Germano Raniero risponde a Paola Farina su Boycott Israel - Blood Diamonds
Mercoledi 16 Maggio 2012 alle 16:20 | 47 commenti
Riceviamo da Germano Raniero e pubblichiamo, nello spirito del confronto fra opinioni, con una sola premessa riguardo alla definizione di "guerrafondaio" riservata a chi ha presenziato al Forum sulla sicurezza internazionale: «anche noi abbiamo partecipato, come Paola Farina, a questo convegno per lavoro e per "conoscere", come vi ha partecipato ed è, addirittura, ufficialmente intervenuto il rappresentante della Palestina, Hani Gaber, che abbiamo intervistato. Ma non per questo noi, il palestinese Hani Gaber e Paola Farina siamo guerrafondai. La redazione di VicenzaPiu.com».
Ho letto attentamente tutto lo scritto di Paola Farina in merito alla nostra iniziativa di Boycott Israel-Blood Diamonds che abbiamo fatto con successo lunedì 14 a Vicenza. Paola Farina a quanto risulta è rappresentante della comunità Ebraica vicentina e ha partecipato al convegno "guerrafondaio" (,) del 12 a Vicenza ...
Noi non la conosciamo, lei non conosce noi. Noi che siamo impegnati da anni sul tema dei diritti dei palestinesi, noi che alcuni di noi sono stati più volte in Palestina occupata, noi che abbiamo organizzato una delle più grandi manifestazioni contro l'operazione "piombo fuso" di alcuni gennai fa con i relativi massacri a Gaza (la signora Paola Farina a quel tempo non l'abbiamo vista a protestare contro quel massacro). Noi non ci distraiamo e non distraiamo gli altri occupandoci di palestinesi, visto che quotidianamente lottiamo contro i governi nostrani che ci stanno portando al fallimento, ai suicidi. Consideriamo il diritto dei palestinesi alla libertà , alla terra un diritto inalienabile che fa parte della lotta per i diritti dell'umanità . Fatta questa premessa passiamo ai punti specifici.
Abbiamo detto e scritto con chiarezza che Israele non produce ma commercia i diamanti. Abbiamo pure precisato che il "Processo di Kimberly", consesso mondiale che tenta una moralizzazione del mercato dei diamanti tratta le eventuali misure verso i paesi che estraggono i diamanti grezzi e non verso quelli che li commerciano. Consideriamo questa distinzione una furbata, una ipocrisia al contrario della signora Farina che afferma che. "E' dai diamanti grezzi che si ricavano i diamanti finiti ... Quindi tutelando il diamante grezzo, si tutela anche quello finito ..." come dire una volta ripulito il diamante poco importa chi è che lo commercia e quanto onesto o criminale sia: si processano cioè alcuni paesi produttori perché comprano armi e alimentano dittature con i proventi dei diamanti e si ignorano i paesi che li commerciano e che con questo commercio fanno altrettanto. Per chiarezza come si condanna per esempio la Sierra Leone che sta alimentando una guerra fratricida pretendiamo che si usi lo stesso criterio verso Israele che opprime un popolo, lo massacra, costruisce un muro di separazione, le colonie nei territori occupati, incarcera migliaia di palestinesi che si battono per liberazione della loro terra.
Noi Boycottiamo lo stato Sionista di Israele per la sua politica, ed è patetico, falso e perciò forviante che la signora Farina torni sul luogo comune che chi combatte lo stato di Israele è anti ebreo.
Il Boycottaggio non riguarda solo i Diamanti, ma tutta una serie di prodotti israeliani o di industrie anche italiane che producono per Israele (basta andare nel sito forum Palestina c'è un elenco dettagliato). Riteniamo che solo mettendo in difficoltà lo stato israeliano sia possibile risolvere la questione palestinese.
Noi siamo per una Palestina unita. Due popoli uno stato.
Quanto alle magnificenze e alla importanza dei veri o presunti Businness di Israele che orgogliosamente la signora Farina riporta, ricordiamo che molti di questi sono avvenuti sulla pelle di un popolo, quello palestinese e in parte anche sulla pelle di quella parte di israeliani che non condividono la politica del loro stato.
Penso che più di qualcuno ha visto varie volte il calvario, le umiliazioni gratuite che i lavoratori palestinesi devono sopportare quotidianamente per lavorare o che non possono coltivare la terra, penso valga la pena di ricordare infine che i giovani israeliani che non accettano di arruolarsi nell'esercito finiscono in carcere.
Sono oltre 60 anni che c'è questa guerra.
Questa è la situazione.
Infine a quanto sappiamo il padiglione L della fiera di Vicenza è gestito direttamente dall'Istituto del commercio estero di Israele.
Raniero Germano
PS ... SIONISMO QUESTO SCONOSCIUTO
Il sionismo è un movimento politico internazionale, nato alla fine del XIX secolo tra gli ebrei residenti in Europa, il cui fine è l'affermazione del diritto all'autodeterminazione del popolo ebraico mediante l'istituzione di uno stato ebraico.[1] Il In questo senso, il sionismo è il movimento nazionale ebraico che chiede una patria specificamente in Palestina.
Io non ho mai sostenuto che tutti gli israeliani sono persone per bene...il contrabbando c'è anche in Israele tramite i cunicoli che collegano Gaza e per logica conseguenza c'è anche a Gaza...il bene ed il male c'è dappertutto, tra l'altro c'è da dire che chi contrabbanda in Israele o chi contrabbanda a Gaza lo fa con il consenso della reciprocità, quindi entrambi sono compatti e amici negli affari malavitosi.
Non conosco Leonid Minin e non so se il passaporto israeliano corrisponde a veridicità (a Kiew con 2.000 dollari, te lo fanno), il fatto che fosse con 4 prostitute...non mi resta che dire "beato lui" avrà imparato dai politici e comunque questo è un fatto privato. In tutto il suo descrivere non è citato una sola volta Israele, salvo il fatto che Leonid potrebbe avere un passaporto israeliano e un cognome più veneto che ebraico.Mi scusi Massimo, è come dire che poiché Tano Badalamenti era italiano, tutti gli italiani, me e lei inclusi siamo dei delinquenti.
Paola Farina, cioè la scrivente non è la rappresentante della Comunità Ebraica Vicentina (che non esiste), ma un ponte di congiungimento con più realtà ebraiche. So benissimo chi siete e dove siete impegnati, ho la pessima abitudine di documentarmi, rispetto il vostro impegno, come pretendo rispetto per il mio, che poi a voi non piaccia il mio e a me non piaccia il vostro questo è un altro discorso.
Non c?è alcuna furbata?i diamanti lavorati e commercializzati nei paesi che aderiscono al Processo di Kimberly hanno un codice d?identificazione inciso a laser che non si vede, ma c?è?Ma perché invece non se la prende, Signor Raniero, con quei paesi arabi e islamici che non aderiscono?
Apprezzo che vi occupiate di diritti umanitari e sono sicura che avete a cuore anche lo sterminio dei cristiani nei paesi mussulmani. Io non ho mai protestato per i massacri di Gaza, come non ho protestato quando nel 1973 gli egiziani hanno ucciso il mio compagno. L?ho detto chiaramente, la penso diversamente da lei e ripeto non c?è mai la ragione da una sola parte. Se lei crede di piegarmi, si sbaglia, non mi ha piegato il cancro (anzi i cancri) si figuri se riesce a farlo lei.
