Giglioli? Sul mio conto è fuori bersaglio
Lunedi 27 Giugno 2011 alle 10:50 | 0 commenti
Da Vicenzapiù e Ovest-Alto Vicentino n. 216 in distribuzione da venerdì.
Giovanni Sacchiero replica seccamente all'ex assessore all'Aim che lo aveva tirato in ballo nella sua veste di ex funzionario del settore idrico di San Biagio. E aggiunge: «Io sono sempre stato ligio verso la legge»
«Alcune dichiarazioni del dottor Gianni Giglioli manifestano pericolose e gravi lesioni tanto da far temere un crollo totale. Che lo stesso, cercando di difendersi anche penalmente, per il suo operato, spari a 360 gradi è comprensibile; ma non è accettabile che cerchi di attirare la mia persona in un giro di cui lui ha fatto parte ed io no». Usa queste parole l'ingegner Giovanni Sacchiero, un ex funzionario di Aim, che si è visto tirato in ballo nella lunga intervista all'ex assessore Giglioli pubblicata il 10 giugno 2011 su VicenzaPiù.
Sacchiero nella sua disamina è molto puntiglioso e precisa che a differenza di quanto raccontato dall'ex assessore «purtroppo il sottoscritto non è mai stato dirigente di AIM anche se sempre si è cercato di usufruire delle mie specializzazioni senza alcun riconoscimento, neppure formale». Così, dopo una stoccatina anche a San Biagio, l'ingegnere precisa ulteriormente il suo pensiero: «Sui fanghi le idee del dottor Giglioli sono confuse. E mi domando se lo siano volutamente. A Montebello quantomeno relativamente alla concia, ad esempio, i fanghi sono tossici, cosa che non era nel depuratore di Sant'Agostino. É certamente vero comunque, che i fanghi di Sant'Agostino non sono compatibili con le normali pratiche di compostaggio. Tant'è che venivano esperite due gare: una per i fanghi da compostare del depuratore di Casale ed una di fanghi da discarica dell'impianto di Sant'Agostino».
In questo senso Sacchiero aggiunge che «il Tribunale di Venezia ha accertato la correttezza di tale condotta. I fanghi da discarica finiti a Marghera sono stati colà portati dalla ditta vincitrice dell'appalto in quanto impianto di passaggio e non definitivo e quindi autorizzato a tale scopo. Tant'è che nel contratto, da me voluto, era stata inserita una specifica clausola di tracciabilità al fine di individuare l'impianto finale di smaltimento». Dopodiché l'ingegnere pone un quesito preciso all'ex assessore: «Vorrei sapere se quando accettò di quantificare il valore dell'impianto di Marghera il dottor Giglioli andò almeno a vedere il sito». E ancora Sacchiero aggiunge: «I fanghi di Sant'Agostino non sono mai stati classificati tossico-nocivi o pericolosi, come lo sono per esempio quelli di Montebello i quali derivano dalla concia. Pertanto mi riservo di far esaminare dal mio legale le dichiarazioni del Giglioli nei miei confronti onde accertare l'assenza di reati. Io mi sono comportato in modo ligio alla legge attirandomi così più di qualche antipatia. Inoltre non ho mai avuto alcun rapporto con il geometra Carlo Valle. Insomma sul mio conto Giglioli è andato fuori bersaglio».
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