Giustizia civile, alcuni rimedi a costo zero per renderla veloce
Domenica 10 Novembre 2013 alle 10:54 | 0 commenti
Chiunque ci abbia provato sa che fare ricorso al giudice di pace contro una multa costa denaro e soprattutto tempo. Spesso, per un'udienza di pochi minuti si perde un'intera mattinata sgomitando in piedi tra ricorrenti, avvocati e testimoni. Quando non si ha fortuna, dopo aver atteso delle ore, ti viene comunicato il rinvio dell'udienza all'anno successivo.
E se qualcuno non può permettersi di aspettare ore perché deve rientrare a lavoro o deve andare a prendere il figlio all'uscita di scuola, rischia di vedersi respinto il ricorso per il solo fatto di non essere presente quando viene chiamato ... nonostante la legge preveda che il giudice debba esprimersi comunque nel merito. Una banale modifica legislativa, secondo Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), permetterebbe di risolvere buona parte di questo desolante spettacolo: abolire l'obbligo dell'udienza per i ricorsi al giudice di pace. Come già avviene per i ricorsi al Prefetto o alla Commissione tributaria, l'udienza si tiene solo se espressamente richiesta dalle parti. Il ricorrente, cioè, può decidere se richiedere o meno l'udienza. Molto spesso, infatti, le motivazioni sono chiaramente esposte nel ricorso scritto, e l'udienza diviene del tutto superflua. È proprio l'obbligatorietà di presenziare all'udienza che scoraggia molti cittadini a chiedere giustizia, magari perché non possono permettersi di perdere un giorno di ferie dal lavoro o di viaggiare centinaia di chilometri per ripetere le stesse cose già scritte nel ricorso. Una semplice modifica alla procedura di cui beneficerebbe anche il funzionamento degli uffici del giudici di pace, riacquistando preziose energie da dedicare ad una giustizia più rapida. Se a questa piccola ma significativa modifica si accompagnasse, poi, un rilancio del ruolo del mediatore civile e commerciale, reintrodotto, sia pure con limitazioni, dopo l'ostracismo di alcune lobby, molti contenziosi finirebbero di ammassarsi alle scrivanie dei vari gradi di giustizia civile con vantaggi non solo per milioni di singoli ma anche per l'economia italiana in cui pochi hanno interesse ad investire proprio per le enormi lungaggini nel trovare risposte certe e, soprattutto, rapide alle controversie. Sarebbero, queste, riforme a costo zero e con enormi vantaggi.
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