Quotidiano | Categorie: Ambiente, Associazioni

GenX, Greenpeace ribatte a Miteni e Regione: "rendano pubblici i documenti"

Di Note ufficiali Martedi 17 Luglio 2018 alle 14:51 | 0 commenti

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Pochi giorni fa Greenpeace - è riportato in una nota stampa dell'associazione - ha pubblicato “Sette scomode verità su GenX”, approfondimento con cui l’organizzazione ambientalista diffondeva gli elementi in proprio possesso per provare a chiarire meglio alcune questioni legate al GenX e alla contaminazione da questa sostanza, accertata di recente da ARPAV nelle falde acquifere del vicentino e in aree vicine al sito produttivo di Miteni. 

Rilevando con piacere come sia Miteni che la Regione Veneto abbiano prontamente replicato alla pubblicazione del report in questione, Alessandro Giannì, Direttore delle Campagne di Greenpeace Italia, dichiara:

«Ci permettiamo di far notare alla Regione Veneto che troviamo incredibile che abbia avviato un piano di monitoraggio sul GenX solo dopo aver ricevuto, a quel che si apprende dalle cronache, un “allarme” da parte delle autorità olandesi, a distanza di ben tre anni dall’autorizzazione all’importazione di questi rifiuti. Greenpeace ritiene che, per un principio di trasparenza, la Regione Veneto dovrebbe celermente rendere pubbliche le comunicazioni ricevute dalle autorità olandesi, ovvero dal Ministero delle infrastrutture e per la gestione delle risorse idriche, in merito al caso GenX». 

Greenpeace rileva che, mentre nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti gli enti competenti intervenivano con limitazioni sul GenX, in Veneto veniva dato il via libera alle importazioni. L’organizzazione ambientalista inoltre continua a non trovare traccia di limitazioni alle emissioni in ambiente di tale sostanza in Veneto.

Relativamente a quanto affermato da Miteni, Greenpeace chiede all’azienda di rendere pubblici documenti in grado di smentire quanto affermato dal Ministero olandese delle infrastrutture e per la gestione delle risorse idriche, ente che ha autorizzato il trasferimento dai Paesi Bassi all’impianto di Trissino di quantitativi fino a 100 tonnellate all’anno di GenX.

Leggi tutti gli articoli su: Miteni, Greenpeace, pfas, Alessandro Giannì

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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