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H-Campus, al via il progetto di Richard Rogers

Di Rassegna Stampa Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 09:09 | 0 commenti

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Fiorentino di nascita, inglese di avi e di adozione, sir Richard Rogers è una delle archistar mondiali più famose. Co-realizzatore con Renzo Piano del Centre Pompidou a Parigi e ideatore del Millenium Dome a Londra, Rogers avrebbe accettato la sfida di firmare il progetto dell’H-Campus di Riccardo Donadon. I bene informati dicono di averlo visto in gronda lagunare in questi giorni. Forse per un sopralluogo di quelle campagne, oltre 40 ettari, dove sorgerà l’ambizioso progetto di un campus internazionale per la formazione digitale. A pochissimi chilometri da Venezia. 

Il masterplan è già stato affidato allo studio Zaa Zanon architetti associati di Roncade che alla pagina web del progetto, dove sono stati caricati i rendering, segnano come partner – oltre a Manens-Tifs spa – Tepco srl e Rs ingegneria srl – lo studio Rshp che è l’acronimo di Rogers Stirk Harbour + Partners. Si tratta di una sfida originale, per l’architetto 83enne abituato alle grandi metropoli, ma non nuova. Basti citare il progetto dell’ampliamento della distilleria scozzese Macallan, dove Rogers ha saputo coprire le cellule produttive con tetti verdi dolcemente ondulati che riprendono i dolci pendii delle colline, richiamandosi alla tradizione dei grandi paesaggi scozzesi. Adesso Rogers si trova immerso nella campagna trevigiana, in prossimità del fiume Sile e della Laguna. Il luogo dove nel 2005 è nato H-Farm e ora, grazie alla lungimiranza di Riccardo Donadon, anche un polo internazionale vocato all’educazione che coinvolgerà 2 mila studenti, un centinaio di matricole l’anno, docenti e professionisti. Il grande sogno sarà possibile grazie ai denari di Cattolica assicurazione e di Cassa Depositi e Prestiti. L’ufficializzazione del progetto finanziario che sostiene l’ambiziosa impalcatura, con la creazione della Ca’ Tron Real Estate, sarà spiegato nei dettagli giovedì 16 febbraio a Milano. Negli ultimi tre anni Cattolica ha investito 112 milioni acquistando quasi 2 mila ettari attorno a H-Farm. Contemporaneamente ha acquisto circa il 5% della fattoria digitale di Donadon, ne ha testato l’efficacia con un progetto sperimentale di tecnologie digitali e robotiche in ambito agricolo e ora è pronta a sostenere l’investimento da 60 milioni per la tecno-scuola. Cattolica, Regione, Città metropolitana di Venezia e i Comuni di Roncade e Quarto D’Altino hanno già firmato l’accordo di programma, che è la base a procedere. Donadon vuole inaugurare il Campus a settembre 2018 e a dirigere l’area education ha chiamato Carlo Carraro, ex rettore di Ca’ Foscari. Con l’ok del Pubblico e i finanziatori già sul piatto, mancava solo il nome di una grande archistar a siglare un grande progetto di respiro mondiale. Perché questa è l’ambizione: essere vicini a Venezia ma accogliere e parlare al mondo. Richard Rogers dovrebbe realizzare il cuore del campus attorno a cui si snoderà il grande progetto di riqualificazione delle vecchie case coloniche (40 oggi in tutto), più piste ciclabili, ponti sulla Laguna, bar, osterie, ristoranti e un parco lungo il Sile dove studiare all’aperto. Come se si fosse davvero in America, ma si è in piena campagna veneta. E difatti lo slogan (inglese) recita: «Back to the countryside».
Di Eleonora Vallin, da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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