Lei boicotti lo stato sionista, è libero di farlo, io invece supporto il prodotto israeliano ma si ricordi che Israele sopravvivrà al suo boicottamento e non si accorgerà nemmeno se io smetto di comprare i prodotti ?sionisti?. Le magnificenze del business israeliano sono nate e cresciute nel territorio israeliano, nell?Università di Haifa, di Tel Aviv, di Gerusalemme?sto parlando ?di cervelli?, perché Israele non produce, ma vende know-how. I lavoratori palestinesi in Israele hanno gli stessi diritti di quelli israeliani e lo stesso contratto collettivo di lavoro. Scusi le ho dato delle idee per eventuali contestazioni?di che cosa si lamenta?
Si è vero, i giovani israeliani che rifiutano il servizio di leva finiscono in carcere?come succedeva in Italia una volta, li mandavano al carcere militare di Peschiera. E allora? Si è mai chiesto dove finiscono i palestinesi che sono sospettati (solo sospettati) di collaborare con Israele? Impiccati quando va bene.
Quanto alla sua arrogante saccenza di pretendere di sapere che il padiglione L è gestito direttamente dall?Istituto del Commercio Estero, come dice lei, si sbaglia, sono almeno due anni che non sono più presenti a Vicenza e mi deve credere, perché era un mio cliente. E si liberi quanto prima di tutta le tecnologia israeliana che di sicuro sta usando. La coerenza è una prerogativa che pochi possono permettersi.
Mi scusi ...l'articolo che lei cita è del 2000...nel 2000 era ancora vivo Arafat...si è mai chiesto dove sono finiti gli aiuti internazionali che dovevano servire al povero popolo palestinese? Dal 2000 a oggi anche alcuni stati dell'Africa hanno avuto delle modifiche nello stile di vita...le idee che valgono sono quelle attuali, il passato è lo storico, ma il futuro è nella continuazione del presente.
Monday 16 april 2012 1 16 /04 /Apr /2012 16:12
I " DIAMANTI INSANGUINATI" DI ISRAELE FINANZIANO IL PROGETTO SIONISTA SULLA PALESTINA
Riceviamo da Sean Clinton di Ireland Palestine Solidarity Campaign una denuncia del commercio globale dei "diamanti insanguinati" israeliani e la richiesta alle associazioni italiane di solidarietà con la Palestina di collaborare a una campagna di pressione sul World Diamond Council, che terrà il suo congresso annuale in Italia, a Vicenza, il 13 e 14 maggio prossimi.
Forum Palestina
I "diamanti insanguinati" di Israele finanziano il progetto sionista sulla Palestina
Un importante incontro del World Diamond Council si terrà a Vicenza tra il 13 e il 14 maggio. Saranno presenti il presidente del Kimberley Process (KP)* e esponenti dell'industria mondiale dei diamanti.
Ora, Israele è uno dei principali esportatori di diamanti del mondo e una potenza nel settore dei diamanti, che rappresentano il 30% delle sue esportazioni. Nel 2008 il valore lordo delle esportazioni di diamanti di Israele è stato 19,4 miliardi dollari, con un valore netto di 9,7 miliardi dollari per l'economia israeliana. I ricavi del settore dei diamanti israeliano generano circa un miliardo di dollari all'anno in finanziamenti per l'esercito israeliano, che è colpevole di crimini di guerra. Nonostante ciò, i diamanti israeliani eludono le norme KP, che si applicano solo ai diamanti grezzi e non ai diamanti lavorati: i diamanti israeliani non possono essere classificati come "diamanti insanguinati" perchè i regolamenti del Processo di Kimberley stabiliscono che solo i diamanti grezzi utilizzati dai ribelli possono essere chiamati "diamanti dei conflitti".
Questo colpo di mano dei gioiellieri permette di vendere diamanti predisposti in Israele e dichiarati provenienti da "zone esenti da conflitti" - una affermazione totalmente falsa e gravemente fuorviante. Il quaranta per cento dei diamanti venduti in America proviene da Israele. I consumatori stanno inconsapevolmente contribuendo a finanziare l'armamento nucleare di un regime belligerante.
Nessun'altra economia sviluppata fa così pesantemente affidamento sui diamanti - un prodotto della moda di lusso che dovrebbe simboleggiare amore e romanticismo, ma che, nel caso di Israele, rappresenta un regime di apartheid colpevole di crimini di guerra e possibili crimini contro l'umanità.
Il KP è sotto pressione perchè ampli la portata dei regolamenti per includere diamanti tagliati e lucidati. Questa sarebbe una grave minaccia per l'industria israeliana dei diamanti e l'economia israeliana.
L'incontro di Venezia è una grande opportunità per evidenziare il fatto che i diamanti insanguinati israeliani inondano il mercato e che "diamanti insanguinati" vengono venduti impunemente ai consumatori.
Sean Clinton
Ireland
www.ipsc.ie
(Ireland Palestine Solidarity Campaign)
* Il Kimberley Process è un accordo di certificazione volto a garantire che i profitti ricavati dal commercio di diamanti grezzi non vengano usati per finanziare guerre: il diamante è ?tracciato? dalla miniera fino alla gioielleria, in modo da limitare e smascherare l?afflusso di diamanti "dei conflitti" sul mercato mondiale. L'accordo, firmato nel 2002, è stato messo a punto e approvato dai governi di numerosi paesi, in accordo con multinazionali che commerciano in diamanti come la De Beers.
Sui diamanti insanguinati di Israele consultare:
http://bit.ly/HoC6SJ
http://www.diamonds.net/FairTrade/Article.aspx?ArticleID=39538
http://electronicintifada.net/content/israels-blood-diamonds/8754
http://electronicintifada.net/content/diamond-industrys-double-standard-israel/10102
http://dl.dropbox.com/u/8654956/Israeli%20diamond%20exports%202005-2010.jpg
https://www.facebook.com/Israelblooddiamonds
Sul meeting del WDC:
http://meeting2012.worlddiamondcouncil.org/
Fonte: forumpalestina
I progressi tecnologici in Israele sono strabilianti e tutto questo progresso scientifico e tecnologico e strabiliante. Ci forniscono tante tecnologie all'avanguardia e di questo io gli sono molto grato.
Sa sig. Raniero, io non odio i palestinesi e non mi sfiora minimamente il pensiero di odiarli. Provo, invece, disprezzo per l'odio che provano nei confronti di Israele e degli ebrei che non esiterebbero a vederli nuovamente bruciare ad Auschwitz. Questo sì che mi fa male e lo tollero in nessun modo. Ma io provo ancor più disprezzo per le persone che incitano i palestinesi a odiare gli ebrei prestando la libertà occidentale quale megafono di odio e delegittimazione nei confronti di Israele. Palestina non è terra occupata da Israele bensì occupata dai suoi stessi governanti. E voi non avete il coraggio di criticare l'establishment palestinese. Essere al fianco dei terroristi non rende onore a nessuno: vergogna, questo sì.
