Gruppo Sanpellegrino "olandese", conclusa lunga e difficile trattativa. Cgil: "continuità delle produzioni a Recoaro"
Mercoledi 23 Novembre 2016 alle 18:28 | 0 commenti
La Cgil Vicenza comunica che si è conclusa ieri 23 novembre, presso Assolombarda, una lunga e difficile trattativa con il Gruppo Sanpellegrino a seguito della cessione del brand e dello Stabilimento Recoaro al Gruppo olandese Refresco. Lo stabilimento Recoaro, ad oggi, occupa circa 70 unità . “L’accordoâ€, spiegano Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale Flai e Giosuè Mattei Segretario Generale Flai di Vicenza, “non solo tutela la continuità occupazionale e i diritti maturati dai lavoratori, ma crea le condizioni di tutela per i prossimi 10 anni per la produzione di Gingerino e acqua brillante, prodotti fortemente radicati nel territorio.
Inoltre, l’accordo prevede un esplicito vincolo che dovrà essere trasferito negli accordi commerciali fra Sanpellegrino e Refresco, affinché la produzione di questi due prodotti sia mantenuta e non trasferita altroveâ€.
Con Refresco, titolare in Italia del brand Spumador, si aprirà nelle prossime settimane un confronto per un Piano Industriale che rilanci le potenzialità del brand e dello Stabilimento di Recoaro; l’accordo prevede, inoltre, un incontro annuale di verifica delle iniziative commerciali. La cessione di Recoaro da parte di Sanpellegrino ne conferma la strategia focalizzata sul brand da esportazione con Sanpellegrino e Acqua Panna, la valorizzazione di Levissima su una quota di mercato medio-alta e l’utilizzo del marchio Acqua Vera per l’inserimento nella fascia di mercato più bassa. Questa politica industriale di Sanpellegrino
sarà sostenuta nei prossimi anni con un investimento di circa 50 milioni di euro.
Refresco è un gruppo che sta accrescendo la propria presenza sul mercato italiano con un’attività di co-packer, ma, con l’acquisto di Recoaro si creano le condizioni per crescere con i propri brand e tentare la strada dell’export.
“Come Flai Cgilâ€, concludono Macchiesi e Mattei, “giudichiamo questo accordo di alto profilo perché tiene insieme l’occupazione attuale ed apre nuove prospettive in uno scenario che negli anni si è impoverito quanto ad attività industrialiâ€.
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