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Greenordest Week motore di cambiamento nel Triveneto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Giugno 2012 alle 18:01 | 0 commenti

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Greenordest -  La settimana di appuntamenti che dal 16 al 25 giugno ha riempito il calendario della rassegna, ha dato voce alle buone pratiche e alle azioni che possono sviluppare comunità sostenibili a Nordest. In particolare evidenza l'esperienza pilota del Camposampierese, l'attività dell'Alto Vicentino e il Piano di Illuminazione Pubblica del Comune di Bassano del Grappa. 28 giugno 2012. Un Nordest più "green" non è solo possibile - e ci sono già buoni esempi - ma necessario.

E per raggiungere questo obiettivo servono una maggior coesione nei territori, una migliore programmazione e un grande lavoro di rete nelle comunità locali fra i diversi attori. Serve, insomma, una "governance" condivisa. È questa la suggestiva sfida lanciata e raccolta nei diversi appuntamenti che hanno caratterizzato la quarta edizione di greeNordEsT week (16 - 25 giugno 2012), promossi da Energheia Magazine, portale d'informazione sulle energie rinnovabili e la bioedilizia, in occasione di EUSEW, la Settimana Europea dell'Energia Sostenibile. In un quadro di poche risorse economiche diventa essenziale, infatti, praticare la sostenibilità progettando in modo efficace. Nell'appuntamento che ha coinvolto il Camposampierese, area che ha sviluppato un nuovo modello basato sull'indicatore di Benessere Equo Sostenibile Territoriale (B.E.S.T.), è emersa ad esempio l'esigenza di definire un ruolo primario per le Intese Programmatiche d'Area (IPA) al fine di sviluppare comunità sostenibili. In tale occasione, Silvia Fattore, Presidente IPA del Camposampierese, ha proposto ad Adolfo Morrone dell'Istat di adottare a livello nazionale proprio questo strumento di misurazione innovativo. Per rendere concreto questo modello di sviluppo, le IPA venete si sono confrontate su un documento condiviso da presentare alla Regione Veneto. A discuterne sono stati i comuni capofila delle IPA che hanno aderito numerose, segno che l'esigenza di collaborazione e coesione è più che mai pressante. Presenti, infatti, Venezia Orientale, Ovest Vicentino, Alto Vicentino, Pedemontana del Brenta, Bassa Padovana, Camposampierese, Opitergino Mottense, Terre Alte Marca Trevigiana, Pedemontana del Grappa e dell'Asolano, Montello Piave Sile e Castellana, in rappresentanza di ben 230 comuni. La proposta di greeNordEsT week di fare rete per sviluppare comunità "green" è stata raccolta poi in particolare dall'Alto Vicentino. L'appuntamento di Santorso, infatti, ha permesso lo scambio di buone pratiche fra territori diversi ma con esigenze simili. «Siamo tutti coinvolti e dobbiamo trovare nuovi livelli di sostenibilità - ha affermato Luciano Gallo, direttore della Federazione dei comuni del Camposampierese - Nella nostra esperienza tre sono gli aspetti vincenti: il "noi", perché è finito il tempo di far da soli; l'identità territoriale distintiva; la comunità intelligente, un gruppo di persone che sanno stare assieme in maniera collaborativa e che sa essere sostenibile, cioè intelligente». Invito accolto da Pietro Menegozzo, sindaco di Santorso, che ha sottolineato come la cura e il rispetto del territorio sia una scelta ormai obbligata. «I territori devono fare massa critica. Abbiamo accettato molte cose per metterci insieme, non tanto per risparmiare economicamente ma per progettare. Per costruire un progetto ci vuole un sogno, il nostro è quello di creare la "Greencommunity Alto Vicentino" e per questo abbiamo firmato un protocollo». Una tale visione di sostenibilità richiede, però, anche il contributo del tessuto produttivo locale, che proprio durante l'incontro di greeNordEsT dell'Alto Vicentino ha raccolto l'invito: così pubbliche amministrazioni e rappresentanti di industriali, artigiani, agricoltori, cooperative e sindacati hanno messo le basi per un network tra gli Enti pubblici locali e le Parti economiche e sociali per concepire un nuovo modello di sviluppo del territorio per andare verso una vera sostenibilità. Uno dei momenti più interessanti è stato, infine, la presentazione a Bassano del nuovo Piano di Illuminazione Pubblica. Un caso concreto di amministrazione nell'interesse della comunità: un Piano Comunale efficiente e sostenibile. Partendo dalle esigenze d'illuminazione della città, promuovendo il risparmio e l'innovazione secondo le nuove normative europee, sono state presentate delle linee guida che rispettino la percezione dei monumenti del centro storico e la natura del paesaggio notturno, che riguarda anche il Ponte degli Alpini. Rosanna Bonollo, editore di Energheia e coordinatrice del Comitato Scientifico di greeNordEsT sottolinea che «mai come in quest'edizione abbiamo avuto la forte sensazione che i territori hanno bisogno di fare rete e di costruire insieme». Energheia e il Comitato Scientifico sono per questo molto soddisfatti dell'opportunità che greeNordEsT week ha rappresentato per i diversi soggetti chiamati a decidere ed agire per una sostenibilità vera dei territori.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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