Gp Corea, F1: Il punto ... di Gian Carlo Minardi
Mercoledi 27 Ottobre 2010 alle 09:06 | 0 commenti
Minardi.it - Come già successo in altre occasioni, anche a Yeongam il meteo ha creato incertezza, movimentando il corso del Gran Premio. L'olio che trasudava dal nuovo manto stradale e in particolar modo l'arrivo del tornado, che ha fatto ritardare la partenza (costringendo i piloti a gareggiare con poca luce) ha contribuito a regalarci una corsa ricca di emozioni, incidenti ed errori come quello di Mark Webber, che ha compromesso non soltanto il suo weekend e la sua classifica ma anche la corsa di un Rosberg, che stava rimontando con estrema determinazione e velocità , e di Lewis Hamilton in occasione della ripartenza dopo il rientro ai box della safety car.
E' fuori di dubbio che abbiamo assistito ad un grande Fernando Alonso per la sua consistenza e continuità . Non ha mai alzato il piede destro dall'acceleratore andando sempre all'attacco, portando prima all'errore Hamilton e poi all'esasperazione Sebastian Vettel. Proprio il tedeschino di casa Red Bull, il giro prima di rompere il motore, aveva fatto segnare il giro più veloce in gara. Era messo sotto pressione da un Alonso che giro dopo giro si stava avvicinando. In queste condizioni lo spagnolo riesce certamente a fare la differenza e in Corea lo ha dimostrato ancora una volta.
In base a quanto successo la Red Bull dovrebbe fare una riflessione, perché con una strategia da team oggi Webber sarebbe ancora al comando del campionato, o comunque non accuserebbe un ritardo di 11 punti con solo più due Gran Premi in calendario dove, in teoria, la Ferrari dovrebbe essere favorita in Brasile e la Red Bull ad Abu Dhabi. Poi ovviamente possono entrare in gioco diverse variabili, come le rotture o le sfortune. All'inizio è toccato alla Ferrari, nelle ultime uscite ad Hamilton e domenica alle due Red Bull. E' una ruota che gira e nell'arco di un Mondiale così lungo alla fine i conti vengono pagati da tutti. Tutte le componenti (motori, cambi ecc) sono state tirate alla frusta e nelle due ultime gare vedremo chi avrà lavorato meglio. Proprio per questo trovo pazzesca la strategia delle Red Bull, che ora si trovano costrette ed inseguire con entrambi i piloti.
Tra Ferrari e Red Bull, però, non dobbiamo certamente dimenticare la McLaren di Lewis Hamilton che si sta confermando vero arbitro di questo Mondiale. Non è tagliato fuori dalla lotta e per questo in ogni appuntamento darà il massimo. Il secondo posto lo rimette in discussione anche se forse è leggermente in difficoltà rispetto alla concorrenza. Non mollerà di certo e questo potrebbe favorire uno o l'altro pilota in lotta. Matematicamente anche il suo compagno di squadra, Jenson Button, è ancora in lotta per il Mondiale, ma sportivamente parlando credo che sia tagliato fuori. Anche domenica lo abbiamo visto in grande difficoltà , commettendo errori. Solo gli errori altrui lo tengono ancora in scia, ma non vedo in lui un antagonista. Massa invece deve fare l'angelo protettore di Fernando cercando di portare a casa più punti possibili, anche se in Corea non aveva il passo di Hamilton. Il doppio zero riapre in parte la lotta per il campionato costruttori, anche se sarà veramente difficile per la Ferrari..... L'analisi completa è disponibile sul sito ufficiale di Gian Carlo Minardi www.minardi.it
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