Quindi prima di difendere i diritti dei palestinesi, dovreste difendere i diritti di quei popoli che sono davvero oppressi e che vivono nel terrore e nella schiavitù e difendere i cristiani per mano dei musulmani stanno subendo tante angherie e repressione. A Gaza come in Cisgiordania non vivono nella miseria. Con le nostre tasse vivono meglio di te e me messi insieme. I nostri soldi li usano per fabbricare i missili Qassam e non di certo per costruire una vita come si deve. Israele fornisce di energia elettrica Gaza quando l'Egitto interrompe la fornitura di energia elettrica, quindi questi cattivi sionisti non sono poi così cattivi come li dipingete voi con le vostre boycott-questo-e-quello-tanto-per-passare-il-tempo a gogo.
Almeno un po' di onestà intellettuale, perbacco. non vi si chiede troppo.
Lunga vita a Israele!
Ma andiamo per ordine. Il sig Raniero, ci parla di assenza alle adunate e ai cortei a favore del popolo palestinese,martoriato,secondo lui da un paese guerrafondaio e sanguinario come lui descrive lo Stato di Israele.Vorrei ricordare a questo signore,che da 45 anni Israele tenta, da sola,di trovare una qualche soluzione al problema palestinese,avendo ricevuto fin'ora in cambio solo,odio, terrorismo, morte,voltafaccia spudorati e ben pagati dalle potenze pertrolifere dell'area mediorientale.
Gaza fu abbandonata dalle forze di Zaal e dai coloni,trascinati via per i capelli, per ottenere in cambio la possibilità del sogno di una coesistenza pacifica, o comunque per creare i presupposti di un dialogo che, a questo avrebbe dovuto portare. Sappiamo che non andò cosi'. Sharon ed il suo Governo di allora,si assunsero la responsabilità di quell 'avvilente flop politico. Da allora le rampe di lancio dei missili di Hamas hanno bisogno di una minor gittata per colpire quotidianamente, decine di volte al giorno, le città israeliane di Sderot e Ashdot...brutto epilogo per chi viene considerato, da gente come voi occupante e guerrafondaio. Nonstante questo,a Gaza sono entrati centinaia e centinaia di convogli,provenienti da Israele e pagati dai propri cittadini, anche questi quotidianamente, ma carichi di derrate di qualsiasi tipo;dal cibo ai farmaci,agli attrezzi per l'agricoltura e la pesca,ai libri scolastici ,giocattoli e quant'altro poteva servire al vivere quotidiano.L'energia elettrica, viene fornita gratuitamente, così come l'acqua indispensabile a vivere. Sembra a Voi, signori di questo fantomatico gruppo di boicottatori, che valga la pena boicottare un Paese che il privilegio morale di agire così, verso chi invece gli spara addosso dalle finestre di casa?? O verso chi viene in casa propria a rapirne i figli- Pensate invece che valga la pena appoggiare gente così cieca, che dall'altra parte, fino ad ora ha saputo esportare solo morte e devasazione?? Gente così sorda a qualsiasi richiamo ad una parola che assomigli vagamente alla parola Pace?? Boicottate pure,organizzate pure tutte le marce e le adunate che volete, ma senza ergervi, per favore, a paladini della giustizia.Dov'era lei sig.Raniero, dov'era il suo fantomatico gruppo di boicottatori,quando in Iran si impiccavano i Guy e si reprimeva con le armi una pacifica rivolta che pretendeva solo di ottenere Democrazia?? Dov'è Lei mentre in Darfur si compie un genocidio che ha fatto fin'ora un milione di morti,e due milioni di sfollati?? E dove si nasconde Lei quando sotto i suoi occhi ancora oggi in Siria, il regime di un tiranno si sta rendendo artefice di una mattanza di propri cittadini.Cominci allora a boicottare anche i tappeti ed i pistacchi dell'Iran o i dolci e le spezie siriane e, perchè no, anche la sabbia del deserto del Sudan.
Israele non produce diamanti per sua norma, ma li lavora e li trasforma, o vorrebbe forse boicottare anche l'Italia,perchè i nostri dolci e rossi pomodori,che allietano anche la sua tavola, vengono raccolti da schiavi neri sfruttati e mal pagati?? Davanti ad una tonda e succulenta pizza napoletana, sono sicuro che i suoi scrupoli da boicottatore da salotto,svaniscano, così come l'ultima briciola. Stia bene!!
semi è permesso controbattere alle considerazioni del signor Raniero :
Non entro nel merito delle argomentazioni (sicuramente non per mancanza di elementi) : dico solo che quando il sig Raniero si attiverà nei confronti dei massacri perpetrati da Assad (è triste fare questo tipo di contabilità ma non vi è alcun dubbio che abbiano massacrato più Musulmani più Assad padre e figlio che non tutte le vittime del conflitto Arabo Israeliano) , nei confronti del massacro dei Copti in Egitto, dei Cristiani in Sudan ecc ecc. , allora potrà affermare con onestà intellettuale di non essere anti Ebreo.
Altrimenti è triste constatare che è visceralmente solamente un anti-Israeliano ed essendo Israele uno Stato Ebraico , antisemita come tanti famigerati personaggi della Storia.
Cordiali saluti
Franco Cohen
* Stamattina l'artiglieria israeliana ha colpito la Striscia di Gaza a nord nella zona di Beit e a est di Gaza City: 7 i palestinesi feriti, 2 gravemente, gli altri 5 in maniera più lieve. Per la maggior parte si tratta di contadini.
*Seven people were injured on Thursday when Israeli forces fired artillery rounds at Beit Lahiya, north Gaza, and east of Gaza City. Two people were seriously wounded and five moderately injured. Most of the victims were farmers, Gaza medical spokesman Abu Salmiya said.
QUESTA MATTINA GAZA SOTTO ATACCO / suo mattino GAZA UNDER ATTACK * Stamattina l'artiglieria israeliana ha colpito la Striscia di Gaza a nord nella zona di Beit e a est di Gaza City: 7 ho palestinesi Monza, 2 gravemente, gli altri 5 nella maniera più lieve. Per la maggior parte si trata di contadini.
* Sette persone sono rimaste ferite di giovedì, quando le forze israeliane sparato colpi d'artiglieria a Beit Lahiya, Nord Gaza e a est della città di Gaza. Due persone sono stati gravemente feriti e cinque feriti moderatamente. La maggior parte delle vittime erano agricoltori, portavoce medico Gaza Abu Salmiya ha detto. (Tradotto da Bing)
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Quanto afferma più di qualcuno in questo forum, mi ha fatto ritornare in mente quella favola.
I diamanti insanguinati, da chi mi chiedo??,sono per i nostri nobili boicottatori di questo forum,l'equivalente dell'acqua del fiume di cui sopra. Si vuol spudoratamente far ricadere quindi su Israele,in questo caso,l'agnello sacrificale,tutte le nefandezze del mondo.
L'Africa è di per sè una gran meretrice,nella sua lusureggiante alcova ha copulato con tutto l'Occidente e ora anche molta parte del'Oriente.Sanguinari capi settari ne hanno svenduto le parti migliori al miglior offerente, senza creare garnde scandalo e senza che nessun boicottatore si sia mai levato in sua difesa. Le foreste africne ed il loro legno, sono insanguinati quanto il suo manganese,quanto il suo rame,quano il suo oro ed il suo argento.
Ma ci si guarda bene però dal condannare chi di questo paradiso terrestre ne ha fatto e ne fa ancora quotidanamente scempio, per arricchirsi e arricchire i fabbricatori di morte di turno.
