Quotidiano | Categorie: Vacanze, Turismo

Generazione Bite more, divertirsi a basso costo

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 22 Agosto 2010 alle 18:48 | 0 commenti

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Motta Gelati  -   6 ragazzi su 10 hanno snobbano i soliti giri turistici e i costosi alberghi super lusso. Da Londra a Pechino, da New York a Formentera la tendenza dell'estate è stata la "Generazione Bite More": giovani, tra i 18 e 35 anni, che sono partiti con zaino in spalla, fotocamera digitale e senza un programma ben preciso. La missione? "Mordere" ogni istante del loro viaggio

La crisi economica da un lato e la ricerca sempre di nuove emozioni dall'altro hanno cambiato il modo di viaggiare dei giovani che, quest'estate, hanno organizzato il viaggio in maniera insolita (63%). Gli addetti ai lavori la chiamano "Generazione Bite more" (letteralmente "mordi di più") e sono loro che hanno "assaltato" le spiagge e le metropoli più belle del mondo, sfruttando mezzi super veloci e nuove tecnologie (67%). Ma chi sono e come viaggiano i Bite More? Provenienti da ogni parte del mondo, iper tecnologici (53%) e spinti da una voglia irrefrenabile di scoperta e avventura che li porta ad odiare l'all inclusive (48%). Sono amanti di sport come il surf e di serate passate intorno ad un falò o ad una festa con amici appena conosciuti (38%). Ma sono anche attenti e interessati al valore storico-artistico e culturale dei luoghi che visitano (46%), appuntando ogni avvenimento o incontro particolare nel diario di viaggio che portano sempre con sé (58%). Scelgono la meta da raggiungere quasi a caso e il loro abbigliamento è casual (71%). Non passano mai più di 3/4 giorni in un posto (61%) e cambiano almeno 3 mete durante il viaggio (47%). Parola d'ordine? Divertimento assoluto.

È quanto emerge da uno studio promosso da Motta Gelati e realizzato attraverso un monitoraggio internazionale su 1.800 utenti di web blog, forum, community specializzate sul turismo e sui più importanti social network, tra cui Facebook e Twitter. Inoltre si è chiesto un parere a 70 tra tour operator, gestori di hotel e sociologi su qual è stato il modo di viaggiare dei giovani quest'estate e sulle motivazioni alla base della loro scelta.

La crisi economica crea la "Generazione Bite More". Ottimisti e socievoli per natura, hanno una spiccata voglia di avventura. Amanti dello sport e delle feste, si trovano a proprio agio in qualunque luogo e non sono maniaci della tintarella perfetta

Sono ormai lontani i tempi in cui bastava andare a pochi chilometri da casa per sentirsi appagati e pensare di aver passato delle splendide vacanze. Grazie ai nuovi mezzi di comunicazione e ai trasporti iper veloci che riducono vertiginosamente le distanze, cambia il modo di trascorrere le vacanze dei giovani (63%). E figlio dei tempi è il fenomeno esploso nell'estate 2010: la "Generazione bite more". Giovani acculturati, pieni di vita e iper tecnologici che non hanno alcun limite spazio-temporale e che vivono le loro vacanze sfruttando ogni istante, saltando da una parte all'altra del mondo e pronti a qualunque tipo di esperienza (57%).

Ma qual è l'identikit del Bite More? Sono giovani con un'età compresa tra i 18 e i 35 anni, la cui unica missione è "mordere" la vita istante per istante, mai in modo banale ma cercando sempre nuove esperienze da condividere con amici o con compagni di viaggio di volta in volta occasionali che, come loro, non vivono in modo convenzionale (61%). Anche se la parola d'ordine dei loro viaggi è libertà a 360°, non sono alla ricerca di esperienze estreme, ma solo di emozioni pure (afferma il 53% degli esperti). Ecco perché non è difficile vederli il giorno prima dormire in una barca in spiaggia sotto le stelle e l'indomani trovarli che saltano e ballano nella festa più cool e alternativa di una metropoli. Non, però, uno dei soliti party "pettinati" e in cui trovi gente in vetrina che si osserva con il drink in mano e lo sguardo triste e annoiato, ma delle feste che possono anche trasformarsi in una lotta di cuscini o in giochi di gruppo, che l'indomani raccontano in spiaggia agli amici (secondo 4 intervistati su 10).

Cosa li spinge, dunque, ad intraprendere viaggi del genere? Secondo gli esperti, per i Bite More è fondamentale fare tutto ciò che li fa stare bene, senza seguire forzatamente le tendenze del momento (67%). Per viaggiare, infatti, hanno bisogno del minimo indispensabile: considerano il mondo casa loro (51%), sono a proprio agio in qualunque situazione (49%) e non si perdono mai d'animo (43%). Grazie al loro ottimismo sono capaci di trovare sempre la soluzione in ogni occasione, anche se dovessero arrivare in una città come Londra o Berlino con pochissimi soldi in tasca o ritrovarsi sperduti nel deserto del Sahara. Credono che tutto sia possibile e, anzi, la sfida li eccita (71%). Considerano le grandi città come degli immensi luoghi di incontri e di avventura, ma non tralasciano mai di apprezzare anche il valore artistico e culturale dei luoghi in cui si trovano (35%). In spiaggia, invece, non sprecano il loro tempo a cercare di avere la tintarella perfetta ma, amanti delle sfide, praticano sport come il surf o il beach volley (65%).

