Giovanni Bazoli tranquillo dopo rinvio a giudizio per il caso UBI. Oggi assemblea di Intesa Sanpaolo: gli esiti
Venerdi 27 Aprile 2018 alle 21:42 | 0 commenti
 
				
		In contemporanea con la celebrazione delle assemblee odierne degli azionisti di Intesa Sanpaolo, il gup di Bergamo ha disposto il rinvio a giudizio per il banchiere Giovanni Bazoli, l'amministratore delegato di Ubi Victor Massiah e per gli altri 29 imputati (compresa la banca come persona giuridica) per la vicenda Ubi. Il Prof. Giovanni Bazoli, lo rende noto Intesa Sanpaolo di cui è presidente emerito, ha dichiarato al riguardo: "Prendo atto della decisione, che era prevedibile in considerazione dei limiti propri dell'Udienza Preliminare. Il dibattimento sarà certamente la sede più adeguata per accertare che l'intero impegno da me dedicato alla nascita e all'avvio di UBI è stato improntato alla massima correttezza e trasparenza". Di seguito la nota di Intesa Sanpaolo sull'assemblea odierma
Torino, Milano, 27 aprile 2018 - Si sono riunite oggi l'Assemblea  degli azionisti titolari di azioni ordinarie e l'Assemblea speciale  degli azionisti di risparmio. L'Assemblea degli azionisti titolari di  azioni ordinarie ha deliberato quanto segue. 
Parte ordinaria
Primo  punto all'ordine del giorno: Bilancio 2017 a) Approvazione del bilancio  d'esercizio 2017 della Capogruppo b) Destinazione dell'utile  dell'esercizio e distribuzione agli azionisti del dividendo nonché di  parte della Riserva sovrapprezzo. L'Assemblea ha approvato il bilancio  d'esercizio 2017 della Capogruppo. L'Assemblea ha altresì approvato la  distribuzione agli azionisti di 1.353.639.567,85 euro come dividendi a  valere sull'utile d'esercizio (corrispondenti a 8 centesimi per ciascuna  delle n. 15.859.786.585 azioni ordinarie  e a 9,1 centesimi per  ciascuna delle n. 932.490.561 azioni di risparmio) e di 2.065.450.088,96  euro come assegnazione di riserve a valere sulla Riserva sovrapprezzo  (corrispondenti a 12,3 centesimi per ciascuna azione, ordinaria e di  risparmio) per un totale monte dividendi pari a 3.419.089.656,81 euro.  La suddetta assegnazione di riserve sarà soggetta allo stesso regime  fiscale della distribuzione di dividendi. Verrà peraltro girata a  riserva straordinaria la quota dividendi non distribuita a fronte delle  azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso  alla record date. La distribuzione avrà luogo a partire dal giorno 23  maggio 2018 (con stacco cedole il 21 maggio e record date il 22 maggio).  Rapportando il dividendo unitario al prezzo dell'azione registrato  oggi, risulta un rendimento (dividend yield) pari al 6,4% per l'azione  ordinaria e al 6,5% per l'azione di risparmio.
Secondo punto all'ordine del giorno: Aumento del compenso della Società di Revisione per l'incarico di revisione legale dei conti. L'Assemblea ha approvato la proposta relativa all'aggiornamento delle condizioni economiche attualmente previste dall'incarico di revisione legale conferito a KPMG S.p.A., per un aumento - per ciascuno degli esercizi 2017-2020 - pari a 140.000 euro, a seguito delle maggiori attività derivanti dall'entrata in vigore del D. Lgs. n. 135/2016 e del Regolamento UE n. 537/2014.
Terzo punto all'ordine del giorno: Remunerazioni e azioni proprie.
Politiche  di remunerazione 2018 relative ai dipendenti e ai collaboratori non  legati da rapporti di lavoro subordinato nonché a particolari categorie  disciplinate dal rapporto di agenzia. L'Assemblea ha approvato le  politiche di remunerazione per il 2018, come descritte nella Relazione  sulle Remunerazioni, Sezione I, 4 "La politica di remunerazione relativa  ai dipendenti e ai collaboratori non legati da rapporti di lavoro  subordinato" e Sezione I, 5 "La politica di remunerazione per  particolari categorie disciplinate dal rapporto di agenzia" e ha  espresso il proprio voto favorevole in merito alle procedure utilizzate  per l'adozione e l'attuazione delle politiche di remunerazione, come  descritte nella Relazione sulle Remunerazioni, Sezione I, 1 "Le  procedure di adozione e di attuazione delle politiche di remunerazione".