Molto meglio e più semplice condannare l'unico, demone vero della terra,l'affamatore di popoli,l'usurpatore,la quintessenza del male,così come vi piace descrivere Israele peri vostri sporchi interessi.
La Borsa dei diamanti di Anversa è storicamente in centro più importante al mondo per i diamanti, perchè non fare allora anche astinenza di cioccolata belga??
E se proprio vi piace parlare di mani insanguinate, perchè non organizzate una bella flottiglia direzione Gaza, per domadare a Hamas chi ha e perchè, sgozzato il povero Vittorio Arrigoni??
Chi sa se vi lascerebbero il tempo di formulare la domanda prima di favi fare la stessa fine...
Riflettete e ragionate su chi è e dove sta il vero male, ma non lo fate con calma,potreste avere la responsabilità di un altro agnello sacrificale. Mentre voi ci pensate su, io vado intanto ad accogliere e salutare un figlio di Israele di vent'anni,di nome Ghilad Shalit,che oggi onora della sua presenza la città di Roma che lo ha eletto suo cittadino onorario.
Non veniteci a raccontare la solita storiella: "io non sono antisemita, ma solo antiisraeliano (o antisionista)" magari con l'aggiunta "ho tanti amici Ebrei".
Ebbene, a parte il fatto che essere anti-un qualunque Stato equivale ad essere contro il suo popolo (mi sarei incazzato non poco se, ai tempi dei governi Berlusconi, qualche straniero si fosse detto "antiitaliano"), ciò che non capite e, probabilmente, non capirete mai, è che essere antiisraeliani o antisionisti equivale ad essere antisemiti giacchè Eretz Israel (la Terra di Israele) è al centro di tutto il pensiero, sia laico che religioso, degli Ebrei.
Altra singolarità sta nel fatto che tra tanti Stati mediorientali in cui si violano i diritti umani, guarda caso è sempre e solo Israele sul banco degli imputati. Come lo definireste questo accanimento?
Infine, si contesta ad Israele il fatto di rivendicare il proprio carattere nazionale ebraico, come accade per ogni Stato al mondo. E, contemporaneamente si afferma che i Palestinesi hanno diritto ad uno Stato che sarebbe sicuramente arabo musulmano e, come dichiarato più volte dallo stesso Abu Mazen, judenrein.
Tale faziosità ha un solo nome: antisemitsmo!
Nonostante tutto però Israele fornisce energia elettrica (o il carburante per produrla) e aiuti alla Striscia di Gaza, unico caso al mondo in cui uno Stato considerato nemico assiste chi lo considera tale. Negli ultimi mesi, quando a causa di una lite tra Fatah e Hamas il carburante per la centrale di Gaza non è arrivato a destinazione, Israele ha deviato parte della sua produzione (il 4,5%) su Gaza anche se i pacifinti si guardano bene dal dirlo. Beh, lasciatemi dire che tutto questo è assolutamente illogico
La Striscia di Gaza è governata di fatto da Hamas, un gruppo terrorista che ha come obbiettivo (per statuto) la distruzione di Israele. Da quando ha preso il potere Hamas tiene sotto ostaggio circa 1,5 milioni di arabi residenti nella Striscia. Quelle persone con Israele non c?entrano niente, anzi, considerano lo Stato Ebraico un nemico da distruggere alla pari di coloro che governano Gaza. Allora, se questi ?signori? considerano Israele un nemico, perché Israele fornisce loro aiuti umanitari, carburante per la centrale elettrica e quella l?energia che la stessa (e unica) centrale non riesce a produrre? Perché fornisce i desalinatori per rendere potabile l?acqua del mare? Perché fornisce assistenza medica a coloro che a causa di gravi malattie non possono essere curati a Gaza? Si fa questo per un nemico? Non credo proprio anche perché, a parti invertite, gli arabi non lo farebbero mai.
MA qualche domanda noo? qualche dubbio?
http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/16/Arrigoni_vittima_dimenticata_processo_farsa_co_9_120316007.shtml
Invito gli accusatori di Eretz a provare un soggiorno di circa 1 anno...dovrebbe essere sufficiente, in qualche Paese islamico e magari cercare di svolgere una qualsiasi iniziativa politica o sociale non in linea col governo locale
l governo locale e poi fare un esperimento analogo in ISRAELE per vedete la differenza
il controllo che Hamas ha su Gaza ed i suoi abitanti, il pregiudizio e l'opinione da sempre contro Israele dei membri di Amnesty International (basta vedere chi sono i suoi membri) dovrebbero già averla messa in una situazione di alto sospetto. Lei noti,per favore, la grande distinzione tra i resoconti e le investigazioni fatte da Israele e quelle di Hamas e Human Rights Watch in ogni conflitto. Lei noti cara signora il motivo dei conflitti. E gli avvertimenti che Israele da precedentemente ai suoi attacchi DI DIFESA. In precedenza. Mi dica cara signora, chi ha mai fatto tutto ciò? Avvertire in precedenza cosicchè i cittadini possono proteggersi, invece sono usati come scudi umani dai loro stessi connazionali. Che cosa desidera lei che Israele faccia? Che non si difenda? Ma lei sa confrontare le notizie o crede solo a Hamas e a Hezbollah e Al Qaeda, ai militanti musulmani, il cui unico scopo è eliminare Israele e i suoi figli? Lei cara signora sbaglia anche nel credere, che solo avendo figli, si possa avere compassione o dolore. Se ciò vero, visto che molti hanno figli, saremmo circondati di amore e protezione. Ho conosciuto tante mamme che mi fanno orrore. E spero che lei cara signora pur avendo ancora due figli possa insegnare ai suoi figli qual'è il vero amore...Non si faccia influenzare da fotografie false...legga la storia cara signora...si informi bene prima di scrivere frasi che se non avessi la certezza che lei ha bestemmiato, mi farebbero morire da ridere, dite così voi in Italia. Vada a vivere in Israele prima di dire certe cose. Se a Gaza non ci sono ospedali, la colpa indovini di chi è...dei pacifisti? dei pacifinti? Si chieda dove sono finiti i soldi (tanti, tantissimi) degli aiuti umanitari ai palestinesi. Quanto ai 750.000 profughi poveri palestinesi da Israele, sappia che io sono una degli 856.000 profughi ebrei arabi scacciati, violentati e derubati di tutto dai paesi arabi. Ecco perchè ora vivo in un paese vicino a San Francisco, in California e spero di aver espresso bene in italiano il mio pensiero.
Stella Rubin
Non mi pare proprio che Idi Amin Dada sia stato tanto amico di Israele. Nel 1972 troncò le relazioni diplomatiche con Israele e dichiarò Hitler ha fatto bene a uccidere 6.000.000 di ebre e fece stretta alleanza con Ghedaffi, Russia e Olp e nel 1976 gli israeliani si ripresero il loro aereo...per farla breve. Mi pare che l'altro fosse appoggiato da Cuba, dagli Usa e da Cesausescu che fece anche molte donazioni. Non sono di certo gli inediamenti a bloccare le trattative di pace, perchè nessuna trattativa è stata condotta o portata a termine nel periodo in cui gli insediamenti sono stati sospesi. Poi sa la storia ha molte sfacettature, c'è anche chi dice che i partigiani non sono mai stati partigiani....
