Giacon del PD:tre paletti al polo veneto universitario
Lunedi 10 Maggio 2010 alle 19:46 | 0 commenti
 Partito democratico del Veneto - Autonomia della ricerca, efficienza gestionale, respiro internazionale. Giacon (nella foto) a Zaia: "Sia a fianco degli Atenei veneti contro i tagli di Tremonti e Gelmini"
Confermato il disco verde da parte del Partito Democratico del Veneto al progetto lanciato dai tre rettori delle Università di Padova, Venezia e Verona per la costituzione di una Fondazione Universitaria del Veneto che garantirà maggiore coordinamento tra gli Atenei ed un rapporto più stretto con la Regione Veneto.
"Guardiamo in modo molto favorevole all'iniziativa congiunta dei rettori - afferma Paolo Giacon - dell'Esecutivo Regionale del Partito Democratico del Veneto con delega ad Università , Ricerca ed Innovazione ed aggiunge - siamo convinti che questo progetto sia la migliore prova che il Veneto è di fatto in grado di "fare sistema" e non solo di muoversi attorno ai propri campanili. Quello illustrato da Zaccaria, Carraro e Mazzucco è nello stesso tempo un progetto di serietà e di generosità , volto ad incrementare le opportunità di ricerca, l'offerta formativa e la sua sintonia con il territorio veneto. Adesso Zaia puo' prendere ispirazione da quanto hanno fatto i governatori Dellai ed Errani, realizzando finalmente una seria politica di sostegno alla ricerca scientifica. Senza aspettare il federalismo paludoso che stanno discutendo a Roma, frutto di accordi e contrappesi tra PDL e Lega: il titolo Quinto della Costituzione permette gia' alla Regione di operare come è stato fatto in Trentino ed in Emilia Romagna a sostegno degli Atenei".
"Tuttavia, riteniamo necessario, in questa fase preliminare, sottolineare alcuni elementi che devono rimanere stelle polari per l'iniziativa della Regione e per le stesse Università che operano in Veneto e che in questi secoli e decenni hanno garantito l'alta qualità e standard elevati, puntualizza Giacon ed elenca tre punti fermi che la Regione Veneto deve tenere ben presente. "Innanzitutto l'autonomia della ricerca deve rimanere uno dei valori fondanti del mondo accademico: indirizzi e linee generali di intervento potranno essere concordati tra Regione ed Ateneo, senza che questo limiti le direzioni e gli sviluppi della ricerca scientifica ed umanistica. Il secondo elemento rilevante è quello dell'efficienza: il progetto della Fondazione Universitaria del Veneto non sia una sovrastruttura, ma un ente che aiuti i singoli Atenei a rendere la propria offerta formativa e le proprie strutture piu' efficienti e coordinate. Con l'ingresso della Regione ed il suo supporto gli Atenei non si chiudano su se stessi diventando delle torri d'avorio accanto ai campanili, ma siano invece porte verso il mondo, mantengano un forte respiro internazionale, incrementando ad esempio i visiting professor o i corsi di laurea interamente svolti in lingua inglese".
"Da Zaia infine - conclude il dirigente democratico - ci aspettiamo che passi presto dalle parole ai fatti e che, accanto ai senatori e ai governatori del Partito Democratico, cominci a difendere gli Atenei del Veneto dalla scure di Tremonti e Gelmini e da una riforma, attualmente in discussione al Senato, che rischia di compromettere pesantemente la qualità della didattica e della ricerca che viene svolta negli Atenei del Veneto."
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