Conferma  dell'innalzamento dell'incidenza della remunerazione variabile sulla  remunerazione fissa a beneficio di tutti i Risk Taker non appartenenti  alle Funzioni Aziendali di Controllo. L'Assemblea ha approvato la  proposta di conferma dell'innalzamento dell'incidenza della  remunerazione variabile sulla remunerazione fissa da 1:1 a 2:1 della  popolazione identificata come Risk Taker non appartenente alle Funzioni  Aziendali di Controllo.
Approvazione del Sistema di Incentivazione  Annuale 2017 basato su strumenti finanziari. L'Assemblea ha approvato il  Sistema di Incentivazione relativo all'esercizio 2017, destinato ai  Risk Taker che maturino un premio superiore alla c.d. "soglia di  materialità" e a coloro i quali, tra Manager o Professional non Risk  Taker, maturino "bonus rilevanti". Il Sistema prevede l'assegnazione  gratuita di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo da acquistare sul mercato.
Autorizzazione  all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del  Sistema di Incentivazione Annuale 2017. L'Assemblea ha approvato la  proposta di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni  proprie in base alla quale:
verrà effettuato l'acquisto, anche in più  tranches, di azioni ordinarie fino ad un numero massimo e ad una  percentuale massima del capitale sociale di Intesa Sanpaolo determinato  dividendo l'importo omnicomprensivo di 40.000.000 euro circa per il  prezzo ufficiale registrato dalla stessa azione in data odierna; poiché  il prezzo ufficiale dell'azione ordinaria Intesa Sanpaolo in data  odierna è risultato pari a 3,153 euro, il numero massimo delle azioni da  acquistare sul mercato per soddisfare il fabbisogno complessivo del  sistema di incentivazione dell'intero Gruppo Intesa Sanpaolo è di  12.686.330, pari a circa lo 0,08% del capitale sociale ordinario e  dell'intero capitale sociale (ordinario e di risparmio);
le  operazioni di acquisto delle azioni verranno effettuate in osservanza  delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti del codice civile  nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili  risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato. Ai sensi  dell'art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 144-bis del  Regolamento Emittenti e successive modifiche, gli acquisti saranno  effettuati sui mercati regolamentati secondo le modalità operative  stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati  stessi, nel pieno rispetto della normativa sulla parità degli azionisti,  delle misure di prevenzione degli abusi di mercato e delle relative  prassi di mercato ammesse dalla CONSOB; entro la data di avvio del piano  di acquisto a livello di Gruppo, che verrà resa nota nei termini  previsti dalla normativa, le società controllate completeranno l'iter di  richiesta di autorizzazione analoga a quella della Capogruppo, rivolta  alle relative assemblee ovvero ai relativi competenti organi deliberanti  in materia;
secondo l'autorizzazione assembleare odierna - che ha  efficacia per un periodo massimo di 18 mesi - l'acquisto potrà avvenire  ad un prezzo, al netto degli ordinari oneri accessori di acquisto,  individuato di volta in volta, entro un minimo e un massimo  determinabili secondo i seguenti criteri: il corrispettivo minimo di  acquisto non dovrà essere inferiore al prezzo di riferimento che il  titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni  singola operazione di acquisto, diminuito del 10%; il corrispettivo  massimo di acquisto non dovrà essere superiore al prezzo di riferimento  che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno  precedente ogni singola operazione di acquisto, aumentato del 10%; in  ogni caso, il prezzo non potrà essere superiore al più elevato tra  quello dell'ultima operazione indipendente e quello corrente  dell'offerta in acquisto indipendente più elevata nel mercato è stata  autorizzata, ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile,  l'alienazione sul mercato regolamentato delle azioni proprie ordinarie  eventualmente eccedenti il fabbisogno del Sistema di Incentivazione con  le medesime modalità previste per gli acquisti e a un prezzo non  inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella  seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione diminuito  del 10%, ovvero la loro conservazione a servizio di eventuali futuri  piani di incentivazione e/o eventuali  compensi riconosciuti in  occasione della cessazione anticipata del rapporto di lavoro (c.d.  Severance).
Approvazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine  2018-2021 POP (Performance call Option) destinato al Top Management, ai  Risk Taker e ai Manager Strategici. L'Assemblea ha approvato il Piano di  Incentivazione a Lungo Termine 2018- 2021 POP (Performance call Option)  destinato al Top Management, Risk Taker e Manager Strategici, del  perimetro italiano del Gruppo.
Approvazione del Piano di  Incentivazione a Lungo Termine LECOIP 2.0 2018-2021 destinato alla  generalità dei dipendenti non destinatari del Piano POP. L'Assemblea ha  approvato il piano basato su strumenti finanziari denominato Leveraged  Employee Co- Investment Plan - LECOIP 2.0, destinato alla generalità dei  dipendenti, ivi intendendo i Professional e il Management del perimetro  italiano del Gruppo, con l'eccezione del Top Management, dei Risk Taker  e dei Manager Strategici destinatari del Piano POP.
Parte straordinaria
Primo  punto all'ordine del giorno: Conversione obbligatoria delle azioni di  risparmio in azioni ordinarie e contestuale eliminazione in Statuto  dell'indicazione del valore nominale unitario delle azioni di Intesa  Sanpaolo. Modifica degli articoli 5 e 29 ed eliminazione dell'articolo  30  dello  Statuto  sociale.  Deliberazioni  inerenti  e  conseguenti.  L'Assemblea ha:
approvato la conversione obbligatoria delle azioni di  risparmio esistenti - previo annullamento da parte di un intermediario  autorizzato di n. 61 azioni di risparmio, con riduzione di tali azioni a  n. 932.490.500 - in n. 969.790.120 azioni ordinarie della Società di  nuova emissione, con godimento regolare e aventi le stesse  caratteristiche delle azioni ordinarie esistenti alla data di  conversione, in ragione di un rapporto di conversione pari a n. 1,04  azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio convertita con  contestuale eliminazione dell'indicazione del valore nominale unitario  di tutte le azioni di Intesa Sanpaolo S.p.A. in circolazione alla data  di efficacia, ai sensi degli artt. 2328 e 2346 codice civile, per modo  che il capitale sociale rimanga invariato e sia diviso in sole azioni  ordinarie;
stabilito che la conversione obbligatoria delle azioni di  risparmio ai sensi del precedente punto (e dunque anche l'efficacia dei  recessi eventualmente esercitati dagli azionisti di risparmio aventi  diritto e dell'annullamento delle n. 61 azioni di risparmio) abbia luogo  a condizione che:
la conversione obbligatoria venga approvata,  unitamente alle relative modifiche allo Statuto, ai sensi dell'art. 146,  comma 1, lett. b), del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, da parte  dell'assemblea speciale degli azionisti di risparmio;
siano  rilasciate le autorizzazioni da parte della Banca Centrale Europea, ai  sensi delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti, per le  modifiche dello statuto, per l'inclusione nel CET 1 delle azioni  ordinarie emesse nell'ambito della conversione e per l'eventuale  acquisto di azioni proprie della Società al termine della procedura di  liquidazione dei soci recedenti; e l'importo da riconoscere a coloro che  abbiano esercitato il diritto di recesso non ecceda l'ammontare di 400  milioni di euro al termine del periodo previsto per l'offerta in opzione  e prelazione ai soci di Intesa Sanpaolo delle azioni degli azionisti di  risparmio recedenti ai sensi dell'art. 2437-quater, commi 1 e 2 del  codice civile;
approvato la modifica degli Articoli 5, limitatamente al paragrafo 5.1, e 29 dello Statuto della Società;
conferito  al Consiglio di Amministrazione e per esso al Presidente del Consiglio  di Amministrazione e al Consigliere Delegato, in via disgiunta tra loro e  con piena facoltà di sub-delega, ogni e più ampio potere per porre in  essere tutto quanto occorra per la completa esecuzione delle  deliberazioni di cui sopra, incluso, a titolo esemplificativo ma non  esaustivo: (i) definire le ulteriori condizioni e modalità della  Conversione Obbligatoria, incluso, tra l'altro, la data di efficacia  della stessa, concordandola con Borsa Italiana S.p.A., che dovrà essere  successiva allo stacco del dividendo riferibile al bilancio di esercizio  al 31 dicembre 2017; (ii) definire termini e modalità della procedura  relativa