Ho letto il messaggio da Lei inviato a Paola Farina (come ho letto altri messaggi dei pro-palestinesi e credo di capire perché Paola vada a cercarsi fuori città le sue amicizie, ma soprattutto non comprendo la pazienza che ha in questa circostanza, perché Paola è nota per la sua pazienza limitata?) e ho deciso di risponderLe per cercare di equilibrare i fatti.
Sono un ex profugo della Libia che per la sola ragione di essere ebreo in un giorno da cittadino (senza diritti) mi sono trovato a fuggire dalla casa in cui la mia famiglia aveva vissuto per generazioni avendo una folla disumana deciso di incendiarla con noi dentro. Certamente per Lei questo è un fatto sporadico ma purtroppo è avvenuto a tutta la nostra comunità. Avevo 26 anni ed ero con mia madre e un amico.
E adesso parliamo dei palestinesi.
Io ho aiutato i palestinesi più volte e se cerca nel web, troverà articoli su questo soggetto. Li ho aiutati perché ho deciso di dimenticare il passato e noi ebrei sappiamo bene che la sofferenza di chiunque esso sia deve essere evitata.
Purtroppo sono i bimbi a pagare per gli errori dei padri! Circa due anni fa' ho inviato un'altra fornitura di medicinali a spese mie all'ospedale pediatrico di Betlemme operato e diretto dai cattolici cristiani.
Lei non può immaginarsi la reazione avuta dai palestinesi musulmani per aver aiutato i loro 'fratelli'!mi chiesero di non farlo. Quei medicinali che ho poi inviato anche sotto l'auspicio del Vaticano, Israele e la comunità ebraica mi auguro abbiano aiutato a salvare la vita di almeno un cristiano. Uno dei pochi restati a Betlemme. Mi auguro che Lei si ricordi del disgustoso atto di TERRORISTI contro i loro fratelli cristiani urinando e usando un posto sacro come la chiesa di Gerusalemme come gabinetto per lo sfregio.
Si ricorda la guerra del Libano? Che cosa avrebbe fatto come padre se hezbollah avesse montato lancia missili sul tetto di casa sua e da lì ucciso bambini e civili ebrei? Che cosa avrebbe fatto se fosse stata la madre di un soldato israeliano ucciso in combattimento porta a porta, perché Israele aveva adottato la strategia di non bombardare con i lancia missili per non uccidere civili? E se avessero usato i suoi figli come scudi umani? Forse Lei non ricorda che Israele aveva restituito ai palestinesi Gaza con la promessa che fosse ricostruita per dare una possibilità' alla povera popolazione di un futuro migliore. Lo stesso nel Libano del sud.
L'atto israeliano all'inizio aveva dato speranze. Gli israeliani andavano a Gerico a lasciare soldi al casinò. I soldi lasciati invece di usarli per ricostruire sono stati usati per comprare missili.
Gli stessi missili che giornalmente sono stati inviati contro la popolazione inerme di Sderoth e altre città' confinanti Paola è stata a Sderoth? (anche sotto tiro dei missili, si faccia raccontare?). Io ho visitato le città, dove i bambini stavano rintanati nei rifugi ad aspettare un'altro missile. Non ai militari ma a bambini. Non le nascondo che a quel punto ho deciso di aiutare a rendere i rifugi più accettabili, anche i bambini ebrei hanno bisogno di sogni e colori.
Dove sono nascosti i vari miliardari palestinesi in giro per il mondo? Perché non aiutano i loro concittadini?
Mia cara Sig.ra, io sono stato un profugo ma non ho accettato di vivere in un campo di profughi. ho cercato, come molti altri, di ricostruirmi una vita.
Le vere vittime sono i profughi che vivono nei vari campi in Palestina e Libano che sono stati usati dai vari paesi arabi e dai leader (così chiamati) per utilizzare le donazioni ricevute da tutto il mondo per il loro uso personale. E' di questi giorni lo scandalo in Palestina sulla corruzione e ammanchi di milioni di dollari. Nel mio lavoro ho visitato paesi arabi, dove i palestinesi sono emarginati e considerati cittadini di terza classe (minimo).
E torniamo ai bambini che sono cari a noi tutti, siano essi palestinesi, ebrei, cristiani o buddisti.
Devono smetterla di insegnarli l'odio com?è fatto in scuole mussulmane (non tutte chiaramente). In queste scuole istigano i bimbi a diventare martiri e uccidere invece di studiare come costruirsi un futuro per loro e il loro paese. Un caso è accaduto circa mese fa in Canada in una scuola islamica. Il preside e anche degli insegnanti (vergogna) saranno processati per incitamento all'odio. Il loro dovere è di insegnare ai loro giovani studenti che le pietre invece di lanciarle per uccidere civili israeliani (è successo anche questo) siano usate per costruire.
La vorrei assicurare che fino ad oggi da Israele arrivano a Gaza tutti i prodotti (non armi...) di cui abbisognano inclusa l'elettricità'. Nello stesso momento che un convoglio da Israele va a Gaza, per ringraziamento Israele riceve 10 missili.
Sono d'accordo che la sofferenza di una madre di perdere un figlio è una tragedia immensa e mi spiace per ciò che accaduto a Lei. Cosa ne pensa di questi bambini martiri che si fanno saltare e vanno a morire credendo che sia un gioco?
Dal lontano Canada cerco di essere attivo a promuovere aiuti e le mie iniziative umanitarie sono state riconosciute dal governo italiano americano, inglese, canadese ed altri.
Sulle bombe al fosforo, se fosse veramente avvenuto, mi rattristerebbe ma unica consolazione che nella democratica Israele se il fatto fosse appurato sarebbe certamente considerato da un tribunale.
Dovrà ammettere che la democrazia israeliana fa sì che tutto ciò di cui l'esercito è accusato è investigato pienamente. Ha Lei mai sentito di qualcuno condannato da Hamas per aver ucciso un israeliano? Mi auguro che un giorno succederà. Mi auguro che anche se rapito (come Gilad Shalit) un soldato israeliano possa contare sul rispetto dovuto e che Hamas rispetti le varie convenzioni e usi un approccio umanitario.
Potrei continuare a scrivere. Probabilmente non l'ho convinta ma Le chiedo solo d essere più obiettiva.
Saluti
Walter Arbib
Educate yourself....and I will not write to you anymore.
I refuse to talk with non educated. Specially non educated women.
I militanti musulmani adorano le donne....
http://www.youtube.com/watch?v=O2wvqDfitLY&feature=email
MAI avrò bisogno di farmi pagare qualcosa dai massoni mai accetterò un viaggio da chi è amico di Berlusconi e che ha elogiato il tale per come si è comportato con il terremoto in Abruzzo! fanno bene i palestinesi a non accettare questi aiuti. Meglio la morte in certi casi....
PERCHE' TANTO FURORE CONTRO CHI SOSTIENE LA CAUSA DEL POPOLO PALESTINESE NON SI ERA MAI MANIFESTATA. CAPISCO CHE CHI TOCCA ISRAELE E COME TOCCASSE I FILI DELL'ALTA TENSIONE MA QUESTO ACCANIMENTO DIMOSTRA CHE I FILO ISRAELIANI CHE SCRIVONO IN QUESTO BLOG HANNO I NERVI SCOPERTI E UN PO' LA CODA DI PAGLIA IN QUANTO PARLANO DEGLI ALTRI, DEI PALESTINESI E NON DELLA POLITICA ISRAELIANA E DELLE RESPONSABILITA' DI QUESTA..
