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"Hai già sostituito la tua vecchia carta prepagata?": ce lo chiede Intesa Sanpaolo, la banca top d'Italia. Peccato che...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 17 Maggio 2018 alle 19:29 | 0 commenti

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"Nel settembre 2017 ti abbiamo comunicato il recesso dai contratti delle carte prepagate emesse da Banca Popolare di Vicenza da te possedute, con effetto dal 31.03.2018. L'efficacia del recesso è stata prorogata al 18 giugno 2018. Quindi fino al 17 giugno potrai continuare ad utilizzare la carta ancora in tuo possesso alle stesse condizioni contrattuali salve le limitazioni comunicate a settembre": così inizia una "circolare" via mail inviata da Intesa Sanpaolo al mio indirizzo e, immagino, a tutti i vecchi clienti della BPVi e di Veneto Banca acquistate, si fa per dire, a un euro in blocco (ovviamente per la "ciccia"). Bene, direte, ben organizzata questa banca, lei sì che è seria ed efficiente mica la nostra vecchia bancaccia di paesone!

 

Certo, anche perchè la cortese informativa continua così: "Inoltre, ti informiamo che non è più possibile effettuare la ricarica delle carte prepagate presso i punti SISAL. Puoi sostituire fin da subito la tua carta prepagata con una carta Intesa Sanpaolo di nuova emissione; per le relative condizioni contrattuali puoi consultare i Fogli Informativi disponibili in filiale e sul sito internet della Banca. Non aspettare, prendi subito appuntamento".

Ottima, di sicuro, l'informazione anche se non dice se la nuova carta costerà o meno come succedeva prima che una nostra lettrice denunciasse un costo capestro di dieci euro a carta per i correntisi sballotati.

Tutto perfetto salvo che... Salvo che noi, come scrivemmo già tantissimo tempo fa per un caso analogo, che evidentemente non è servito alla super organizzazione di Intesa, abbiamo stracciato da anni il conto che tenevamo presso la banca truffaldina di via Btg. Framarin e, quindi, non siamo rientrati nelle cavie umane consegnate insieme a un pacco di miliardi da Pier Carlo Padoan & c. a Carlo Messina & c.

Detto questo e, chiedendoci a che titolo ci vengono inviate mail se non infrangendo le regole che normano la privacy di tutti quelli che come noi hanno ricevuto una mail non autorizzata, perchè in questa mail per giunta non c'è alcuna funzione che permetta la "disiscrizione" automatica? Dobbiamo telefonare e/o scrivere per giunta a  chi non sisa, perdendo tempo e denaro nostri.
E, altra domanda, i nostri dati sensibili, come l'indirizzo mail e, temiamo, altre informazioni, usate senza diritto e senza autorizzazione da Intesa Sanpaolo a chi altro sono resi noti e disponibili?
Negli Usa la banca che qui detta le sue regole a molti e altissimi livelli, subirebbe di certo un attacco, legale, ben maggiore di questa ennesima segnalazione, che, però, facciamo perchè la decantata (in)efficienza di Intesa a questo punto richiede l'intervento urgente, e non solo via mail, di chi risponde al suo secondo nome: l'onnipotente San Paolo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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