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Gli immobili della Banca Popolare di Vicenza fanno gola, i fondi Apollo e Lonestar si preparano all'affare

Di Rassegna Stampa Venerdi 14 Settembre 2018 alle 09:34 | 0 commenti

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l prestigioso patrimonio immobiliare della ex Banca Popolare di Vicenza fa gola a diversi investitori. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il corposo portafoglio della ex Immobiliare Stampa messo in vendita dalla liquidazione coatta amministrativa avrebbe già registrato l'interesse dei fondi Apollo Global Management e Lonestar. I due investitori avrebbero analizzato con grande attenzione gli asset nell'ambito della procedura seguita dall'advisor Vitale & Co. Un segnale che non sarà certamente sfuggito ai liquidatori che finora si sono mossi con grande prudenza.

Del resto il portafoglio messo sul mercato è di primordine. Oltre alle prestigiose sedi di Milano e Roma della ex Popolare di Vicenza, nel portafoglio ci sarebbero anche Palazzo Thiene, quartier generale rinascimentale dell'istituto berico, Palazzo Repeta e Palazzo Negri, insieme a filiali in zone di lusso come quella che Bpvi aveva in Largo del Tritone, nel centro storico di Roma. Bisogna peraltro ricordare che una parte del patrimonio immobiliare è finita a Intesa Sanpaolo nell'ambito del processo di salvataggio. Si è trattato soprattutto degli immobili strumentali, organici cioè all'attività bancaria. Intesa si è aggiudicata anche gran parte degli asset della ex Veneto Banca: tra questi c'è villa Spineda, storica sede dell'istituto trevigiano, e il centro direzionale dell'istituto alle porte di Montebelluna. A breve (ma separatamente rispetto agli altri lotti) partirà anche la cessione dello storico Hotel San Marco di Cortina, rilevato nel 2011 per oltre 12 milioni dalla società Anpezo legata alla ex Popolare di Vicenza. Ora la struttura dovrebbe essere messa in vendita con una valorizzazione vicina agli 8 milioni di euro. Se insomma la dismissione degli immobili sta entrando nel vivo, per i commissari i grattacapi non sono finiti. C'è ad esempio il problema di Farbanca, la controllata della ex Bpvi specializzata nei finanziamenti al mondo della farmacia. Alla fine del 2017 era stata ceduta a New Seres Apennines, un veicolo controllato dalla cinese China Cefc. Nei mesi scorsi però la transazione è saltata per le difficoltà che Cefc ha registrato in patria e i commissari hanno dovuto rimettere sul mercato la società alla ricerca di un nuovo compratore. Difficile dire se al dossier siano ancora interessati i soggetti che si erano affacciati sul dossier l'anno scorso. Tra questi c'erano gli italiani Banca Ifis e il Credito Valtellinese oltre ai fondi internazionali Blue Skye e Atlas. Va peraltro detto che nel frattempo Ifis si è già rafforzata nel settore con l'acquisto di Credifarma.

di Luca Gualtieri, da Mf-Milano Finanza 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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