Grumolo: costruzioni,distanza da corsi d'acqua
Mercoledi 4 Agosto 2010 alle 23:07 | 0 commenti
Comitato contro gli abusi edilizi Vicenza, Legambiente Volontariato Veneto - Il Comune di Grumolo ha indetto una conferenza dei servizi per domani 5 agosto invitando la Regione, il Consorzio Brenta e la Provincia. Il Comune vuole che gli questi enti chiariscano quale è la distanza minima da tenere dai corsi d'acqua per le nuove civili abitazioni.
La norma di riferimento per le distanze dai corsi d'acqua pubblici (e con la legge Galli del 1994 sono pubblici tutti i corsi d'acqua) è l'art. 96 lett. f) R.D. 25 luglio 1904, n. 523 (Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche) che stabilisce un limite inderogabile di 10 metri per le nuove costruzioni. Il Consorzio Brenta ha rilasciato negli anni illegittime autorizzazioni a costruire entro questa fascia di inedificabilità assoluta e alcuni Comuni, sulla base di tali deroghe hanno rilasciato illegittimi permessi di costruire.
Il Consorzio di Bonifica Brenta afferma che per la costruzione anche di rilevanti complessi edilizi: «la distanza minima è di cinque metri e che distanze maggiori sono previste secondo l'importanza dei corsi d'acqua», in ragione del fatto che la norma di riferimento da applicare non è il TU bensì il regolamento R.D. 8 maggio 1904 n. 368, che è norma precedente e di rango inferiore. E questo nonostante i chiari pronunciamenti dei Tribunali Amministrativi regionali e del Consiglio di Stato che il Comitato contro gli Abusi Edilizi ha provveduto ad inviare al Consorzio di Bonifica e alla Regione prima della Conferenza dei Servizi.
Va osservato che lo stesso ufficio tecnico ha chiesto ed ottenuto un parere legale ad un avvocato amministrativista (avv. Ciscato) che dà ragione al Comitato antiabusi, confermando il limite inderogabile di 10 metri da tutti i corsi d'acqua così come previsto dal Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche.
La questione ha rilevanza in quanto nel 2008 è stata approvato dal Comune d Grumolo un Piano di Lottizzazione in via Piave che prevede la costruzione di 4 condomini a distanza di circa 5 metri dai corsi d'acqua Riale e Moneghina sulla base di deroghe rilasciate dal Consorzio. Il Piano è stato bloccato dopo le nostre osservazioni e sulla base del parere legale acquisito dal Comune.
Incredibilmente, il dipartimento regionale difesa del suolo (in una lettera recentemente inviata al Comune), sostiene il parere del Consorzio, anche se la stessa Regione alcuni anni fa aveva contestato in sede di ricorso al TAR le tesi di un privato che chiedeva di sanare una costruzione a distanza di cinque metri dal corso d'acqua Progno San Severo nel comune di Bardolino (appartenente ad un Consorzio di Bonifica Veronese).
Naturalmente sia il TAR Veneto che il Consiglio di Stato hanno ribadito l'inderogabilità dei dieci metri, dando torto al privato e negando la sanatoria.
PS Abbiamo provveduto ad inviare una lettera di diffida al Consorzio e ai comuni che hanno rilasciato autorizzazioni in deroga al TU cfr
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