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«I sottoscritti cittadini della città di Vicenza esprimono la propria solidarietà al consigliere comunale uscente Sandro Guaiti dopo che la Commissione di garanzia del Partito democratico ha deciso di espellerlo dalle liste dei candidati alle prossime elezioni comunali di Vicenza», così inizia la lettera (col titolo "Achille Variati ha bisogno di chierichetti, non di consiglieri") firmata da centinaia di suoi simpatizzanti che oggi il consigliere uscente ha consegnato con orgoglio al sindaco Variati che lui reputa il "mandante politico" dell'esclusione e che pubblichiamo in esclusiva (anche nella foto).

Il documento continua così: «Sandro Guaiti ha svolto un ruolo di rappresentanza delle istanze dei cittadini che gli hanno richiesto aiuto in mondo costante, incisivo e libero da qualsiasi timore reverenziale anche dagli amministratori espressi dalla propria parte politica. Questo è il compito di un consigliere: riportare problematiche e segnalazioni che poi vengono valutate in Giunta e in Consiglio comunale, e non scaldare una poltrona per compiacere a chi ha l'incarico del governo cittadino».
La difesa dell'operato di Sandro Guaiti diventa, infine, un atto d'accusa: «Per questo il suo mancato inserimento nella lista delle candidature è frutto di una concezione burocratica del ruolo di Consigliere, secondo la quale egli non dovrebbe dare fastidio. Di ciò non possiamo che rammaricarci ed esprimere pubblicamente la nostra disapprovazione».
Seguono poi le firme di centinaia di estimatori del consigliere escluso, che potrebbero diventare centinaia di non voti o di voti con diverse destinazioni alle prossime amministrative anche se Guaiti non ha accettato «le tante proposte che pure mi erano subito arrivate di entrare in lizza in altre liste. Ma io ho una coerenza da difendere con i miei elettori, così come ho fatto nel mandato che si sta per concludere».