CHE ISRAELE OPPRIMA IL POPOLO PALESTINESE LO DICONO TUTTE LE RISOLUZIONI ONU OLTRE CHE LA STORIA.
CHE ISRAELE NON TOLLERI I PROPRI DISSIDENTI INTERNI LO DIMOSTRANO LE CENTINAIA DI GIOVANI ARRESTATI PERCHE' NON VOGLIONO FARE I MASSACRATORI DEI PALESTINESI.
CHE QUESTO CONFLITTO MAI RISOLTO SIA CAUSA DELLE "CRISI MEDIORIENTALI2 LO DICONO I FATTI DI TUTTI QUESTI ANNI.
CHE GLI ISRAELIANI AL PARI DEI PALESTINESI ABBIANO DIRITTO AD UNA TERRA SIAMO D'ACCORDO TUTTI. E TUTTI DEVONO AVERE PARI DIGNITA' E RISPETTO.
OGNUNO DI NOI INTANTO CONTINUERA' A SOSTENERE LA PROPRIA PARTE IN CONFLITTO CONTRO L'ALTRA PERCHE' QUESTA E' LA REALTA' OGGI.
di solito i nervi scoperti li ha chi usa il carattere maiuscolo per scrivere. Lei giustamene si chiede perchè tanto furore ... contro il popolo palestinese...semplice non si è trattato di furore, ma di confronto.Mi sono stancata del silenzio ed ho fatto sentire anche le voci degli altri...in una città sbiadita come Vicenza...dove di sicuro non c'è cultura del medio oriente,finora voi avete portato avanti le vostre opinioni comodamente, senza contrasti. Non confonda le code di paglia con le esperienze personali...è una caduta di stile...Ho sempre sostenuto che le colpe vanno divise a metà, io ed altri abbiamo esposto i nostri punti di vista, chi ha pagato un prezzo più alto è stato più incisivo e più cruento, sopratutto chi è profugo dai paesi arabi e sono molti, quindi non parlano degli altri, ma del loro vissuto, ma che non si voglia riconoscere che ci sono state anche tante vittime israeliane mi pare un'assurdità. Che si voglia negare la storicità è allucinante e la storia è lunga sino a maggio 2012...Possiamo scrivere per giorni e ognuno resterà della propria opinione, su questo convengo con lei, ma non c'è alcuna possibilità di dialogo con chi nega l'evidenza e la signora Antonella su questo ne è maestra, guardi, darle ragione non mi costa nulla...la signora Antonella ha ragione... Una cosa è certa se mai un giorno il popolo palestinese ed il popolo ebraico arriveranno a una pace duratura non sarà di certo per le manifestazioni da lei proposte o per la passione da me profusa. Credo di avere il diritto di difendere le mie radici, io non difendo una causa astratta, difendo il mio sangue ed i miei amici ebrei difendono il loro sangue, i comuni amici di religioni diverse difendono la loro opinione, come voi difendete la vostra, noi difendiamo la nostra. Credo di avere il diritto di difendere Israele dalla disinformazione. Difendo da combattente, quando lei forse sui faceva le vasche in corso...io avevo già un lutto dentro quel piccolo muscolo, grande quanto il palmo di una mano che si chiama cuore...non parlo osservatore o da opinionista, conosco il territorio, conosco la gente ed i difetti di entrambi...di sicuro ho un vantaggio...ho il vissuto e la sofferenza impressi sulla mia pelle, mentre voi vi arrogate, giustamente, di una sofferenza mediatica (che è ben diversa da quella vissuta) e detto questo, riconfermando l'impossibilità di un interscambio ragionevole non mi resta che dirvi "avete ragione" e pregare i miei Amici di abbandonare, se lo vorranno questo blog...tanto loro sanno dove trovarmi e darmi sostegno ugualmente. Un'ultima cosa, se però vuole darmi la lista delle "centinaia" di giovani israeliani arrestati...mi fa un piacere...farò in modo che Walter, che è molto generoso,mandi a loro sostegno...Grazie
Niente di più facile che accusare Israele di tutti i mali del mondo. E` di moda essere antisemiti, è molto "IN" .
Poveri bambini Palestinesi attaccati dai brutali coloni quando vanno a scuola!
I Musulmani sono così abituati a mentire come il loro libro grondante di sangue consiglia e permette a loro, che la cosa viene loro naturale. Dichiarare la verità è per loro una cosa contro natura.
Noi non sgozziamo neonate di 2 mesi con quasi tutta la famiglia come hanno fatto questi gentiluomini con la famiglia Foghel quando si sono intrufolati a casa loro. Solo la figlia e` sopravvissuta perché non era a casa.
E non andiamo ad assassinare studenti delle Yeshivot come hanno fatto a Gerusalemme.
E non linciamo i loro prigionieri per poi sventrarli e passeggiare per le vie della città mangiucchiando in segno di vittoria le loro interiora.
E non accludo la foto solo per risparmiarvi la nausea!
Dal giorno dell?accordo di "pace" di Oslo sono morti 1700 Ebrei, morti in attentati, bombe in autobus, accoltellamenti ecc....
Riguardo le bombe al fosforo:
L`esercito di difesa Israeliano ha ammesso di avere usato queste bombe in aree aperte e non abitate,per contrassegnare obiettivi e per fare scoppiare mine sparse nelle vicinanze di Gaza. Tutto ciò conformemente alle leggi di diritto internazionale.
La signora Zarantonello ci deve spiegare perché ha riempito la sua bocca di acqua, e non ha scritto nulla, quando sulle nostre città del Sud piovevano i razzi "Kassam", seminando terrore nei cuori dei nostri piccini.
Che voleva? Che rimanessimo zitti a incassare razzi?? Vorrei vedere cosa avrebbe fatto e scritto lei se i razzi fossero caduti nelle vicinanze di casa sua.
Yalla!! Sono stufo di questi maledetti vermiciattoli antisemiti appoggiati dai loro alleati traditori Ebrei di sinistra, a loro volta appoggiati da Paesi che vogliono il nostro male. Che vadano tutti all`inferno!
Meir El Saiegh (Israele)
diAdriano Sofri (la Repubblica, 04.01.2009)
C?è una domanda cui bisogna rispondere. Sembra una domanda facile, e il
guaio è là. Che il numero dei morti palestinesi per l?offensiva israeliana a
Gaza sia così alto, e cresca ancora, è un segno di vittoria di Israele, o di
sconfitta, o di che cosa? E una sottodomanda, in apparenza ancora più
facile: che i morti palestinesi siano tantissimi, e quelli israeliani
pochissimi, è una vittoria o una sconfitta di Israele? Leggo che il generale
Yoav Galant, comandante della regione sud, ha dato la sua risposta secca ad
ambedue le domande, illustrando il proposito dell?offensiva: "Ributtare
indietro di decenni la striscia di Gaza in termini di capacità militare,
facendo il massimo di vittime presso il nemico e il minimo fra le forze
armate israeliane". Il massimo dei loro, il minimo dei nostri. Noi, i
generali, le donne e i bambini, e loro, i bambini, le donne e gli sceicchi.
