Usura ed estorsione nell'ovest vicentino, GdF: perquisizioni e sequestri a Vicenza e Verona
Venerdi 3 Agosto 2012 alle 17:54 | 0 commenti
Guardia di Finanza di Vicenza - All'alba di questa mattina, un cittadino indiano, titolare di un piccolo negozio di Arzignano, accusato di usura ed estorsione, è stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanza in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP di Vicenza, dott. Dario Morsiani.
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Arzignano, sotto la direzione del P.M., Dott.sa Silvia Golin, hanno accertato che l'arrestato, ufficialmente commerciante di alimentari, in realtà svolgeva una costante attività usuraria concedendo prestiti a tassi vertiginosi, dal 60% al 120% annui, a seconda delle garanzie offerte dal debitore.
Finora sono stati individuati 11 episodi di usura, quasi tutti nei confronti di cittadini indiani ma tra le vittime vi è anche un italiano, titolare di un bar, nei cui confronti l'arrestato non ha esitato porre in essere serie minacce.
Da tempo, l'arrestato era sotto la lente delle Fiamme Gialle che, nel corso di perquisizioni presso l'abitazione dello stesso, avevano rinvenuto, occultati all'interno di una stufa a pellet, insieme al combustibile, preziosi e gioielli in oro che l'indagato si faceva consegnare in pegno dalle vittime dell'usura. Vittime che si teme possano essere centinaia.
Non solo, l'arrestato è altresì indagato perché sospettato di svolgere diverse attività criminose: dallo spaccio di stupefacenti, al contrabbando di tabacco, allo smercio di banconote false, alla frode fiscale, tanto che nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti, tra l'altro, un assegno rubato che era stato occultato all'interno di un doppio fondo di una macchina da cucire e una banconota falsa nascosta nella fodera del divano di casa.
Dalle prime indagini, eseguite anche attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari, è emerso che l'indagato dispone di un ingente patrimonio, in parte intestato anche a compiacenti "prestanome".
In attesa dell'individuazione di tutti gli immobili riconducibili all'arrestato, il GIP di Vicenza ha comunque emesso nei suoi confronti anche un decreto di sequestro preventivo per € 24.475,00 quali somme frutto degli ultimi proventi illeciti.
L'arresto odierno e le relative perquisizioni operate ad Arzignano, San Giovanni Ilarione e Monteforte D'Alpone, rientrano nell'ambito di un'ampia operazione (denominata "STOP LOAN SHARK") per il contrasto all'attività usuraia e al trasferimento abusivo di denaro all'estero, poste in essere da diversi sodalizi criminosi operanti nell'Ovest Vicentino, generalmente riconducibili a cittadini indiani.
Infatti, la Guardia di Finanza della Città del Grifo ha altresì notificato un decreto di sequestro preventivo per € 70.000,00 ad un altro indiano, già oggetto di ordinanza di custodia cautelare in carcere e attualmente detenuto agli arresti domiciliari, anch'esso accusato di estorsione e di aver posto in essere un rilevante giro di usura nei confronti di 181 vittime.
Le risultanze investigative, confermate dalle confessioni dell'indagato, hanno permesso inoltre di accertare che lo stesso svolgeva anche una costante attività abusiva di money transfer a favore di tantissimi immigrati (quantificati al momento in circa un migliaio), residenti in diverse regioni d'Italia (Puglia, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Lombardia e Veneto)
Sebbene risultasse essere un operaio di una conceria, nei conti correnti di quest'ultimo sono, infatti, confluiti, negli ultimi anni, 4 milioni di euro, su cui si stanno concentrando le indagini per accertarne l'effettiva origine, trattandosi soprattutto di versamenti effettuati in contanti.
L'ipotesi è che non si tratti solo di rimesse di immigrati ma anche di trasferimento di proventi illeciti, somme cioè derivanti da attività criminose quali l'usura. L'operazione delle Fiamme Gialle si inserisce in una più ampia strategia del Corpo della Guardia di Finanza per il contrasto ad ogni forma di illegalità economica e a tutela dei cittadini più deboli che, in momenti di crisi, sono maggiormente esposti al rischio di divenire vittime di soggetti privi di ogni scrupolo.
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