Giunta: ok a ddl su associazionismo comuni. Ciambetti: garantirà economia ed efficienza
Mercoledi 3 Agosto 2011 alle 21:18 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, Assessore regionale - La Giunta veneta ha approvato nella seduta odierna un disegno di legge che disciplina l'esercizio associato di funzioni e servizi comunali. "Una nuova norma che garantirà un articolato e armonico riordino territoriale - spiega l'assessore agli enti locali, Roberto Ciambetti -, coinvolgendo ben 313 dei 581 Comuni della nostra regione, vale a dire tutti quelli con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, per un milione complessivo di cittadini veneti" (clicca per Comuni obbligati a Gestione Associata e per Gestione Associata-Aree geogr. Omogenee).
Come più volte annunciato dallo stesso assessore, la recente legislazione nazionale ha di fatto reso obbligatorio quello che fino a qualche anno fa era facoltativo: la costituzione di forme associative tra Comuni per favorire una più efficiente gestione dei servizi ai cittadini e maggiori economie nella spesa pubblica. Il disegno di legge approvato, pertanto, nel rispetto di quanto stabilito dall'articolo 117 della Costituzione, incentiva non solo le gestioni associate dei servizi, ma promuove anche lo sviluppo delle Unioni e delle convenzioni tra i Comuni. "La riorganizzazione dell'esercizio delle funzioni - specifica Ciambetti - riguarda in primis quelle fondamentali, attraverso il ricorso a forme di gestione sovracomunale, secondo i principi di economicità , di efficienza e di riduzione delle spese: in altre parole, l'obiettivo è quello di mantenere o addirittura di migliorare lo standard qualitativo dei servizi comunali, senza nessun costo aggiuntivo per i cittadini, puntando, anzi, ad ottenere consistenti risparmi che, nell'attuale situazione di crisi economica, rappresentano per gli enti locali di più piccole dimensioni una vera e propria boccata d'ossigeno. A ciò si aggiunga che la Regione, per incentivare le diverse forme di associazionismo, prevede l'erogazione di contributi finanziari destinati a sostenere sia le spese di esercizio che quelle di investimento per la gestione dei servizi".
Ciambetti ha anche affermato che molte amministrazioni locali hanno già manifestato il loro pieno interesse ad attuare forme di associazione: "Dagli incontri che abbiamo già avuto - ha evidenziato l'assessore - emerge una grande disponibilità , pur sempre nel rispetto delle specificità locali, a muoversi in questa direzione. Considero un grande segnale di maturità il fatto che la prospettiva di creare Unioni tra i Comuni sia vista oggi con favore e che certe ritrosie del passato su questi temi siano ormai superate. Ma la conferma della necessità di operare in tal senso viene dalla stessa Conferenza delle Autonomie Locali, cioè l'organismo nel quale sono rappresentate le associazioni dei Comuni, delle Province e delle Comunità Montane, quindi tutti i soggetti direttamente interessati, che ha contribuito a redigere il testo del disegno di legge, esprimendo una convinta adesione all'iniziativa".
Da segnalare, infine, che nell'intervento di riordino territoriale e di costituzione delle forme associative, dovrà essere rispettata l'appartenenza alla medesima Provincia e, almeno tendenzialmente, il principio di contiguità territoriale tra i Comuni. Inoltre, le gestioni associate si collocheranno all'interno di alcune macro aree geografiche omogenee previamente individuate sulla base di parametri geomorfologici, sociali, economici e previa valutazione degli ambiti già esistenti, quali i distretti socio sanitari e quelli di polizia. Anche le Comunità Montane potranno essere considerate ambiti ottimali, in quanto unioni di comuni esistenti, se adeguatamente dimensionate.
Il disegno di legge sarà ora inviato al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva.
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