Ah, come sono difficili le domande facili!
Si tratta del capriccio con cui il libero mercato fissa il pregio delle
diverse vite umane. Avete visto a che ritmo vertiginoso è cresciuto da noi
l?impiego del termine: Bioetica. L?impiego, e gli impiegati. La bioetica ha
a che fare coi progressi spettacolosi della medicina, della biologia,
dell?ingegneria genetica, gli inseguimenti trafelati della filosofia e del
diritto, e le supervisioni delle chiese. Una sua esemplare dichiarazione è
che "la vita umana è sacra e va difesa dal concepimento alla morte". La cito
non per ridiscuterla qui, ma per osservare che la nostra fresca sensibilità
bioetica si concede il lusso di concentrarsi sui due poli, il concepimento,
o almeno la nascita, e la morte, il capo e la coda, riservando un?attenzione
minore a quello che sta fra l?inizio e la fine, cioè alla vita nella sua
durata, che poi è la vita.
Così, benché le innovazioni che la scienza introduce e la filosofia insegue
col fiato corto e la religione rilega in pergamena, valgano per tutte le
disgrazie che investono l?intermezzo fra nascita e morte - la fame, le
malattie, le guerre - ce ne commuoviamo meno. La nostra guerra (di
religione) sulla trovata secondo cui la vita è così sacra da essere
"indisponibile" alla stessa singola persona vivente sta ai luoghi in cui la
vita viene mietuta all´ingrosso, come i nostri botti di Capodanno, adorati
da tutti tranne i cani i bambini e chi ha conosciuto una sola notte di
guerra, stanno ai bombardamenti su Gaza. Così vicino, oltretutto - due
sponde dirimpettaie- che si potevano sentire reciprocamente, e raddoppiare
l?allegria degli uni e lo spavento degli altri.
Io resto affezionato a Israele come a quella che potrebbe essere, "per un
pelo", la miglior madrepatria di un cittadino della terra di oggi, così come
lo sarebbe stata l?Atene del V secolo - per un pelo, la questione degli
schiavi. Siccome voglio così bene a Israele, e ne taccio da un bel po? di
tempo, dirò come si è andato incupendo il mio stato d?animo settimana per
settimana. Ogni settimana, la rivista "Internazionale" pubblica una
rubrichetta di poche righe, intitolata "Israeliani e palestinesi", che
aggiorna il numero dei morti dell?una e dell?altra parte a partire dalla
seconda Intifada, cioè dal settembre del 2000.
Piano piano, ma inesorabilmente, la sproporzione è cresciuta, e se i morti
israeliani erano sempre stati meno numerosi, a un certo punto arrivarono a
essere solo la metà di quelli palestinesi, e già questo provocava un
turbamento complicato; poi il divario ha continuato ad accrescersi, finché
all?inizio di dicembre, ben prima dell?attacco a Gaza che fa impennare le
cifre, il totale dei morti palestinesi superava di più di cinque volte
quello dei morti israeliani (5.301 a 1.082). Complicato, il turbamento:
perché si è involontariamente indotti, come di fronte a ogni sproporzione
eccessiva, a desiderare che la forbice si riduca, ciò che può avvenire
riducendo le morti degli uni o moltiplicando quelle degli altri...
Descrivo qualcosa che assomiglia più a un riflesso condizionato che a un
pensiero. Del resto il mondo, benché secondo molti e benevoli suoi
passeggeri continui a progredire, è platealmente pieno di smisuratezze, a
cominciare dalla differenza fra ricchi e poveri, e fra vite medie che si
allungano spettacolosamente e vite medie dimezzate.
La popolazione ottuagenaria e passa dell´Europa potrebbe protestare di non
avere colpa nella popolazione sì e no quarantenne dello Zimbabwe: ma non
sarebbe del tutto vero. E non è vero, certo non del tutto, che gli
israeliani non c?entrino con la mortalità di guerra cinque volte superiore
dei loro vicini. La sproporzione si riproduce e si moltiplica in una
quantità di circostanze. Negli scambi di prigionieri, che Israele rilascia a
centinaia in cambio di uno o due propri, o anche di due salme, com?è appena
successo con gli hezbollah libanesi. Israele ha pressappoco undicimila
prigionieri palestinesi, la Palestina, cioè Hamas, uno solo, il povero Gilad
Shalit.
Negli ultimi otto anni, se non sbaglio, dalla striscia di Gaza sono stati
lanciati sulle città del sud di Israele migliaia di razzi sempre più
micidiali (l?ultimo ha colpito una scuola per fortuna evacuata di Beersheva,
aveva dunque una gittata di 40 km) facendo in tutto 18 morti. L?offensiva
aerea su Gaza ne ha fatti oltre 400 in pochi giorni, contro 4 dalla parte
israeliana: in ragione di più di 100 a uno. E? vero che il conto dei morti
non dice tutto. Ad Ashkelon, Sderot, Ashdod, Gan Yavne, è un decimo della
popolazione di Israele a vivere sotto la minaccia quotidiana dei missili.
Tuttavia quel complicato turbamento resta, e anzi si fa sempre più pungente.
Dunque, la domanda: più morti palestinesi facciamo, più vinciamo? E la
sottodomanda: più forte è la differenza fra "il massimo dei morti loro" e
"il minimo dei morti nostri", più vinciamo?
C?è un argomento forte in favore di Israele. Israele fa tesoro della vita
dei suoi figli. Guarda con orrore il fanatismo islamista che addestra i
figli al suicidio assassino, e si inebria del loro "martirio". E? appena
successo un episodio esemplare e agghiacciante. Nizar Rayan, sceicco
invasato, già mandante di un figlio kamikaze e reclutatore per amore o per
forza di scudi umani, nemico feroce di Israele come di Fatah, bersaglio
prelibato della caccia israeliana, si trovava in un edificio al quale è
arrivata la telefonata di avvertimento dello Shin Bet: sarebbe stato
bombardato di lì a poco. Rayan "non è scappato", dicono i suoi. Ha voluto
morire da martire, e si è tenuto stretti qualcuno dei dodici figli, qualcuna
delle quattro mogli: proprietà sue, vite consacrate non alla vita, ma alla
morte. Ma gli invasati, o i farabutti, non rendono un popolo correo del loro
fanatismo: nemmeno quella metà del popolo che li ha votati in un?elezione.
Tanto meno i bambini, e le sorelle e i fratelli ammazzati insieme dalle
incursioni, com?è inevitabile in uno zoo così fitto di umani e così
prolifico. Ci sono madri che non trionfano per la morte da shahid delle loro
creature, e invece rinfacciano al cielo e alla terra la doppia misura. La
madre delle cinque sorelline di Jabaliya ammazzate: "Se venisse ucciso anche
un solo bambino israeliano, il mondo intero si indignerebbe... Ma il sangue
dei nostri bambini non conta niente per il mondo". Non importa nemmeno da
che parte sia venuta la strage, come per le due sorelline di Beit Lahya,
ammazzate dal razzo kassam di Hamas, "per errore". Dice quel padre: "Non s?è
scusato nessuno. Siamo poveri".
