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Gruppo ICM - Impresa Costruzioni Maltauro punta sull'estero, Ad Alberto Liberatori: fatturato in calo nel 2016 ma raddoppierà fino a 683 mln di euro nel 2019 con EBIBTA a 59.3 mln

Di Note ufficiali Martedi 16 Maggio 2017 alle 01:00 | 0 commenti

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L'azienda vicentina Gruppo ICM - Impresa Costruzioni Maltauro, come scrive nella nota che pubblichiamo, si conferma uno dei più importanti player italiani nel settore delle costruzioni e punta ai 683 milioni di fatturato nel 2019 rafforzando la propria presenza internazionale. In portafoglio a fine 2016 ordini per 2,2 miliardi Euro. Il Gruppo ICM - Impresa Costruzioni Maltauro, tra i top player italiani nel settore delle costruzioni e che comprende società attive nei grandi lavori di ingegneria civile, industriale e infrastrutturale, ha varato un Piano Industriale triennale (2017-2019) che punta a rafforzare l'azienda portandola a raddoppiare il fatturato che passerà dai 340 milioni di Euro del 2016 (in calo rispetto al 2015 per lo slittamento di alcune importanti commesse che, quindi, impatteranno positivamente sugli esercizi successivi) ai 451 milioni previsti per il 2017, sino ai 683 previsti per il 2019.

Questo per effetto di un solidissimo portafoglio ordini che a fine 2016 presenta un valore totale di oltre 2,2 miliardi di Euro (equivalente a circa sei volte il fatturato) per lavori da svilupparsi nei prossimi anni e di nuove commesse per ulteriori 2,6 miliardi che il Gruppo prevede di acquisire nel triennio 2017-2019 e che genereranno produzione per circa 84 milioni nel 2017, 189 milioni nel 2018 e 302 milioni del 2019.
Alberto Liberatori, Ad Gruppo ICM - Impresa Costruzioni MaltauroA livello di marginalità, l'EBITDA passerà dai 34,8 milioni del 2016 ai 59,3 milioni del 2019, per effetto sia delle politiche espansive del fatturato che di quelle di efficientamento dei costi della struttura che hanno liberato importanti risorse per investimenti rivolti allo sviluppo sui mercati internazionali, uno dei capisaldi del nuovo Piano Industriale. 
In questi ultimi anni, infatti, il Gruppo ha reagito all'indebolimento della domanda interna rivolgendosi in misura sempre più decisa all'estero, tant'è che a partire dall'esercizio 2014 il valore della produzione realizzata oltre confine risulta essere prevalente. Attualmente, il Gruppo ICM sta partecipando a nuove gare per un valore complessivo di circa 7,4 miliardi di euro, con una quota di competenza pari ad Euro 4,4 mld di cui il 23% concentrato in Italia, il 69% tra il Medio Oriente e l'Africa, il 2% nell'Europa dell'Est ed il 6% in Sud America. Nel corso del solo 2016, ha acquisito lavori per 556 milioni di euro, di cui 378 all'estero e 178 in Italia.  
Le principali commesse hanno riguardato il continente africano con i lavori per l'urbanizzazione della "Smart city Konza" a Nairobi (Kenya) per 366 milioni di euro; di rilievo in Italia la gara vinta per la progettazione e la costruzione degli hangar della base militare americana a Sigonella (Sicilia) per 44 milioni di euro o la costruzione di un edificio per il personale di truppa presso la Caserma Ederle di Vicenza, per conto del Governo degli Stati Uniti, per un importo di 17,6 milioni di euro. Il Gruppo ICM è al lavoro anche per la realizzazione del Museo M9 a Mestre, la pedemontana Lombarda, l'aeroporto di Praia. 
Alberto Liberatori (nella foto), Amministratore Delegato del Gruppo ICM, ha dichiarato: "Guardiamo con grande fiducia al futuro. Siamo uno dei gruppi di costruzioni più importanti del nostro paese, possediamo un know how specialistico e una struttura patrimoniale solida che ci rendono il partner ideale per i lavori di particolare delicatezza e complessità. Il nostro obiettivo è crescere con decisione oltre confine, rafforzandoci al contempo in Italia. Il raddoppio del fatturato, seppure in un contesto economico che permane molto incerto, è un risultato che consideriamo raggiungibile grazie alla grande competenza e dedizione delle nostre risorse e all'ambizioso programma di investimenti che stiamo realizzando."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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