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Gli eventi della Giornata internazionale contro l'omofobia a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 8 Maggio 2014 alle 16:36 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Un grande girotondo di persone attorno la Basilica palladiana è l'evento clou delle iniziative organizzate a Vicenza in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia che si celebra sabato 17 maggio. All'evento, cui è stato dato il nome di “Un abbraccio contro l'omofobia”, possono partecipare tutti con ritrovo alle 17 in piazza delle Erbe.

Questa e le altre iniziative in programma a Vicenza da lunedì 12 a sabato 17 maggio sono state presentate questa mattina a palazzo Trissino dal consigliere delegato per le pari opportunità, Everardo Dal Maso, dal presidente dell'associazione “15 giugno” Arcigay Vicenza, Mattia Stella, e dalla presidente dell'associazione Delos (Diritti eguaglianza libertà di orientamento sessuale), Annamaria Sartori, sottolineando innanzitutto che quest'anno, per la prima volta, sui temi dell’omofobia si è costituito un coordinamento di quattro Comuni capoluogo del Veneto (Vicenza, Venezia, Padova e Treviso), che, con dodici associazioni attive complessivamente nei rispettivi territori, hanno definito un programma di circa 20 iniziative nella settimana dal 12 al 17 maggio, con spettacoli, reading, film, dibattiti, fumetti.
“Sembra che l'omofobia non esista – ha subito evidenziato Dal Maso – invece c'è e in forme piuttosto violente. Per questo sono persuaso che giornate come queste siano molto utili perchè ogni mattoncino che mettiamo serve a costruire un muro contro tutte le forme di discriminazione sessuale contro gli atteggiamenti omofonici, frutto spesso di paura, pregiudizio, odio, violenza, e a conferma del proprio impegno per far crescere ed affermare ogni giorno una cultura del rispetto della dignità della persona e dei suoi diritti. Se poi si è in tanti a partecipare a queste iniziative, i ragazzi in particolare si sentono meno soli”.
Dal Maso ha quindi delineato il quadro di quanto si sta facendo in città da questo punto di vista: “A Vicenza c'è molta apertura verso la comunità Lgbt – ha precisato -, tant'è che è stata la terza città in Italia a dare la possibilità di ottenere dall'anagrafe l'attestazione di famiglia costituita da persone coabitanti legate da vincoli affettivi. Dopo l'estate inoltre apriremo al Centro Antiviolenza uno sportello contro il bullismo omofobico, di cui stiamo terminando il percorso formativo per i numerosi volontari che si son resi disponibili: è un'iniziativa a costo zero per il Comune che utilizza soldi raccolti con il Vicenza Pride dell'anno scorso. È inoltre mio proposito portare Vicenza ad aderire alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, denominata Ready, che conta finora già una quarantina di città italiane, le quali rispettano così una serie di impegni a tutela della comunità Lgbt”.  
“La Giornata mondiale contro l'omofobia - ha poi aggiunto Stella – è una ricorrenza promossa dall'Unione Europea che si celebra dal 2007 per ricordare che proprio il 17 maggio 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, favorendo il superamento del pregiudizio scientifico e della discriminazione sociale nei confronti di lesbiche e gay. L'obiettivo della giornata è infatti promuovere e coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare ogni forma di violenza fisica, morale o simbolica, legata all’orientamento sessuale”.
Stella ha quindi illustrato alcuni dati riferiti al Veneto, da cui emerge che nel 2013 il 21,4% delle segnalazioni di discriminazione con rilevanza penale riguarda l’orientamento sessuale (fonte Oscad - Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori - Direzione centrale polizia criminale). Secondo gli Uffici dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali), che raccoglie le segnalazioni per discriminazione (di cui solo una piccola parte è di rilevanza penale), nel 2012 le segnalazioni relative alla discriminazione per orientamento sessuale ha interessato 15 casi nel Nordest su 255 segnalazioni totali (per razza, religione, disabilità, genere) attribuite all’area.
Se la discriminazione è difficile da misurare perché il timore del discriminato supera la volontà di giustizia, l’omofobia è ancora più difficile da stimare.
Annamaria Sartori ha infine evidenziato la trasversalità delle associazioni che hanno collaborato alla stesura del programma, da Arcigay “15 giugno” Vicenza a Delos, dalla Rete Genitori Rainbow alle Famiglie Arcobaleno, da Agedo all'associazione culturale di solidarietà La Parola.
IL PROGRAMMA
Lunedì 12 maggio alle 16, 18 e 20, Arcigay 15 giugno Vicenza, Delos, Rete Genitori Rainbow, Agedo, Associazione culturale di solidarietà La Parola, propongono la proiezione del film “Il rosa nudo” di Giovanni Coda, in programma al  cinema Odeon. Alla proiezione delle 20 sarà presente anche il regista.
Si prosegue poi mercoledì 14 maggio alle 20.45 con lo spettacolo teatrale “La mela marcia” a cura del teatro dell’Oppresso – L’altra faccia del dado che si svolgerà nella sede dell’associazione Delos in via Colombo 9.
Giovedì 15 maggio alle 18.15 è prevista la presentazione del libro per l’infanzia “Piccolo uovo” alla Libreria Galla Caffè in piazza Castello 2/a. Interverranno Mattia Stella, presidente dell’associazione 15 giugno – Arcigay Vicenza, Mario D’Angelo, docente all’Università di Padova, Cristina Bolcato, operatrice della cooperativa Insieme, Matteo Balbo, attore della compagnia La Piccionaia I Carrara.
Sabato 17 maggio, giornata contro l’Omofobia, l’evento più importante ed atteso: alle 17 è in programma “Un abbraccio contro l’omofobia”, grande girotondo di persone attorno alla Basilica palladiana con ritrovo in piazza delle Erbe, dove, alle 18, sempre in piazza delle Erbe, si avrà intrattenimento musicale e dibattiti, in accordo con l’associazione Botteghe di piazza delle Erbe.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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