Garante concorrenza indaga su Rc auto troppo care
Lunedi 17 Maggio 2010 alle 22:31 | 0 commenti
Adico - Finalmente l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un'indagine conoscitiva sul settore della Rc Auto dopo aver ricevuto numerose denunce - si legge nella nota diffusa dall'ADICO - per gli aumenti ingiustificati applicati dalle compagnie.
"Nonostante negli ultimi anni il mondo assicurativo sia stato attraversato da una profonda rivoluzione attuata nel nome della concorrenza e del risparmio i prezzi non hanno mai subito rallentamenti" denuncia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini; "è ora di capire una volta per tutte capire perché i prezzi delle polizze siano così alti".
In base a dati statistici diffusi da organismi pubblici e privati, risulta che il livello dei premi applicati dalle compagnie per i contratti Rc auto avrebbe conosciuto negli ultimi anni incrementi significativi e generalizzati. In particolare, dal 2009 al 2010 si sarebbero registrati aumenti medi del 15%, con punte sino al 22% per i ciclomotori e di oltre il 30% per l'assicurazione dei motocicli.
Rincari che hanno spinto nel 2009 la raccolta premi, facendole superare i 17 miliardi di euro, con un'incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo.
Così, se le assicurazioni ci hanno guadagnato - fanno sapere dall'ADICO - gli italiani sono stati costretti a sborsare premi sempre più alti, tanto, che secondo i dati Istat, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media per assicurare l'auto o la mota circa 940 euro annui, pari all'1,2% del Pil.
Un esborso troppo elevato che incide pesantemente sulle tasche degli automobilisti - continua il presidente dell'ADICO - che, soprattutto, non ha risentito dei numerosi interventi legislativi e regolatori finalizzati a rendere il comparto più competitivo in primis, dal risarcimento diretto.
Per questo - scrive l'Antitrust - "occorre capire se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessaria spinta competitiva o se, al contrario, sia necessario introdurre correttivi per rimuovere eventuali ostacoli alla piena produzione degli attesi effetti pro-concorrenziali".
Apprezzamenti per l'avvio dell'indagine dell'Antitrust arrivano dalle associazioni dei consumatori che vedono così "accogliere le loro denunce reiterate nel tempo", come afferma l'ADICO.
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