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Giovanna Negro, Stefano Casali, Maurizio Conte e Andrea Bassi: “La Regione si attivi per sostenere in Parlamento l’attivazione della figura del Caregiver familiare”

Di Note ufficiali Giovedi 9 Marzo 2017 alle 12:45 | 0 commenti

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"Chiediamo l'impegno dei Parlamentari Veneti a farsi promotori del riconoscimento e della tutela del valore sociale ed economico del lavoro a tempo pieno di chi si occupa, come Caregiver familiare, di persone non autosufficienti e ad attivarsi affinché alla problematica sia assicurata la massima attenzione del Parlamento e del Governo nazionale". Questa la richiesta presentata oggi in una mozione, diramaata  da una nota ufficiale, dai consiglieri regionali di Veneto del Fare e della Lista Tosi Giovanna Negro, Stefano Casali, Maurizio Conte e Andrea Bassi.

"Con il termine Caregiver familiare - spiegano i consiglieri firmatari - si designa colui che volontariamente e gratuitamente si prende cura, in ambito domestico, di una persona cara in condizioni di non autosufficienza a causa di severe disabilità. Le prestazioni sono rese a titolo gratuito e volontario, in funzione di legami affettivi. Prendersi cura di un proprio familiare è una scelta d'amore che deve essere valorizzata e sostenuta dallo Stato, dato che il Caregiver familiare deve farsi carico dell'organizzazione delle cure e dell'assistenza e può trovarsi, dunque, in una condizione di sofferenza e di disagio riconducibili ad affaticamento fisico e psicologico, solitudine, consapevolezza di non potersi ammalare, per le conseguenze che la sua assenza potrebbe provocare".

"Queste persone - proseguono i consiglieri - vivono in una condizione di abnegazione quasi totale, che compromette i loro diritti umani fondamentali: quelli alla salute, al riposo, alla vita sociale e alla realizzazione personale; inoltre, l'impegno costante e prolungato nel tempo del Caregiver familiare può mettere a dura prova l'equilibrio psicofisico del prestatore di cure, ma anche dell'intero nucleo familiare in cui è inserito. Il Premio Nobel 2009 per la medicina, Elizabeth Blackburn, ha infatti dimostrato che i Caregiver familiari hanno una aspettativa di vita fino a 17 anni inferiore alla media della popolazione e che, logorati da un carico assistenziale senza pari, sono stati costretti nel 66 per cento a lasciare del tutto il lavoro e nel 10 per cento dei casi a chiedere il part-time".

"Le legislazioni di molti Paesi europei, come ad esempio Francia, Spagna e Gran Bretagna - concludono i quattro consiglieri firmatari - prevedono specifiche tutele per i Caregiver familiari, tra le quali supporti di vacanza assistenziali, benefici economici e contributi previdenziali. In Italia al Senato, in data 5 novembre 2015, è stato presentato il disegno di legge 2128/XVII, finalizzato a riconoscere e a tutelare il lavoro svolto dai Caregiver familiari, ma manca una piena coscienza e un'adeguata tutela per queste figure. Per questi motivi, sostenendo in pieno l'iniziativa parlamentare, cofirmata da Senatori di tutti gli schieramenti in quanto i diritti incomprimibili succitati non hanno colore politico, sollecitiamo un tempestivo iter parlamentare per giungere, in tempi brevi, ad una sua auspicabile approvazione e chiediamo l'impegno dei Parlamentari Veneti a farsi promotori del riconoscimento e della tutela del valore sociale ed economico del Caregiver familiare e che la Giunta Regionale si impegni per l'invio immediato di una copia della Mozione da noi presentata all'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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