Giacon:università, modificare decreto Tremonti
Lunedi 26 Luglio 2010 alle 19:41 | 0 commenti
Paolo Giacon, Partito Democratico - Democratici all'attacco: modificare subito il Decreto. "Il merito? Alla fine Tremonti e Gelmini se lo dimenticano sempre..."
"Se la Camera non modificherà il decreto Tremonti attualmente in discussione, metà degli attuali contratti a tempo determinato in vigore negli Atenei, non sarà rinnovato. Questo equivale ad una sorta di licenziamento di massa, in particolar modo dei giovani precari che nei dipartimenti svolgono attività di ricerca."
A lanciare l'allarme è Paolo Giacon, responsabile università del Partito Democratico del Veneto. Il rischio è dunque altissimo: centinaia di assegnisti di ricerca e di docenti a contratto, pagati grazie al Fondo di Funzionamento Ordinario, saranno lasciati a casa. "Chi coprirà il loro carico didattico?, Chi parteciperà come cultore della materia alle commissioni d'esame? Chi li sostituirà nelle quotidiane attività di ricerca?" Si chiede il democratico che lancia un appello ai deputati del Veneto affinchè con un atto di responsabilità intervengano sul testo della manovra Tremonti ed in particolare sul comma 28 dell'articolo 9 che taglia del 50% il personale a tempo determinato.
Si levano proteste anche per il taglio delle missioni all'estero per i docenti e per i ricercatori universitari "Il Governo ed il Paese chiedono Atenei piu' internazionali e poi tagliano le missioni all'estero. - durissimo il commento di Giacon che rincara la dose: - E' assurdo. Pensino invece a tagliare i voli di Stato, incredibilmente aumentati con il nuovo Governo. Se Tremonti deve fare cassa, non penalizzi ulteriormente gli Atenei, bensi' tagli i cortei presidenziali fatti di segretarie ed assistenti che accompagnano il presidente del Consiglio in giro per il mondo, tagli le spese centrali dei Ministeri e le innumerevoli commissioni inutili che si annidano presso la Presidenza del Consiglio"
"Una delle caratteristiche principali della comunità accademica è quello di essere internazionale. Forse il ministro Gelmini non lo sa, ma Giulio Tremonti, vero ministro dell'Università italiana, dovrebbe saperlo visto che egli stesso è docente universitario. - sottolinea il dirigente democratico - A partire dal prossimo anno gli Atenei, indipendentemente dalla situazione del proprio bilancio ed indipendente dal numero di missioni svolte, dovranno dimezzare i fondi a disposizione dei docenti per le conferenze e la presentazione dei propri lavori all'estero. Una misura ingiusta che penalizza tutti gli At4enei e non ne considera il merito. Ancora una volta Brunetta, Gelmini e Tremonti, ministri smemorati, si riempiono la bocca della parola merito, ma quando devono inserirlo nei provvedimenti se ne dimenticano, tagliando indistintamente risorse anche agli Atenei eccellenti e a quelli che hanno sempre utilizzato i fondi per le missioni all'estero con parsimonia e senso di responsabilità ."
"Non si tratta di viaggi istituzionali, ma di vere e proprie conferenze in cui i docenti italiani portano in sede internazionale i risultati delle proprie ricerche, tessono relazioni e rapporti con i piu' autorevoli colleghi internazionali, contribuiscono all'internazionalizzazione del proprio ateneo e del sistema accademico italiano. I docenti si muovono solitamente per presentare le proprie pubblicazioni. Tagliare su conferenze e workshop internazionali significa dimezzare le pubblicazioni, rendere meno visibile la ricerca italiana, rendere le nostre università piu' locali e provinciali."
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