GdF Vicenza: operazione antidroga nel centro cittadino, due tunisini arrestati
Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 15:01 | 0 commenti
Guardia di Finanza di Vicenza - Eseguite due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due tunisini: monitorati oltre 850 episodi di spaccio, tra il giugno e il settembre 2012. Segnalati alla prefettura e motorizzazione n. 23 giovani assuntori di stupefacente.
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A coronamento di una articolata attività investigativa coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza - dott.ssa Silvia Golin, il 30 ottobre militari della Sezione Mobile del Nucleo Polizia Tributaria Guardia di Finanza di Vicenza hanno dato esecuzione a due provvedimenti restrittivi della libertà personale, emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza - Dott. Stefano Furlani, nei confronti di due soggetti tunisini (F.J., 34 anni, e O.T., 32 anni), peraltro già arrestati in flagranza di reato a fine settembre.
L'attività di indagine condotta dalla Sezione Mobile della Guardia di Finanza di Vicenza già durante l'estate aveva consentito di individuare un rilevante via vai di giovani ragazzi italiani che, abbandonate le già tristemente famose e monitorate zone di Campo Marzo, Via Milano e via Torino, avevano iniziato a spostarsi nel parcheggio antistante il nuovo teatro comunale del capoluogo berico. Lì avvenivano dei fugaci incontri con alcuni soggetti extracomunitari che uscivano da un palazzo di via Cairoli.
Ne è seguita un'attività di pedinamento e controllo del territorio da parte dei finanzieri che, confondendosi tra la gente, filmavano gli "incontri", così permettendo di identificare gli spacciatori, nonché i numerosi giovani "clienti".
Nel corso di uno di questi appostamenti, nella tarda serata del 24 settembre, i finanzieri, a seguito di un controllo, traevano in arresto, unitamente ad un altro connazionale, F.J. e O.T., in quanto trovati in possesso di sostanza stupefacente per circa 250 grammi tra hashish, cocaina ed eroina e di circa 500 euro in contanti, frutto del "guadagno" giornaliero.
I numerosi giovani acquirenti identificati (oltre una ventina) confermavano i vari acquisti di stupefacente sia da F.J. che dal suo socio O.T..
Dalle suddette dichiarazioni emergeva, in particolare, un quadro davvero preoccupante: i due tunisini avevano piena disponibilità di qualsiasi tipologia di stupefacente richiesto: hashish, cocaina ed eroina; quest'ultima spacciata in "palline" ben confezionate che venivano celate in bocca ed eventualmente ingoiate in caso di controllo delle forze dell'ordine.
Emergeva, inoltre, come uno dei due spacciatori chiedesse a giovani ragazze tossicodipendenti, quando non avevano il denaro sufficiente per l'acquisto, sesso in cambio di eroina.
In sintesi, è stato appurato che, nel solo periodo giugno - settembre 2012, i due soggetti hanno spacciato, in Vicenza, circa 6 chilogrammi di stupefacente tra hashish, cocaina ed eroina, per un valore pari a 40.000 euro. Sono stati monitorati, complessivamente, ben 852 episodi di cessione di stupefacente.
In buona sostanza, è emerso che i due, già gravati da precedenti penali sempre per spaccio, non hanno mai svolto alcuna attività lavorativa lecita e si trovano in Italia in condizione di clandestinità (tra l'altro, uno di questi con il provvedimento di espulsione esecutivo a proprio carico) e, in tal senso, gli arrestati esercitavano l'attività di spaccio in modo professionale e traendo l'unica fonte di sostentamento dai relativi proventi.
Prontamente relazionata, l'A.G. berica emetteva, in tempi brevissimi, la misura della custodia cautelare in carcere, per i fatti sopra indicati.
Sono in corso le indagini per addivenire all'identificazione degli ulteriori clienti dei due arrestati (che saranno anch'essi segnalati alle competenti Prefetture e Motorizzazioni Civili), al fine di calcolare compiutamente il giro d'affari illecito dai medesimi realizzato.
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