Grazie all'unità di crisi, purchè sia l'ultima
Domenica 11 Novembre 2012 alle 21:44 | 0 commenti
Non è nel nostro stile fare "salamelecchi", ma ci ha colpito vedere oggi (domenica, per chi legge), dopo una giornata di tensione superiore, addirittura, alla fatica, i volti stanchi ma sollevati dalla tragedia evitata di assessori e tecnici che Achille Variati ha messo in campo per gestire al meglio l'emergenza Bacchiglione e Retrone (qui la cronaca e i video precedenti). A tutti loro e ai colleghi, in primis quelli dell'ufficio stampa del Comune, che con noi oggi hanno lavorato sul campo e ai computer per informare va il grazie nostro, ma soprattutto delle migliaia di nostri lettori e cittadini.
Non siamo stati nè saremo teneri, tutte le volte che servirà , ad esempio, col sindaco e col direttore generale di Aim, Dario Vianello, due nomi che spesso hanno simboleggiato la nostra battaglia per "sapere e far sapere", anche di fronte a certe loro titubanze.
Ma oggi i loro volti tirati (con loro c'erano anche Cangini, Giuliari, Moretti e poi Colla, Guzzo, Ledda, i responsabili della Protezione civile, della Croce Rossa, della Polizia locale), come quelli di chi ha fatto parte dell'Unità di crisi (dietro scrivanie e per strada, come l'assessore Dalla Pozza e il consigliere Colombara che abbiamo visto di persona aiutare e darsi da fare tra la gente) e di coloro che hanno messo in pratica le loro indicazioni alo servizio dei cittadini, meritano il plauso e lo meritano la confessione umana e il sussulto di orgoglio che Variati ha avuto alla fine dell'incontro con la stampa: «Quando, ad un certo momento, ho sentito oggi il suono prolungato delle sirene, che sanno tanto di città in guerra, ho avuto un momento di scoramento, che le mie responsabilità di hanno imposto di superare. Ma ora basta con chi non dà a Vicenza quello che merita!»
Quel sentimento umano, segno di amore per la città , e quella rabbia, necessaria per difendere Vicenza, però, signor sindaco, devono avere un seguito perchè oggi le sirene suonavano veramente l'allarme di una guerra, quella generata dal disfacimento del territorio.
Dell'acqua arrivata quì non siamo responsabili, ma del peggioramento di quello che qui quell'acqua produce siamo sicuri di non essere noi i principali autori o i pessimi controllori, con Pat, Bid, Piano degli inteventi e quel che lei meglio di noi sa?
E quell'acqua che fuoriusciva già stamattina dai terreni intorno alla Ederle 2, sotto cui la falda ha subito la violenza e la costrizione di migliaia di pali di cemento, lì infissi contro natura, non ci dev preoccupare?
Io sono qui da venti anni e con così poca pioggia non l'avevo mai vista gorgolgliare così, fuori dal suo letto profanato.
Bravo sindaco, bravo Vianello, bravi tutti.
Oggi. Ma fate il possibile, voi tutti che dirigete Vicenza, per non provare a farvelo dire di nuovo. Potrebbe costare troppo.
Ai vicentini.
P.S. Il video dell'intervento finale, con in premessa il messaggio del sindaco, lo pubblichiamo tutto di seguito, contrariamente a quanto vorrebbe la sintetica Rete, perchè tutti sappiano tutto. Di oggi e a futura memoria.
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