Giulio Massignan: "a Vicenza e provincia il rischio sismico è più elevato di Modena e Mirandola come vulnerabilità delle strutture"
Martedi 23 Maggio 2017 alle 14:02 | 0 commenti
Numerosi Comuni della provincia stanno organizzando degli incontri sul rischio sismico nella nostra zona e su come funziona il sisma bonus. Secondo l'ingegner Giulio Massignan, relatore delle conferenze, che ha risposto ad alcune nostre domande, i terremoti nel vicentino sarebbero più pericolosi del 5% rispetto a quelli di Modena e Mirandola per quanto riguarda la vulnerabilità delle strutture.
Quanto è a rischio sismico la zona di Vicenza e provincia?
"Il rischio sismico è composto da tre elementi: la pericolosità sismica, la vulnerabilità della struttura e l'esposizione in vite umane e in denaro. La pericolosità sismica del territorio vicentino, è simile, se non leggermente superiore a quella di Modena e Mirandola dove è avvenuto il terremoto del 2012. In prima approssimazione la maggior parte del territorio vicentino è classificato in zona 3, ossia di moderata pericolosità sismica. La vulnerabilità della struttura è la probabilità che la struttura si danneggi o collassi. La maggior parte delle nostre abitazioni sono state costruite negli anni 1960 e 1970 e per il codice normativo del tempo, Vicenza non era neppure considerata in zona sismica, pertanto quelle abitazioni non presentano alcun dettame antisismico. L'esposizione in vite e denaro è il capitale umano, economico e socio culturale a rischio in caso di terremoto. Ad esempio il danneggiamento di un macchinario importante all'interno di un ospedale può provocare un danno economico superiore al valore dello stesso stabile. Pertanto, considerato tutto questo, il rischio sismico di Vicenza è abbastanza elevato".
E' possibile prevedere i terremoti o eventuali spostamenti della terra?
"L'Istituto Nazionale di Vulcanologia e di Geofisica ha fornito una mappa della pericolosità sismica del territorio italiano. È stato studiato un reticolo di maglie 10 Km x 10 Km in cui è calcolata l'accelerazione del territorio punto per punto. Prevedere con certezza il quando e il dove si verificherà il prossimo evento sismico è ancora impossibile".
Come funziona il sisma bonus?
"Il Sisma Bonus è un incentivo dato alla popolazione dal febbraio del 2017 fino al 31 dicembre del 2021 per favorire gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico sulle abitazioni. L'incentivo è una detrazione IRPEF. Per una spesa massima fino a 96 mila euro si avrà un rimborso premiante in base all'efficacia dell'intervento dal 50 al 85%. Ad esempio una abitazione esistente di categoria sismica D ( media categoria) con un miglioramento sismico di 2 classi, passa a una categoria B e avrà pertanto una detrazione fiscale del 80%. Denaro che sarà rimborsato in 5 anni. Facciamo un esempio, per una spesa di 50 mila euro saranno recuperati 40 mila euro in 5 anni, quindi 8 mila euro all'anno".
Come si misura la sicurezza dei nostri edifici?Â
"La sicurezza dei nostri edifici è quantificabile per mezzo di modelli numerici. Dapprima si analizzano le proprietà dei materiali e la pericolosità sismica del luogo. Noti tali parametri si svolge un rilievo della struttura. Per mezzo di simulazioni al computer è possibile determinare il comportamento della struttura in caso di sisma".
Cosa suggerisce di fare in caso di terremoto?
"Prevenire è sempre meglio di curare. Secondo il centro studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, su base di dati ISTAT, Cresme, Protezione Civile, 2013 negli ultimi 50 anni, i terremoti in Italia sono costati 121 miliardi di euro e circa 5000 vite umane. Si è calcolato che mettere in sicurezza oggi l'intero territorio italiano costerebbe 93 miliardi di euro, senza poi contare il numero di vite umane risparmiate. Consiglio vivamente ai proprietari delle abitazioni negli atti di compravendita di considerare la tematica del rischio sismico. Il Sisma Bonus è un incentivo dato dallo Stato per salvaguardare le vite umane e per tutelare la comunità da un punto di vista socio economico".
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