Grecia e moneta unica a rischio fallimento
Giovedi 29 Aprile 2010 alle 14:52 | 0 commenti
Adico - I conti pubblici della Grecia sono sotto l'occhio del ciclone e, nonostante gli accordi presi con i Paesi membri della moneta unica qualcuno ventila anche la fine della moneta unica.
Ieri l'agenzia di rating Standard and Poor's - fa sapere il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - ha declassato il debito greco a spazzatura, tagliando anche il rating a lungo termine del Portogallo ad A- da A+ con outlook negativo (quindi non ancora ai livelli di Atene); a rischio in queste ore anche la Spagna.
Il punto e' che gia' da giorni il quadro di economia pubblica della Grecia mostrava segnali di pericoloso sbando, con Atene che decideva di mettere in moto le richieste di aiuto concordate con l'Unione monetaria e l'Fmi.
Le cose non sono andate come atteso, il principale protagonista della moneta unica, la Germania, si e' messo di colpo di traverso, ha iniziato a chiedere sempre maggiori garanzie e piani sempre piu' severi di tagli. Da li una tremenda impennata dei rendimenti dei bond greci, che hanno sorpassato ampiamente il 10% per schizzare ancora più in alto e rendendo di fatto impossibile per il governo greco la possibilità di finanziarsi, perché dovrebbe restituire interessi insostenibili per chiunque.
E in Germania mentre i giornali dicono che i tedeschi non ne vogliono sapere di aiutare la Grecia, il governo della Merkel - per bocca del suo ministro degli Esteri - dice che deciderà sugli aiuti solo dopo la fine dei negoziati in corso tra il Fmi e il governo di Atene. Rincarando la dose con un "la Germania non emetterà assegni in bianco alla Grecia", aggiungendo che Atene deve fare i suoi compiti a casa.
Di tono del tutto diverso l'atteggiamento proprio del Fondo monetario internazionale, l'unico per ora che sembra in grado di intervenire in aiuto di un paese dell'area euro. Il direttore generale del Fmi, Strauss-Kahn, dice che la situazione di Atene potrebbe diventare insostenibile se non ci sarà un aiuto congiunto di Fmi e Ue, parlando di una situazione drammatica che comunque vada sarà difficile da risolvere.
Al punto che per aiutare i conti di Atene l'Fmi e' pronto a usare il contributo di molti paesi, anche di quelli considerati poveri. Il rischio e' quello di un contagio che potrebbe travolgere altri membri della moneta unica, il Portogallo e' già nel mirino di Standard and Poor's, che ne ha tagliato il rating, ma sullo sfondo ci sono anche Spagna e perché no anche l'Italia.
Tutti paesi che, lasciati solo contro la speculazione - sostiene il presidente dell'ADICO - non sarebbero in grado da soli di reggerne l'impatto, nonostante si sperasse che l'euro potesse essere una garanzia davanti a scenari di questo tipo.
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