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Domani gara 3 finale scudetto col Cras Taranto, il Famila Wuber Schio vuole il bis

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 4 Maggio 2011 alle 15:24 | 0 commenti

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Famila Basket Schio - Ancora con i due tiri di Chicca Macchi davanti agli occhi, domani il pubblico del PalaCampagnola sarà chiamato ad assistere al terzo atto di questo spettacolo esaltante messo in scena dal Famila Wuber Schio e il Cras Taranto Basket.

Dopo l'epilogo in "zona Cesarini" di gara 2, la carica e delle arancioni è aumentata e l'auspicio è che possa fare da apripista per una prestazione da Famila Wuber Schio.

"I numeri di gara 2 - dice coach Orlando - dicono che le percentuali sono migliorate rispetto alla partita di Taranto, ma non c'è indubbiamente da lavorare. Abbiamo vinto e una vittoria di questo tipo - continua il coach orange - è un'iniezione di adrenalina. Ma possiamo a dobbiamo aumentare la qualità delle prestazioni. In questo contesto devo sottolineare la prestazione di McCarville e Macchi, entrambe in doppia doppia (rispettivamente 17+12 e 18+11). Per Janel è un ottimo segno dopo i problemi alla schiena, per Chicca, dopo i due punti decisivi, un riconoscimento in più al suo lavoro prezioso". Famila dunque al lavoro già stamattina, non da meno il Cras Taranto. Coach Ricchini analizza il match: "Sull'episodio decisivo non commento l'operato degli arbitri. Per come si era messa la partita, probabilmente abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Abbiamo recuperato molti palloni ma al rimbalzo siamo stati inferiori. Abbiamo comunque giocato una buona gara sul campo di Schio, ma adesso si ricomincia da capo". Spettacolo, adrenalina, entusiasmo. Questa la cornice nel quale si è svolta ieri la diretta RAI, che domani replicherà ma alle 19. L'attesa è per una nuova battaglia (sportiva) sul parquet scledense: "Avevo già dichiarato che nella finale sarebbero subentrati altri fattori - afferma Paolo De Angelis, direttore generale del Famila Wuber Schio - oltre a quelli tecnici e tattici. Queste due partite lo hanno ampiamente dimostrato. Ci sono palloni che solo grandi giocatrici possono gestire, palloni bollenti come quello di Chicca Macchi nei due tiri liberi finali. A lei va il plauso di tutta la dirigenza per la freddezza mostrata. E non solo". Il diggì racconta un episodio forse sfuggito ai più ."Nell'ultimo quarto i due arbitri avevano assegnato una rimessa a Schio durante un attacco delle pugliesi. Ebbene, proprio Chicca si è "addossato" l'ultimo tocco del pallone restituendolo di fatto a Taranto. In una finale scudetto non mi pare sia poco. Purtroppo i bei gesti non fanno notizia, o ne fanno meno rispetto ad altri. La partita di ieri è stato uno spot per tutto il movimento cestistico nazionale per la tensione agonistica della gara e per come è stata gestita. Anche se qualche dichiarazione del post partita non l'ho condivisa. Sul presunto gioco scorretto delle giocatrici del Famila, mi permetto di non essere d'accordo. L'agonismo non va confuso. Porre l'accento su questo argomento richiede molta delicatezza. A Taranto, in regluar season, Macchi ha avuto otto punti dopo uno scontro, sicuramente fortuito, con Dacic. Non ne abbiamo mai fatto cenno". De Angelis aggiunge, spiegando la coreografia del pubblico del PalaCampagnola: "Quello di aprire il giornale alla presentazione della squadra avversaria è una cosa ironica in uso nei college americani che non ha nessun fine offensivo ma solo goliardico. Su presunti singoli insulti di natura regionalistica, chiedo io scusa a nome della società. Personalmente non li ho sentiti ma sono convinto che, qualora abbiano avuto luogo, sia stata solo opera di qualche singolo maleducato. I fatti dimostrano altresì che la tifoseria scledense è una delle più corrette. Schio e Taranto hanno una grossa responsabilità che va al di là dell'aspetto sportivo, rappresentano agli occhi di tutti gli appassionati sportivi italiani la pallacanestro la femminile. Ora come non mai dobbiamo dare una grande immagine di ciò che rappresentiamo".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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