Tema dei voucher, a Vicenza Gigi Petteni di Cisl nazionale: "Governo incoerente, politica inadeguata a cogliere i cambiamenti del lavoro"
Giovedi 16 Marzo 2017 alle 16:24 | 0 commenti
Parole molto dure quelle del segretario confederale Cisl Gigi Petteni, responsabile mercato del lavoro, intervenuto alla seconda giornata del 18° Congresso di Cisl Vicenza e sollecitato inevitabilmente sul tema dei voucher. «Il Governo è incoerente. Per mesi, e fino all'altro giorno, noi di Cisl abbiamo lavorato per il contenimento dei voucher. E il Governo, dal canto suo, quando avrebbero dovuto restringerne e limitarne l'uso rispondeva che non era opportuno, mentre ora, invece che a una correzione, pensano a una cancellazione». «Noi non ci stiamo - ha ribadito - all'inganno che intendono fare, perché il lavoro è una cosa seria e i lavoratori vanno rispettati: vogliono cancellare i voucher per poi ripresentarli sotto falso nome dopo le elezioni amministrative.
È la dimostrazione evidente che la politica non può modificare la realtà : il lavoro cambia e sta cambiando, e la politica è assolutamente inadeguata a capire e a cogliere i cambiamenti del lavoro. Ecco perché è opportuno che le forze sociali riprendano con vigore il ruolo della contrattazione, il ruolo dei corpi intermedi, perché la politica dimostra ogni giorno che nel contatto con la realtà può solo creare disastri, facendo retrocedere questo Paese che invece ha grandi potenzialità anche sul versante della competizione». E rispetto al tema ampio delle politiche attive, Petteni ha detto: «Le politiche attive non sono solo uno spot, cosa a cui stiamo oggi assistendo, che vede qualcuno intento a cercare il centro per l'impiego più efficiente, pulito e preparato, magari del Sud, per presentare i 30mila assegni di ricollocazione che da sei mesi ci vengono sventolati davanti. Politiche attive vuol dire che ogni lavoratore che perde il posto deve trovare un sistema che lo accompagni e lo supporti».
«Quando abbiamo strappato strumenti come la detassazione, in pochi mesi sono stati fatti 19mila accordi nelle fabbriche tra sindacato e imprese - ha aggiunto ancora -. Ciò dimostra che dal basso c'è una vitalità che dobbiamo avere la capacità di sostenere con strumenti e politiche adeguati. I temi del lavoro non vanno affrontati né con i "sì" né con i "no", ma è arrivata la stagione di nuovi incontri impresa-lavoro. Le imprese vincenti sono quelle dove i lavoratori sono partecipi nei processi organizzativi. Crediamo che la partecipazione è il futuro per un lavoro di qualità ».
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