Quotidiano | Categorie: Politica

Bambini e bambine multicolori della materna Rossini studiano da Variati: insegna Andreose

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 22 Aprile 2015 alle 21:44 | 0 commenti

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Eravamo a colloquio stamattina verso le 10 a Palazzo Trissino col sindaco di Vicenza, Achille Variati, quando nel suo ufficio entra col suo solito ammiccante sorriso Daniele Andreose, Capo Ufficio Cerimoniale ed eventi istituzionali, che, mentre preleva la sua fascia tricolore con fare quasi religioso,  avvisa il sindaco di non preoccuparsi del vociare nell'attigua Sala degli Stucchi invasa da un festoso sciame di ragazzini e ragazzine della Scuola dell'Infanzia Comunale Parificata di Vicenza Rossini.

Guardate a vista dalla coordinatrice didattica Bertilla Sgarabotto e dalle altre insegnanti presenti scorazzavano, infatti, lì fuori tante sagome (in slang familiare persone dalle più impensate trovate, ndr) e tante faccine, tutte diverse nelle sfumature della pelle, che andavano dal bianco al nero, dal mulatto al giallo, ma tutte ugualmente belle, forse più belle dei volti e dei corpi sui magnifici dipinti della sala di rapresentanza del comune.

Di quelle faccine vispe mi ripromettevo di andare alla ricerca appena finito l'incontro istruttivo come al solito con l'indefesso Variati, il sindaco e presidente della provincia di cui si possono, e io non me ne faccio spesso scrupolo, discutere certe scelte politiche e strategiche ma al quale non si può di certo rimproverare nulla per capacità e visione organizzativa, per conoscenza della macchina amministrativa e per impegno qualitativo e quantitativo.

A tal proposito mi viene da osservare che l'inchiesta di Nicola Negri oggi, 22 aprile, sul quotidiano locale, sferzante ma più che condivisibile sui criteri approssimativi con cui viene assegnata ai dirigenti una parte importante delle loro retribuzioni, dimentica, si fa per dire, di sottolineare solo un fatto: se un dirigente oggi costa ai cittadini cifre intorno ai 100.000 euro all'anno e in vari casi di più (e anche molto di più), chi mette la sua faccia sul loro operato (non sempre... esemplare, mi son permesso di osservare) e ne indirizza le azioni, Achille Variati, mette in tasca, per il doppio incarico attuale, tanta soddisfazione politica, almeno altrettanta ansia, ma meno, molto meno "euri" di ognuno di loro...anche dei meno performanti (un paio di nomi avrei voluto farglieli in camera caritatis, da cittadino semplice e del tutto soggettivamente).

Finito il "confronto" di opinioni e sensazioni col sindaco presidente, ho teso l'orecchio e mi sono diretto verso sala Bernarda.

Lì ho ritrovato un "campione" molto numeroso e ben assortito del futuro di Vicenza e dell'Italia, giovane e multietnica.

E Daniele Andreose provava, non senza divertirsi, a insegnare ai futuri cittadini il "mestiere" di sindaco e di consigliere comuale a quei bambini e a quelle bambine, a turno nominati e nominate primo cittadino o "sindacjhessa" con tanto di ocupazione della relativa poltrona, tanto poco compresa da loro per gli evidenti limiti anagrafici quanto sognata da altri, più adulti ma meno consapevoli dei propri limiti, spesso non di età...

A quella baby truppa, seduta spesso compitamente sui seggi dei consiglieri, Andreose aiutato dalle insegnanti si è impegnato a far conoscere «i luoghi in cui i rappresentanti dei cittadini amministrano la nostra città; alcuni simboli di Vicenza come lo stemma, la bandiera decorata, la fascia tricolore (quella "sottratta" prima a Variati); sperimentare, attraverso la messa in scena, la procedura di votazione di alcune regole di convivenza (che già i bambini conoscono) come, per esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti e l'uso ecologico delle bicclette...».

Ci sarà riuscito il Capo Ufficio Cerimoniale ed eventi istituzionali?

Impossibile dirlo, visto che anche gli adulti spesso fanno solo finta di capire, ma di sicuro la rappresentazione scenica qualcosa ha lasciato emotivamente in quelle testoline: la sciarpa tricolore e i... microfoni di sicuro.

E poi, Andreose, lo si vedeva, ha dato il meglio di sè coinvolgendo i tanti bambini e i pochi adulti, tra cui le pazientissime maestre e chi vi scrive.

Io di sicuro, lo ammetto, mi sono sentito coinvolto molto di più di quanto mi succeda nei consigli comunali, spesso più recitati, senza grande estro, della bella sperimentazione odierna.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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