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Hotel Europa e profughi, dopo il nuovo passaggio di proprietà si registrano interventi di Tosetto (FI) e De Marzo (EPVi)

Di Note ufficiali Mercoledi 6 Settembre 2017 alle 11:02 | 0 commenti

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A proposito dell'aggiudicazione all'asta fallimentare dell'edificio dell'ex hotel Europa di viale San Lazzaro/Ponte Alto da parte di un'azienda di costruzioni che è già proprietaria del 95% del complesso dove si trova l'Hotel Adele in via Medici a Vicenza, registriamo altri interventi di esponenti del centro-destra locale, Matteo Tosetto e Leonardo De Marzo. Il primo, commissario provinciale di Forza Italia, afferma fuori dai denti: " La gestione dei profughi è un vero e proprio affare, e ne abbiamo le prove evidenti in città: lo dimostra il fatto che una realtà economica impegnata già nella proprietà e gestione degli edifici che ospitano profughi in un altro quartiere (Hotel Adele), acquisti un ulteriore edificio (ex hotel Europa) probabilmente da adibire a struttura di accoglienza per richiedenti asilo!"

"Invito le autorità locali, le forze politiche e i rappresentanti dello Stato e del Governo", aggiunge Tosetto, "a riflettere sui risvolti etici, sociali, demografici, economici ed organizzativi di tale business che alla lunga, e gestito nel modo attuale, porta solo guai ai nostri territori e a tutto il Paese!"

"Come Forza Italia", sottolinea il commissario provinciale, "lanciamo un appello al Sindaco Achille Variati affinché all'ex Hotel Europa i privati siano obbligati ad un intervento di riqualificazione con il rilancio della zona e non possano realizzare un hub per richiedenti asilo col rischio di creare un vero e proprio ghetto".

"Come è avvenuto per Via Catalani, il Comune faccia presente alla Prefettura che in quel quartiere la situazione è già difficile e c'è un serio rischio di degrado, sottolinea l'esponente di Forza Italia." "Ribadiamo a Comune e Provincia e Prefettura la nostra richiesta di avere una mappatura delle strutture e degli appartamenti che ad oggi ospitano i richiedenti asilo", continua l'esponente di Forza Italia.

"Vicenza città prima di accogliere altri profughi deve avere in mano un censimento preciso e aggiornato e una mappatura reale degli appartamenti e locali utilizzati a tale scopo", conclude Tosetto: "Dobbiamo evitare di creare ghetti che porterebbero danno sia sociale, sia demografico, sia

economico all'intera città e all'hinterland!".

Il promotore di Energie Per Vicenza, Leonardo De Marzo, ha appreso ieri la notizia della vittoria della "San Francesco Costruzioni" di Thiene ( che di francescano ha proprio poco o nulla ) dell'asta fallimentare riguardante l'ex hotel Europa a Ponte Alto, ben ricordando che alla suddetta società appartiene anche l' Hotel Adele, una delle strutture ricettive per migranti più tristemente famose della città.

L'esponente di centro-destra in una nota ufficiale puntualizza: "Ponte Alto da sempre è zona problematica per una miriade di motivi, i principali sono la piaga della prostituzione non ancora debellata, lo spaccio, gli abusivi e l'ex ITALMAC completamente distrutta anch'essa stazione di servizio di sbandati di ogni sorta, la domanda è: siamo sicuri di voler implementare in questo composto un comburente di questa portata per completare l'opera distruttiva in quella zona?

Chiediamo al Sindaco di interfacciarsi con determinazione con il Prefetto e con i nuovi proprietari della struttura affinché sia chiaro che Vicenza è ormai arrivata al limite della propria capacità e che deve prevalere sulla logica di asservimento alle politiche di accoglienza, che mal si coniugano con i territori nei quali vengono gettati i richiedenti asilo, il buonsenso di comprendere le dinamiche sociali, di sicurezza e di capacità organizzative del territorio.
"Marchiate a fuoco e costrette a prostituirsi" recita oggi un titolo di giornale, come in un bollettino di guerra ormai Vicenza è piombata in un clima insostenibile e di grave preoccupazione per i cittadini, che va a porre l'accento a quella barbara sinergia che esiste tra flusso di migranti senza controllo e racket della prostituzione nel quale finiscono le ragazze prede dei loro aguzzini e che spariscono nel nulla una volta arrivate.
Siamo sicuri che la prostituzione di Ponte Alto e i migranti che presumibilmente verranno ospitati, soprattutto dopo il bando da 74.095.000,00 € (IVA esclusa) emesso dalla prefettura e che certamente non ha influenzato questa operazione di acquisto, circa la destinazione della struttura, siamo davvero una buona idea?

Un interrogativo che questa amministrazione farebbe bene a porsi prima di peggiorare ulteriormente l'eredità che lascerà alla prossima.

 

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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