Giovane Italia Vicenza intitola la propria sede "Ai Caduti Veneti per la Patria"
Venerdi 9 Dicembre 2011 alle 12:12 | 0 commenti
Alessandro Benigno, presidente provinciale Giovane Italia Vicenza - Giovane Italia Vicenza intitola la propria sezione cittadina "Ai Caduti Veneti per la Patria". La cerimonia simbolica d'intitolazione avverrà domani alle ore 17.30 presso la sede del movimento giovanile PdL sita in piazza Biade 8, nel centro storico della città . "Abbiamo voluto intitolare quella che per noi è la casa della nostra comunità umana e politica "Ai Caduti Veneti per la Patria" per esprimere la nostra vicinanza ideale a tutti quegli uomini e a tutte quelle donne della nostra terra, il Veneto, che hanno sacrificato la propria vita per un sentimento dal valore inestimabile: l'Amor Patrio", afferma Alessandro Benigno, presidente provinciale della Giovane Italia.
"Per noi sono delle icone e lo ribadiamo con maggior vigore in un anno significativo per la nostra Nazione, quello del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Crediamo che nelle varie epoche della storia italiana vi sia un filo conduttore spirituale e valoriale, solo per citarne alcuni, tra i ragazzi che nel Risorgimento hanno combattuto per unificare la Patria, respingendo gli austriaci e innalzando il Tricolore come vessillo identitario di un popolo, e i combattenti delle trincee che nella Prima guerra mondiale hanno creduto, lottato e sacrificato la propria vita da patrioti in luoghi simbolo come il Grappa e il Piave, tra i ragazzi come il lagunare Matteo Vanzan e l'alpino Matteo Miotto, che sono caduti onorando l'Italia nelle missioni all'estero dove i nostri militari sono impegnati, ed i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri che hanno perso la vita per garantire la sicurezza e la legalità nelle nostre città ", prosegue Benigno. "A loro - conclude Benigno - vogliamo esprimere la nostra infinita gratitudine consapevoli che i loro sacrifici non sono stati vani perché contribuiscono a farci sentire, ogni giorno di più, orgogliosamente italiani all'interno e all'esterno dei nostri confini".
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