I Bingo Bongo, come li chiama quell'illustre statista di Umberto Bossi
Mercoledi 31 Agosto 2011 alle 23:42 | 1 commenti
Voi non avete un’idea delle strane abitudini che prendono quei selvaggi degli immigrati – anzi, per l’esattezza i Bingo-Bongo, come li chiama quell’illustre statista di Umberto Bossi – quando vengono a vivere qui da noi. Per fortuna ci aggiorna, colmando la lacuna, il Giornale di Vicenza del 28/8/11, a pag. 27/28, e le notizie provengono, nella fattispecie, da Montecchio Maggiore. Per rinfrescarci la memoria: è quel ridente paesino dell’Ovest Vicentino in cui, un paio d’anni fa, si ipotizzò di lasciare a pane e acqua quei bambini delle Elementari, figli di poveracci e ‘Bingo-Bongo’, che non fossero riusciti a pagare la retta della mensa scolastica.
Ma sentite cosa succede lì adesso.
“La zona di Alte [frazione di Montecchio, N.d.R.] è diventata un ghetto, alla sera non esco più perché in piazza ci sono solo loro, parlano la loro lingua, stanno tra di loroâ€.
Basterebbe già questo per indurvi alla risata. Ma se volete veramente sghignazzare, basta che vi facciate un giro nei principali centri turistici europei: Inghilterra del Sud, Spagna, Francia, Grecia ecc. Troverete là ‘tribù’ di italiani rigorosamente monoetniche, che girano senza sosta da una piazza all’altra, spesso in condizioni alcoliche tali da farci vergognare della nostra nazionalità , quasi sempre totalmente ignoranti della lingua locale, ridotta a pochi gemiti malamente arronzati, quel tanto che serve per cercare f*** e birra (il che testimonia, tra l’altro, del tragico fallimento delle politiche scolastiche morattiane e gelminiane sull’insegnamento delle lingue straniere. Ma questo è un altro discorso).
Ma non è tutto. I Bingo-Bongo pretendono anche di mandare i figli a scuola (come diceva Paolo Pietrangeli: “Anche l’operaio vuole il figlio dottore/e pensi che ambiente che può venir fuori./ Non c’è più morale, Contessaâ€): “Le scuole stanno inesorabilmente raggiungendo la stessa fine. Ci sono troppi bambini stranieri. Quest’anno, nella sola scuola elementare, la percentuale di alunni stranieri è del 63%, con una punta che supera il 70%â€. Ne converrete anche voi: è una situazione intollerabile. E cosa può fare un cittadino per bene di fronte ad una tal situazione? Andarsene, e ritirare il figlio da scuola. Così ha fatto, appunto, un abitante di Montecchio, al quale appunto appartengono le dichiarazioni più sopra estrapolate. Che aggiunge: “Il problema sorge nel momento in cui ci sono molti stranieri nella classe: loro si aggregano e isolano gli Italiani. Io vivo ad Alte da molto tempo, ma ora sto cercando di vendere casa e spostarmiâ€. Eh beh: chiaro che se ci isolano dobbiamo fare qualcosa, perbacco.
Il cittadino ha naturalmente trovato ascolto nella Sindaco leghista Milena Cecchetto, già distintasi all’epoca del ‘pane e acqua’, la quale, oltretutto, è già alle prese con un’altra imprescindibile battaglia di civiltà : la riapertura delle ‘case chiuse’. Pare infatti che le prostitute che fino a poche settimane fa esercitavano sulle strade della vicina Vicenza, essendone state cacciate da un’ordinanza del Sindaco, si siano trasferite in massa su quelle di Montecchio e frazioni. Non è noto, tra parentesi, chi siano i clienti di tale esercito di peripatetiche. Devono esser parecchi, se riescono a soddisfare l’offerta: ma naturalmente questo è un altro discorso.
Insomma, come già in passato, anche questa volta Montecchio Maggiore (o almeno quella, non certo la migliore, che ci raccontano, N.d.R.) si ripropone come faro di democrazia e di socialità nel Veneto.
Segnatevelo, caso mai non sapeste dove andare in vacanza.
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