Giometto attacca Variati e la sua "pericolosa sindrome di sinistra": il Dal Molin serve
Mercoledi 24 Ottobre 2012 alle 00:09 | 0 commenti
Silvano Giometto, Vicenza rinasce - Ora che questo Sindaco di Vicenza, in vista delle future elezioni amministrative vicentine, ha definitivamente spostato il suo asse d'interesse in posizione sindrocomuniste e si è inchiavardato politicamente con quello che resta dei No Dal Molin, è fortemente necessaria e urgente una importante riflessione sulla sua ridotta, per non dire esaurita, capacità di interazione con l'ambiente sociale vicentino e soprattutto con l'ambiente americano della Ederle.
Parlare di normale e conveniente sindrome di sinistra è estremamente riduttivo, meglio parlare di pericolosa sindrome di sinistra perché in questi quattro anni di amministrazione Variati la condizione personale del Sindaco e del consiglio comunale è andata via via spalmandosi in un processo d'integrazione con l'ala più estrema della sinistra, sfociata proprio il giorno 18 ottobre con la notizia dell'accordo VariatiPD-Sel-Dal Molin
Una catastrofe per la città di Vicenza perché il Dal Molin è una parte essenziale della città di Vicenza e una dote sul concetto democrazia che ultimamente sembra mancare ai vertici della politica italiana.
Votare questo Sindaco, votare PD-Sel e aggregati No Dal Molin probabilmente significherà cancellare la Base americana da Vicenza
D'accordo che il problema della Base Americana non è il solo problema che ha Vicenza, ma è il più importante perché in aggiunta alla grave situazione economica che sta vivendo il Paese, una chiusura della Ederle provocherebbe per la città una crisi di proporzioni catastrofiche visto che il fatturato economico che la Base Americana pompa su Vicenza è superiore al bilancio economico dell'intero Comune della città di Vicenza.
208 milioni di euro il totale complessivo del bilancio del Comune di Vicenza esercizio 2012 e 230 milioni di euro esercizio Base americana su dati presunti 2006
Un esempio:
appartamenti in affitto al governo € 8.000.000
appartamenti in affitto tra privati € 21.000.000
acquisto di beni e servizi vari € 125.000.000
Aim (acqua luce gas) € 4.000.000
Telecom € 1.000.000
INPS € 10.000.000
Spese sanitarie € 20.000.000
Spese per retribuzioni € 20.000.000
Spese per infrastrutture € 21.000.000
TOTALE
€ 230.000.000
Oggi i valori sono ben superiori perché di soli allacciamenti al Dal Molin è previsto un contratto di 2,8 milioni di euro e dai 6 ai 7 milioni di euro per forniture di acqua, luce e gas.
Oggi Fiat, Ilva, Alcoa, Sulcis, Nokia Siemens, Jabil, Merloni, Solsonica, Lucchini, Viberit sono in piazza per non parlare delle crisi vicentine di Ceccato e Filivivi
Sono 2500 aziende chiuse in tre mesi e non è ancora finita.
E Vicenza farà la stessa fine se i vicentini saranno così ciechi da rivoltare questo sindaco e avventurarsi nel linguaggio antiamericano del PD-SEL e No Dal Molin.
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