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Gli studenti stranieri scelgono il Cuoa

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 2 Luglio 2014 alle 14:17 | 0 commenti

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CUOA - Fondazione CUOA ha dato il via al suo primo International MBA full time, un programma interamente in lingua inglese progettato per formare giovani di talento di varie nazionalità e culture in grado di costituire i futuri motori di sviluppo e consolidamento del rilievo internazionale delle aziende italiane.

La business school vicentina rafforza così l'internazionalità delle proprie aule. L'International MBA è costituito per il 42% da studenti stranieri provenienti dall’America Latina, dall’Africa e dalla Cina. Il restante 58% dall’Italia.

Si tratta di profili con una età media di 32 anni, esperienza lavorativa e Laurea conseguita in ambiti, quali: Ingegneria Civile (14%), Ingegneria Gestionale (14%), Bachelor of Liberal Arts in International Communications (14%), Ingegneria Industriale (14%), Economia aziendale (30%) e Statistica (14%).

In particolare, l'America Latina rappresenta per il CUOA un mercato straniero molto importante, con il quale è riuscito a trovare e a sviluppare interessanti sinergie nel campo dell'alta formazione manageriale e non solo. Per questo motivo, in collaborazione con l'istituto brasiliano IBS – Business School di San Paolo ha organizzato presso la sua sede palladiana due corsi ad hoc, attivi fino al 17 luglio prossimo: l'International Management & Leadership e Creativity, Innovation and Business model.

In questi corsi vengono trattati temi manageriali e imprenditoriali a 360° gradi e le lezioni sono mirate allo sviluppo della leadership e delle competenze necessarie per essere efficienti in contesti multiculturali e internazionali. Non solo, agli studenti viene anche offerta l’opportunità di approfondire le dinamiche socio-economiche del nostro Paese e di visitare alcune aziende del nostro territorio che ben rappresentano l’eccellenza dei prodotti “Made in Italy” nel mondo e lo spirito imprenditoriale che ci contraddistingue: Ducati, Distilleria Poli, Bisazza, Zamperla e Technogym.

Nel programma è anche prevista una visita guidata all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) di Ginevra.

La permanenza al CUOA di questi giovani manager è arricchita anche da attività di cross learning organizzate insieme agli altri studenti della Fondazione, stranieri e italiani, nonché da momenti conviviali di networking.

Per maggiori informazioni: www.cuoa.it/eng.

Leggi tutti gli articoli su: Cuoa

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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