Giovani della Pace,l'Aquila:Sermig,200 vicentini
Venerdi 3 Settembre 2010 alle 09:46 | 0 commenti
Sermig - Riceviamo e pubblichiamo una nota sulla partecipazione di 200 giovani della provincia di Vicenza alla prima tappa del 3° appuntamento mondiale dei Giovani della Pace a l'Aquila con le foto di una della veglia all'interno della basilica de L'Aquila (a sx), un'altra sulle scalinata della cattedrale di Loreto (sotto) e la descrizione di cosa è il Sermig.
Sono partiti da Vicenza Venerdì all'alba i 200 giovani della provincia di Vicenza che con 4 pullman organizzati in collaborazione con la Pastorale giovanile di Vicenza hanno partecipato Venerdi 27 agosto alla prima tappa del 3° incontro mondiale dei giovani della pace organizzato dal Sermig di Torino.
Sono centinaia i giovani della nostra provincia che ogni anno frequentano l'arsenale della Pace sede del Sermig per vivere un periodo di formazione ed un'esperienza di fratellanza di servizio e solidarietà . Ed il passaparola fa sì che aumentino ogni anno.
Così è nata un'idea: perché non proporre loro di mettersi in rete e di prepararsi insieme all'Appuntamento Mondiale? Detto fatto questi giovani, che non vogliono stare con le mani in mano, si sono preparati all'appuntamento con gesti concreti di solidarietà , culminati con il riempimento di un container di alimenti, cancelleria e prodotti igienici raccolti nelle proprie parrocchie, realizzando un sogno, da spedire ai popoli bisognosi di Haiti
Poi si sono messi in moto per l'Aquila dove altri circa 3000 giovani d tutto lo stivale aspettavano per condividere un momento di testimonianza e di speranza nel "Io ci sto, ci metto la faccia e ci metto il cuore" messaggio ai mondo, ai grandi della terra e agli adulti " perché il modo si può cambiare", soprattutto " se cambio io " .
l'incontro si è svolto nella nella basilica di Collemaggio, ancora segnata dal terremoto del 2009, già a partire dalle ore 18. Luogo scelto come metafora di un mondo che si sgretola. ''Oggi e' difficile sperare - ha detto Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, - E' sotto gli occhi di tutti la distanza ormai incolmabile tra coscienza e realtà , tra mondo dei giovani e mondo degli adulti.
Si sono affollati , con le maglie bianche con scritto "giovani per la pace" in tante lingue straniere. Un messaggio da regalare all'Aquila, ma anche ai grandi del G8, che solo un anno fa si erano ritrovati proprio nel capoluogo d'Abruzzo. Esperienze di vita, parentesi difficili che diventano storie da raccontare nella veglia notturna all'interno della basilica.
"Il nostro - ha spiegato il fondatore del Sermig Ernesto Olivero - è un percorso che vuole avvicinare il mondo degli adulti a quello dei giovani, per dire che questa società non va da nessuna parte se non si fida dei giovani. Sono loro e solo loro i portatori di un possibile cambiamento, attraverso un percorso che va alla riscoperta di quello che sono i veri valori della vita". Ma esiste una via di uscita: bisogna fare delle scelte, bisogna dire dei no. E l'unico modo per dire dei no e' diventare dei sì viventi''. Quindi, per Olivero ''si' alla pace, sì alla giustizia, sì alla sobrietà , sì alla speranza''
"Vi ringrazio perché avete scelto la nostra città dell'Aquila per il vostro incontro - ha sottolineato l'arcivescovo metropolita dell'Aquila Giuseppe Molinari rivolgendosi ai giovani giunti all'Aquila per partecipare all'evento- Potevate scegliere posti più belli, più tranquilli. Avete, invece, scelto una città ferita, devastata dal terremoto. E queste ferite sono ancora aperte. Grazie per questa vostra presenza e per questa vicinanza. La vostra presenza è un invito alla speranza." "Grazie, carissimi giovani - ha aggiunto Molinari - perché ricordate anche a noi aquilani che anche le situazioni più tristi del dopo-terremoto possono essere cambiate in realtà positive, in nuove opportunità per la nostra terra e il nostro popolo"
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, attraverso una lettera rivolta ai giovani, ha voluto sottolineare il valore di questo "importante incontro di riflessione e confronto sui grandi temi della pace e della tolleranza tra i popoli". "Il crescente successo della manifestazione - ha sottolineato Napolitano - testimonia la validità del progetto che costituisce un'ulteriore conferma dell'insostituibile contributo delle giovani generazioni nella costruzione di un mondo piu' giusto e aperto. Ciò anche nel segno di quella generosa e costante riaffermazione dei valori della solidarietà e del dialogo che hanno fatto del Sermig una sede di formazione e maturazione delle coscienze"
Nel corso della serata sono state raccolte offerte per la popolazione del Pakistan , frutto della "restituzione" del valore della cena, che i giovani digiunando hanno voluto offrire a questi popoli L'appuntamento "Giovani della Pace", promosso dal Sermig - arsenale della Pace - si è concluso con una marcia notturna silenziosa che ha attraversato il centro di questa città ferita fino alla chiesa del Torrione, dove e' conservata l'urna con le spoglie di Celestino V, il Papa della scelta di coscienza. Qui, i giovani del Sermig dandosi appuntamento alla seconda tappa del loro Mondiale a Torino il 16 Ottobre,hanno lanciato un messaggio che sarà consegnato ai rappresentanti delle istituzioni un messaggio per i Grandi della Terra, , un messaggio che è una buona notizia.."il mondo si può cambiare" .
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