,14

Se si considerano, poi, realisticamente le retribuzioni medie di chi entra (come precario) nel “mercato del lavoro” che raramente percepisce retribuzioni di 9.600  euro/anno (800 euro al mese per le “giovani” partite iva è una retribuzione già alta), i dieci “supermanager” presenti nella lista “contano” come 10.000 precari. C'è qualche logica in tutto questo? Possiamo considerare l'attuale sistema un sistema giusto? Non si dovrebbe, forse, indignarsi soprattutto di questi privilegi? Non si pensa che ci sia qualcosa di marcio nel sistema che è trionfante nel nostro modello di sviuppo? E, forse, non si dovrebbe iniziare il cambiamento da questa ingiustizia, onvece di inseguire facili populismi? Invece di diminuire le tasse non si potrebbe, forse, fare pagare la crisi ai più ricchi con una giusta tassazione progressiva?

Si attendono risposte.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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