Giada: bilancio preventivo 2011, 170mila euro di investimenti. Bilancio energetico di area
Domenica 26 Dicembre 2010 alle 11:05 | 0 commenti
Giada - Tra i progetti il database sul suolo e l'identikit delle falde. Definito il nuovo Bilancio: tra le novità programmate per l'anno prossimo c'è il "Bilancio energetico di area" e la mappatura delle vie d'acqua Agno-Chiampo-GuÃ
Giada, Agenzia della Provincia di Vicenza che si occupa della gestione integrata dell'ambiente nei 17 Comuni del distretto conciario della Valle del Chiampo, ha stilato il nuovo Bilancio per le attività del 2011 per circa 170mila euro. Tra le novità programmate per l'anno prossimo c'è il progetto denominato "Bilancio energetico di area", che servirà a definire una pianificazione di politiche di territorio.
Per realizzarlo verrà affidato un incarico a Vi.Energia per la predisposizione di un Bilancio Energetico di area, necessario ad individuare e censire il fabbisogno di carattere industriale, sia termico che elettrico, per poter successivamente pianificare politiche di risparmio energetico. Inoltre, sempre l'anno prossimo, si darà incarico per lo studio e la definizione del Deflusso Minimo Vitale (DMV), per il reticolo idrografico Agno-Chiampo-Guà , necessario per completare il quadro conoscitivo derivante dallo "Studio Falde".
Per quanto riguarda le altre attività , tra gli investimenti più importanti c'è la convenzione con Arpav per l'aggiornamento continuo dell'Analisi Ambientale Iniziale e la gestione delle reti Acqua e Aria del monitoraggio ambientale territoriale dell'Ovest Vicentino (prosecuzione dell'incarico anche negli anni 2012 e 2013). Sempre ad ARPAV è stato affidato lo studio sui suoli. L'Analisi Ambientale Iniziale ha, infatti, posto in evidenza l'assoluta mancanza di dati ed informazioni sullo stato dei suoli; le uniche conoscenze sono derivate dai dati ricavati in occasione di procedure di bonifica dei siti contaminati.
Inizierà nel 2011 il biomonitoraggio dello scarico del collettore ARICA: uno degli elementi di criticità dello scarico del cosiddetto "tubone" è legato alla carenza di dimostrazioni tecnico-scientifiche circa l'ecotossicità dello scarico; dopo dei primi test a campione effettuati mediante utilizzo di alcune metodiche, si procederà con delle campagne di rilevamento pluriennali, utilizzando le migliori metodiche messe a punto da laboratori specializzati.
Infine i progressi relativi al Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD). In attesa della definizione dell'accordo di programma con il Ministero dell'Ambiente sulle politiche di prodotto, che coinvolgerà le associazioni degli imprenditori, la Camera di Commercio e la Regione Veneto, dal 2010 è in corso una sperimentazione operativa, assieme alla Conceria Montebello, al Gruppo Dani ed al Rino Mastrotto Group, per attuare concretamente lo standard EPD, sia come strumento della singola impressa, che come passaggio propedeutico allo sviluppo di un "marchio ecologico" territoriale.
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