Grillo a Vicenza: una piazza riempita a metà e la "rabbia buona" del M5S
Sabato 18 Maggio 2013 alle 01:07 | 2 commenti
Lui, Beppe Grillo, è quello di sempre: carismatico e provocatore. Piazza dei Signori, invece, è cambiata. Era il 9 febbraio quando l’ex comico genovese giungeva per la prima volta a Vicenza come portavoce del  M5S, accolto da una piazza a dir poco piena ed eterogenea, con quello “Tsunami tour†che ha portato il suo movimento ad uscire dalle urne come prima forza politica.Â
Oggi c’è una nuova sfida per i grillini, quella delle elezioni amministrative, e l’obiettivo è di “mandarli tutti a casaâ€. Chi? I partiti politici, ovviamente. A casa questa sera, invece, se ne sono rimasti molti di quei vicentini accorsi qualche mese fa. Lo facciamo notare alla candidata sindaco del M5S Liliana Zaltron, poco prima che salga sul palco, che risponde indicando il cielo e le poche nuvole che lo attraversano.Â
Non c’è nuvola all’orizzonte, invece, che fermi Beppe Grillo che prende la parola dopo la salita sul palco dei candidati al Consiglio comunale e dei parlamentari vicentini Enrico Cappelletti e Silvia Benedetti. E Beppe fa quello che gli riesce meglio: parla a ruota libera per un’ora e mezza. Su l’inciucio Pdl e Pdmenoelle, contro le forze di opposizione Sel e Fratelli d’Italia che si sono accaparrati tutti i posti nelle commissioni, sul “colpo di Stato†della rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica. Contro il “nano, un pensionato†che dal palco di Brescia parlava ad altri pensionati, mentre in fondo alla piazza scoppiava la protesta delle generazioni più giovani che un lavoro non ce l’hanno.  Contro il Pd di “Gargamella†che non ha mai voluto un vero dialogo con il M5S ma voleva solo ottenerne i voti e che “non ha votato Rodotà , perché con Rodotà Berlusconi era in galeraâ€. Ed è ai giovani democratici che Grillo chiede di essere “intelligenti†e di stracciare le tessere ed unirsi al suo movimento in vista delle elezioni, che per lui saranno a breve, contro l’unico avversario rimasto: Berlusconi.Â
Poche le battute dedicate a Vicenza. Nel finale con il breve discorso di Liliana Zaltron, durante il fuggi fuggi generale, e in qualche sporadica battuta dell’ex comico. “Qui dipendete da 5 cm. 5 cm dal disastroâ€, dice Beppe riferendosi alla scampata esondazione del Bacchiglione. “Ci sono liste con foglie di fico davanti, ma in realtà sono sempre gli stessiâ€, è  l’unico commento sulle amministrative vicentine. Parla dello “scempio che hanno fatto con il palazzo di giustizia†e accenna solo al raddoppio delle basi americane in città .Â
Parla di Europa, sanità , giustizia e lavoro. “Ma cos’è il lavoro adesso?†si chiede Grillo che subito dopo rilancia le proposte del “reddito di cittadinanza†e del “tempo pieno breveâ€. È un lavoro che va ripensato, così come l’idea d’Italia. Grillo si smarca come può dall’etichetta che gli hanno affibbiato – e che ha contribuito senz’altro a costruirsi – di fomentatore della rabbia sociale. “Il nostro non è più un movimento. è una comunità . E anche l’Italia deve tornare ad essere una comunità â€. Beppe ci prova a dare una nuova cornice ai suoi messaggi perché la tensione e la disperazione in Italia hanno raggiunto livelli notevoli. Grillo lo sa bene visto che l’artigiano ligure che ieri si è suicidato aveva bussato alla sua porta e parlato con lui delle sue difficoltà . Porta quindi ad esempio il suo movimento: una forma di solidarietà sociale e spontanea, che sono gli altri a dipingere sotto una luce cattiva. È “rabbia buonaâ€, quella del M5S, l’odio invece connota i partiti, e a dimostrarlo è il simbolico abbraccio collettivo che Grillo invita a fare a fine serata.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.