La bioetica, dunque. Se davvero un?azione militare mirasse al "massimo di
vittime nel nemico", l?ideale sarebbe lo sterminio. Se la confermasse, il
generale che ha pronunciato una frase del genere andrebbe messo ai ferri. Ma
resterebbero sempre gli altri. Quelli - quasi tutti, fra le autorità, e a
gara di sondaggi e di voti- che dicono amaramente: "E? la guerra. La guerra
esige le vittime civili. Noi facciamo di tutto per ridurne il numero". Non è
un buon argomento, non più. Non è "la guerra". E? qualcosa di più, per il
soffocante odio di vicinato, e di meno, per la sproporzione delle forze. Di
quella sproporzione (provvisoria, peraltro, con l?Iran che incombe) Israele
non dovrebbe avvalersi per proclamare preziose le vite dei bambini
palestinesi come quelle dei proprii, e agire di conseguenza? Utopia? Certo,
bravi, continuiamo così. Se l?utopia troverà mai un luogo, sarà in quel
pezzetto di terra in cui il Dio di tutti gli eserciti ha deciso da sempre
(dalla strage degli innocenti, che nessun angelo avvertì, sospira Massimo
Toschi) di togliere il senno alle sue creature. Continuiamo così. Il sangue
dei martiri è il seme della cristianità ? diceva Tertulliano. Il sangue dei
martiri, anche di quelli equivoci e abusivi, è seme di qualunque pianta. Si
vuole cancellare Hamas? Sarebbe bello.
Ma i bambini e i ragazzi di Gaza che sopravviveranno ai bombardamenti aerei
(l?esperienza più paurosa) non avranno un futuro ragionevole e gandhiano.
L?ammasso di profughi e figli e nipoti di profughi che è Gaza ha un?età
media, ho letto, di 17 anni. Quanto al resto del mondo, dei razzi su
Ashkelon ha sentito sì e no parlare. Ma le immagini di questi giorni le ha
viste. Israele sembra aver smesso da tempo di badare all?opinione del mondo.
E? vero che il mondo, quando gli ebrei erano al macello, applaudì o guardò
dall?altra parte. Appunto. Tzipi Livni si è industriata di spiegare al mondo
le sue buone ragioni, poi è bastata una frase ?"A Gaza non c?è una crisi
umanitaria"- per cancellarne ogni effetto.
Mi dispiace delle parole rassegnate di Yehoshua: "Non avevamo altra scelta".
Non è possibile che Israele, cioè gli israeliani, pensino e sentano di "non
avere altra scelta" ? dunque di non avere scelta. Ce l?hanno, sanno anche
qual è: tutti, o quasi. Sanno qual è, e vanno da un?altra parte. In cielo e,
tanto peggio, in terra. Nel giorno della strage nella moschea - ci sarà la
battaglia di propagande sul fatto che fosse un deposito di armi, o un
deposito di umani, o le due cose insieme, ma non cambia ? l?ingresso dei
soldati israeliani fa temere che tutta la macabra contabilità della morte
stia per impazzire. Soldati bravi, ben equipaggiati e risoluti ad andare
avanti si troveranno di fronte, oltre a nemici votati alla morte, una gente
disperata ed esasperata, in cui i bambini sono la maggioranza. I carri
armati dovranno decidere che cosa fare quando si troveranno davanti una
folla di bambini. Poi, comunque vada, dovranno chiedersi ancora una volta
come tornare indietro.
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Domenica, 24 Dicembre 2000
Africa, traffici d'armi e diamanti Rapporto dell'Onu accusa un ucraino agli arresti in Italia
L'ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul traffico d'armi e di diamanti lo dipinge come uno degli organizzatori del commercio di morte. Lui, cittadino ucraino con passaporto israeliano e residenza in Liberia, passa il tempo agli arresti domiciliari alle porte di Milano. Leonid Minin, trovato in una stanza dell'albergo Europa di Cinisello Balsamo con quattro prostitute e una ventina di grammi di cocaina, è stato condannato a due anni ma, dietro quel reato (possesso di droga), tutto sommato banale per uno come lui, secondo l'Onu si cela un fomentatore di guerre e guerriglie in Africa, uno speculatore che non esita a vendere armi e a ricevere in cambio diamanti sporchi di sangue. Il rapporto, redatto da ricercatori guidati da Johan Peleman, è preciso. "Minin - spiega Peleman - è un amico del presidente liberiano Charles Taylor, alleato dei ribelli del Ruf ( Revolutionary United Front ), che, in Sierra Leone, controllano i giacimenti di diamanti. Ben noto alle polizie di parecchi paesi europei, non potrebbe entrare nell'area Schengen: invece ha viaggiato spesso, anche in Italia. E' accusato di mafia, riciclaggio di denaro sporco, contrabbando di arte russa, possesso di armi". Oltre al passaporto con il suo vero nome, ne usa altri con vari pseudonimi: Vladimir Polilewsky, Brelav Wulf, Vladimir Popol. Tarchiato, capelli arruffati e aspetto trasandato, non ha l'aria del riccone. Eppure al momento dell'arresto, spiega Africa Confidential , aveva con sé diamanti per un valore superiore al miliardo. Secondo il rapporto di Peleman, un aereo di proprietà della Limad, una delle società di Minin, un BAC-111 è stato utilizzato in diverse occasioni per trasportare armi dal Burkina Faso alla Liberia, Paese per il quale dal 1992 vige un embargo delle Nazioni Unite. L'8 marzo 1999 il jet vola da Ibiza a Robertsville, in Liberia. Il 13 marzo un carico di 68 tonnellate di armi (comprese 715 scatole di pistole e cartucce, 408 di esplosivo, razzi controcarro, missili, granate e lanciagranate) arriva a Ouagadougu, in Burkina Faso, da Burgas, in Bulgaria. Il 16 marzo l'aereo di Minin, giunto il giorno prima dalla Liberia, viene stipato di armi e torna in Liberia. Il rapporto parla di altri carichi d'armi, da Kiev, attraverso Costa d'Avorio e Liberia, finiti al Ruf. Quello, per intenderci, famoso per le atrocità commesse contro la popolazione civile: amputazioni di braccia e gambe, taglio di nasi e orecchie, stupri e omicidi di massa. Secondo l'Onu, Minin non si limita a trafficare in armi. Gestisce un'ingente quantità di denaro di provenienza dubbia, che investe, tra l'altro, nell'industria del legno pregiato attraverso la Exotic and Tropical Timber Enterprise, la Forum Liberia del chiacchierato imprenditore spagnolo Jesus Fernandez Prada, e la Oriental Timber Company, indonesiana. L'ucraino-israel-liberiano è ben conosciuto dalla polizia italiana. Un circostanziato rapporto dello Sco (il servizio centrale della polizia) lo dipinge come "il supremo leader delle attività criminali" organizzate dalla mafia ucraina in Europa e in Italia. La ragnatela del malaffare descritta dal rapporto è inquietante. Tra gli altri vien citato Victor Bout, ex ufficiale del Kgb, che trasferisce armi dagli arsenali ex sovietici all'Angola, al Congo, oltre che alla Liberia e alla Sierra Leone, e il sudafricano Fred Rindel, organizzatore di mercenari. La conclusione che si evince dalla lettura delle 59 pagine è amara: l'embargo dell'Onu sulle armi e sui diamanti insanguinati è rimasto, nei fatti, lettera morta.
Massimo A. Alberizzi