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Giro della Padania, insulto al Veneto e all'Italia intera

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 30 Agosto 2011 alle 18:03 | 0 commenti

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Alessandro Benigno, Presidente provinciale Giovane Italia Vicenza - Manifestazioni sportive come il Giro della Padania riteniamo che siano un vero e proprio insulto alla nostra nazione, ancor più se celebrate nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. La corsa ciclistica a tappe che partirà il 6 settembre da Paesana, vicino al Monviso e alla sorgente del Po, e che arriverà il 10 settembre nel vicentino, in villa Cordellina a Montecchio Maggiore, non ha senso a partire dalla titolazione che porta ed è inspiegabile come la federciclismo abbia permesso che venisse attribuita.

La denominazione di una manifestazione sportiva che convoglia tanti giovani italiani ed europei, non è un elemento di poco conto come potrebbe sembrare perché tra le tante incertezze che noi giovani italiani stiamo vivendo con la crisi globale si staglia una certezza assoluta: la Padania non esiste e mai esisterà!
Sarebbe opportuno smettere con il relativismo e il qualunquismo che ai giorni nostri serpeggiano con troppa facilità anche quando si affrontano temi analoghi. Non si può intitolare una gara sportiva alla Padania perché non vi sono basi né storiche né culturali che possano portare nemmeno a sfiorare il pensiero della fondazione di uno stato padano, con buona pace degli amici leghisti.
E proprio a loro diciamo che perseverare con queste provocatorie e sterili iniziative significa mancare profondamente di rispetto alla memoria di quegli uomini e di quei giovani che a partire dal Veneto si sono fatti portatori dello spirito nazionale unitario. Dal Grappa, al Piave passando per il Pasubio, dove tra l'altro i ciclisti, durante la discutibile corsa, sfileranno non distanti dal suo ossario, luogo sacro dei caduti per la Patria.
Calpestare questa storia significa andare nella direzione opposta rispetto alla tutela e alla promozione della cultura e dell'identità veneta, che a pieno titolo sono patrimonio dal valore inestimabile dell'Italia intera.
Per questo sabato 10 settembre la Giovane Italia sarà presente alla conclusione del Giro della Padania di villa Cordellina a cantare l'Inno di Mameli munita di Tricolore per dimostrare l'amore per la propria terra, per la propria storia, più semplicemente per la propria nazione che non è degna di essere calpestata da eventi spropositati.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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