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Gassificatore a Torri, dalla serata una bocciatura per la giunta

Di Marco Milioni Martedi 17 Settembre 2013 alle 14:47 | 0 commenti

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«Abbiamo inviato a chi di dovere una istanza per annullare o comunque sospendere la realizzazione del gassificatore a pollina di via Vedelleria. Ovviamente i privati avendo l'avallo della regione possono procedere, ma questi hanno mostrato una certa qual sensibilità alle nostre richieste». Così ha parlato ieri un «imbarazzatissimo» Diego Marchioro. Il sindaco democratico di Torri di quartesolo ha cercato infatti di rintuzzare la valanga di critiche giuntegli durante un incontro dedicato ieri sera all'argomento ed organizzato dal comitato che si oppone all'opera.

Il primo dettaglio sta nella location prescelta, ovvero la sala della chiesa parrocchiale di Vancimuglio,  non distante dal luogo scelto per l'impianto ma nel comune di Grumolo. In sala a tenere le redini della discussione c'era il presidente del comitato con la coordinatrice (rispettivamente Andrea Rocchi e Federica Poli). Tra i relatori invece figuravano il consigliere regionale democratico Stefano Fracasso, il professor Gianni Tamino, biologo dell'Università di Padova e la dottoressa Marina Lecis, specialista in materia ambientale e noto consulente del tribunale di Padova.

Ed è stata quest'ultima a porre per prima una serie di dubbi sull'inquadramento urbanistico nonché amministrativo del previsto impianto «sul piano della» zonizzazione acustica. Considerazioni cui ne ha aggiunte molte altre tra le quali la pressoché sicura presenza di fattori «odorigeni» (più prosaicamente ribattezzate «puzze» da un parterre fatto di un centinaio abbondante di persone che ha gremito la sala parrocchiale).

Poco dopo è stata la volta del lungo intervento del professor Tamino che dopo una breve introduzione di tipo biochimico sulla produzione dell'energia in natura grazie ai raggi solari ha messo sul tavolo i fattori di rischio che un impianto del genere potrebbe portare: aggravamento in termini di polveri sottili di una zona già colpita (Vicenza e il suo hinterland hanno il primato nazionale in termini di sforamenti). Di più il processo di gassificazione, che con le modalità scelte a Torri in Italia non ha mai dato risultati soddisfacenti potrebbe portare allo spargimento in aria di sostanze altamente tossiche giacché Rileva Tamino i dati forniti dall'amministrazione regionale, che ha autorizzato l'impianto, sono parziali. Tamino poi è entrato nel cuore del problema spiegando che in realtà un progetto del genere, al di là dei presunti vantaggi propinati alla popolazione, si spiega solo con l'incentivo concesso ai privati per la vendita di elettricità ottenuta grazie al guano dei polli usato come una sorta di combustibile. «Senza incentivi - ha rimarcato il docente al termina di una applauditissima relazione - l'intera operazione non avrebbe alcun senso. Si tratta pertanto di una mera speculazione finanziaria. Gli incentivi andrebbero aboliti o fortemente limitati anche perché li pagano i contribuenti con i prelievi in bolletta».

Parole che hanno colpito l'uditorio e il sindaco Marchioro che ha «condiviso» sul piano generale le tesi di Tamino spiegando però che la sua amministarzione ha fornito parere positivo, seppur non vincolante, al progetto proprio con l'obiettivo di risolvere il problema di un eccessiva presenza di pollina nei campi attorno all'impianto (il guano dei polli è infatti raccolto da un vicino allevamento industriale di volatili). Una tesi immediatamente eccepita dal professore il quale ha precisato che se il problema è la pollina allora basterebbe realizzare un impianto di compostaggio progettato con tutti gli accorgimenti del caso.

In sala tra l'altro più volte i residenti hanno rinfacciato al sindaco di non avere mai informato la popolazione dell'iter che stava maturando in regione. Una responsabilità per la quale il primo cittadino, ha fatto pubblica ammenda dichiarandosi «disponibile» fin da ora ad informare la popolazione. Dal canto suo Fracasso ha ricordato che se sul piano formale l'iter appare correttamente istruito sul piano politico in casi del genere l'amministrazione è tenuta ad informare chi abita nel territorio. Lo stesso Fracasso ha anche spigato che casi del genere si presentano sempre più frequentemente anche perché le maglie della norma regionale sono assai larghe. La serata si è poi chiusa con una raccomandazione dei due relatori tecnici affinché ci sia un ripensamento dell'allevamento intensivo che non solo pesa sul piano ambientale ma che produce effetti spesso dannosi anche sulla salute umana. Gli esponenti del comitato frattanto si riservano anche la possibilità di ricorrere alle vie legali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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