Un Bite More ha sempre con sè zaino, fotocamera digitale, lettore mp3 e diario di viaggio. Scelgono la destinazione da raggiungere quasi a caso e cambiano almeno 3 mete durante il viaggio, per andare in cerca di nuove emozioni

Lo stile è inconfondibile ed è quello di chi, pur non ostentando, ha sempre l'abbigliamento giusto e adatto al contesto in cui si trova (come sostiene il 67% degli esperti). Li vedi in giro per le più belle città del mondo, da Berlino a Parigi, da Amsterdam a Londra e li puoi riconoscere per il loro look: t-shirt, jeans o bermuda colorati, felpa con il cappuccio e sneakers, cartina in mano e l'atteggiamento classico di chi ha voglia di conoscere e scoprire un luogo mai visto prima (44%). Quando invece sono in spiaggia sono quelli che, infradito ai piedi e costumi molto colorati, si cimentano nelle attività più divertenti ed emozionanti che possono essere fatte in spiaggia (51%). Sono, infatti, "Bite More" i surfisti che vedi cavalcare le onde o i giocatori di beach volley che si esibiscono in tuffi o acrobazie particolari durante una partita tra amici (39%). La sera sono quei gruppi di ragazzi che si riuniscono intorno ad un falò, cantando e bevendo qualcosa in allegria, oppure in qualche festa improvvisata a casa di qualcuno appena conosciuto (42%).

Ma quello che li rende realmente riconoscibili sono alcuni accessori immancabili e necessari per un Bite More. Innanzitutto lo zaino a spalla, dentro il quale portano sempre con sè il minimo indispensabile, che gli permette di essere pronti ad ogni evenienza ed impeccabili in ogni circostanza come: occhiali da sole, telo mare e cappellino (65%). Una cosa della quale non si priverebbero mai è la fotocamera digitale, grazie alla quale riescono a riportare a casa alla fine del viaggio tutti i volti degli amici incontrati e conosciuti, con i quali hanno condiviso momenti magici e indimenticabili, e i luoghi più belli visitati (78%). Immancabile per un vero Bite More anche il diario di viaggio, una piccola agenda nella quale trascrivere e appuntare tutte le emozioni provate e raccogliere le dediche degli amici incontrati (55%). Infine, non possono fare a meno del lettore mp3, la colonna sonora che li accompagna durante le giornate estive e dà il giusto ritmo al loro viaggio (47%).

La scelta della meta avviene quasi per caso, tanto per loro spesso rappresenta solo il punto di partenza di un viaggio che può riservare qualunque sorpresa e che può portare anche in luoghi impensabili (come sostiene il 51% degli esperti). Secondo un "Bite More", infatti, bisogna essere sempre pronti a spostarsi e leggeri per poter visitare a fondo i posti nei quali ci si trova (33%). Non sono fissati con delle mete in particolare, ma riescono a trarre il meglio da ogni posto, in base a ciò che offre e alle peculiarità che lo caratterizzano (53%).

LE 10 REGOLE DA VIAGGIO DEI "BITEMORE"

1. L'OTTIMISMO È IL SALE DELLA VITA
Nulla in viaggio può intaccare la vostra allegria. E se il cielo cade? Basta che ti sposti. Sorridere anche dei piccoli inconvenienti di viaggio e vederli come delle coincidenze che anzi rendono l'avventura ancora più emozionante.

2. TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI
Divertimento non vuol dire stare messi in fila per un'ora prima di entrare in un locale, è uno stato dell'anima. Se aspettare l'alba dormendo in una barca ormeggiata o passeggiare per la città vestito da coniglio ti fa stare bene, chi ti impedisce di farlo?

3. STRINGERE MILIONI DI MANI
Considera la persona che ti siede accanto sul treno o in spiaggia il tuo migliore amico. Chi vive col sorriso sulle labbra non sarà mai solo.

4. LA BORSA DI "MARRY POPPINS"
Portare lo stretto necessario in vacanza, tanto tutto quello che ti serve realmente lo trovi nei luoghi in cui stai andando. Il tuo divertimento non dipende da come sei vestito ma da ciò che fai e dalla gente che incontri. Il tempo delle sfilate è finito.

5. L'ACCESSORIO CHE FA LA DIFFERENZA
Tenere sempre a portata di mano una fotocamera digitale per immortalare i paesaggi suggestivi, i monumenti delle città visitate e i volti delle persone incontrate e conosciuto durante il viaggio. Momenti ed emozioni impressi in un'immagine.

6. CARO DIARIO
È fondamentale avere nello zaino un piccolo diario di viaggio nel quale trascrivere e appuntare tutte le emozioni provate e raccogliere tutte le dediche degli amici conosciuti.

7. TENERE SEMPRE ALTO "IL VOLUME"
La musica influisce molto sul nostro stato d'animo, quindi ascoltare con il proprio lettore mp3 la musica che ti fa stare bene e ti da energia, sopratutto nei momenti di solitudine o durante gli spostamenti da un posto all'altro.

8. IL MONDO E' CASA TUA
Risveglia la "giovane marmotta" che è in te. Bisogna essere sempre pronto a spostarsi e adattarsi a qualunque situazione. La sera prima puoi essere in una metropoli e l'indomani mattina risvegliarti con il rumore delle onde. Tutto questo è divertimento allo stato puro.

9. CARPE DIEM
Vivi ogni attimo del tuo viaggio come se fosse l'ultimo e non pensare mai che quello che non hai fatto oggi potrai farlo domani. La vita, come il viaggio, va vissuta intensamente e le occasione prese sempre al volo.

10. UN SOLO OBIETTIVO: DIVERTIMENTO ASSOLUTO
"Mordi" la tua estate fino in fondo. Se segui le regole non esistono missioni impossibili, scegli una meta e parti.

Leggi tutti gli articoli su: Giovani, Generazione Bite more, Motta Gelati, tendenze

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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