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Gioventù Italiana - La Destra: i nomadi rispettino le regole

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Febbraio 2013 alle 18:26 | 0 commenti

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Leonardo Sanson, Segretario Provinciale Gioventù Italiana - La Destra  -  “L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del Re…”. Quante volte siamo stati abituati a sentire dalle nostre nonnine questa risposta verso quel nipotino capriccioso che pretende di ricevere sempre, senza dare nessun servigio in cambio. La citazione riuscirebbe perfino a strappare un sorriso, se non fosse quanto mai attualizzabile (sempre con le dovute “prudenze anti-populiste”) anche per una tra le più imbarazzanti questioni cittadine: quella sui finanziamenti legati alla riqualificazione dei campi nomadi.

Pretendere, reclamare, battere i pugni verso l’amministrazione, senza minimamente preoccuparsi di restituire qualcosa alla collettività è un atteggiamento ormai diventato consuetudine. L’ultimo accadimento in ordine di tempo, riguarda i 230mila euro stanziati da Roma per la riqualificazione dei campi rom in città. Ebbene, nonostante tutto, c’è chi non ci sta.
E non ci riferiamo, come logica imporrebbe, ai cittadini “comuni” sempre più vessati dal fisco e dall’iniquità di Equitalia. Parliamo dei nomadi stessi. A parlare in tal senso è proprio una residente in “Park Cricoli”, che da ultima intervista rilasciata ad un noto quotidiano locale, chiede che il denaro assegnato alla riqualificazione del campo venga destinato all’acquisto di un nuovo terreno dove installare nuove strutture prefabbricate, per poi in seguito puntare all’ottenimento di eventuali alloggi comunali. Queste richieste da parte di chi non ha mai cercato una reale integrazione con la comunità, da parte di chi ha dimostrato di vivere spesso “nella legalità border line” sono dal nostro punto di vista totalmente inaccettabili. La comune convivenza in una società civile dovrebbe fondare sulla vicendevole alternanza di diritti e doveri, ma chi dimostra di voler vivere sulle spalle del prossimo,infischiandosene appunto dei sopracitati doveri, non può essere nelle condizioni di imporre la propria volontà con continue richieste e pretese d’aiuto. Vicenza non può e non deve essere teatro dei fallimentari finanziamenti ai campi nomadi come lo sono state nel recente passato Trento, Modena e purtroppo molte altre città.
La proposta da parte de La Destra – Gioventù Italiana è semplice, ma risoluta: gli investimenti, se confermati dalla prossima giunta, siano almeno pensati ed utilizzati in maniera rispettosa verso la comunità: ad esempio attraverso un utilizzo di denaro inferiore, pari a 50mila euro (contro i 230mila inizialmente stanziati) per un’effettiva e decisiva bonifica delle aree occupate dai rom, con la conseguente pulizia delle condotte fognarie e la rimozione di tutti i fabbricati eretti abusivamente; inoltre che vi sia finalmente l’installazione di contatori di luce e acqua per dare la possibilità ai residenti di cominciare a pagare le bollette per ciò che consumano e tracciare così la strada verso un’integrazione che si possa definire tale. In caso contrario chiusura immediata della fornitura e relativa segnalazione alle autorità competenti che in accordo con il Comune avviasse la procedura di sgombero.
E’ necessario imporre delle regole per sottolineare che questi signori non hanno alcuna prerogativa particolare per comportarsi diversamente da migliaia di vicentini rispettosi della legge e che pagano regolarmente per quanto consumano.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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