all'esercizio del diritto di recesso cui sono legittimati gli  azionisti di risparmio ai sensi dell'art. 2437, comma 1, lett. g) del  codice civile; (iii) perfezionare il procedimento di liquidazione delle  azioni di risparmio oggetto di recesso, anche acquistando se necessario  tali azioni utilizzando le riserve disponibili; e (iv) compiere ogni  altra formalità ed adempimento sia in relazione al numero complessivo  delle azioni in circolazione alla data di efficacia sia al fine di  ottenere le necessarie autorizzazioni per le delibere di cui sopra e, in  generale, ogni altra autorizzazione per l'integrale esecuzione delle  delibere, unitamente a ogni necessario potere, nessuno escluso o  eccettuato, incluso il potere di adempiere a quanto eventualmente  richiesto dalle competenti Autorità di Vigilanza nonché procedere con il  deposito e l'iscrizione presso il Registro Imprese dello Statuto  sociale aggiornato con le modifiche statutarie approvate;
autorizzato  il Consiglio di Amministrazione ad alienare le azioni proprie  eventualmente acquistate conseguentemente all'esercizio del diritto di  recesso, all'esito del processo di liquidazione ai sensi dell'art.  2437-quater del codice civile, senza alcun limite, ad un corrispettivo  che non potrà essere inferiore al prezzo di riferimento che il titolo  avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola  operazione di alienazione diminuito del 10%, specificando che le  operazioni potranno essere eseguite sul mercato o fuori dal mercato,  spot e/o forward.
Secondo punto all'ordine del giorno: Delega al  Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale ai sensi  dell'art. 2443 nonché dell'art. 2349, comma 1, e dell'art. 2441, comma  8, del codice civile, funzionale all'attuazione del Piano di  Incentivazione a Lungo Termine LECOIP 2.0 2018-2021 basato su strumenti  finanziari, di cui al precedente punto 3f) della parte ordinaria, con  conseguente modifica dell'Articolo 5 (Capitale Sociale) dello Statuto.
L'Assemblea  ha attribuito una delega ai sensi dell'art. 2443 del codice civile al  Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo a:
aumentare  gratuitamente il capitale sociale anche in più tranches entro il 27  ottobre 2019, ai sensi dell'art. 2349, comma 1, del codice civile, per  un importo massimo di 400.000.000 di euro (inclusivo del sovrapprezzo)  con emissione di massime numero 170.000.000 azioni ordinarie Intesa  Sanpaolo;
aumentare il capitale sociale a pagamento - in via  scindibile, in una o più volte, entro il 27 ottobre 2019 - per un  importo massimo, inclusivo del sovrapprezzo ed al netto di uno sconto di  emissione, di 1.200.000.000 di euro, con esclusione del diritto di  opzione a favore dei dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo ai sensi  dell'art. 2441, ottavo comma, del codice civile, con emissione di  massime numero 555.000.000 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo. Il prezzo  di emissione incorpora uno sconto rispetto al valore di mercato delle  azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo, calcolato come la media dei prezzi  osservati nei 30 giorni precedenti alla data di emissione.
La  definizione del numero massimo di azioni ordinarie da emettere dipenderà  dal prezzo di emissione, che verrà determinato dal Consiglio di  Amministrazione. Assumendo l'integrale adesione al Piano Professional e  al Piano Manager, i due aumenti di capitale determinerebbero un effetto  diluitivo sul capitale sociale ordinario di Intesa Sanpaolo del 3,5%  assumendo un prezzo di 3 euro e del 4,4% assumendo l'ipotesi di  emissione del numero massimo di azioni oggetto di delibera assembleare  in uno scenario di stress a un prezzo di 2,4 euro. Assumendo altresì  l'avvenuta conversione integrale delle azioni di risparmio in azioni  ordinarie, tale effetto diluitivo sarebbe pari a circa il 4,1% del  capitale sociale totale post-conversione delle azioni di risparmio.
Per  le modifiche statutarie approvate dall'Assemblea è già stato rilasciato  dalla Banca Centrale Europea l'accertamento di cui all'art. 56 del D.  Lgs. 385/1993, necessario per dare corso al procedimento per  l'iscrizione nel registro delle imprese.
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