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Fusione Comuni, Maria Rosa Pavanello: "l'ANCI Veneto sostiene il processo perchè mette al centro il cittadino"

Di Note ufficiali Venerdi 15 Dicembre 2017 alle 18:02 | 0 commenti

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L'Anci Veneto ribadisce la propria posizione favorevole sui processi di fusione tra i Comuni in Veneto. Un processo che sta interessando 14 amministrazioni locali per le quali è in corso la procedura di fusione e la cui popolazione si esprimerà con un referendum consultivo nelle giornate del 17 dicembre 2017 e del 21 gennaio 2018. Si tratta di Arsiero, Tonezza del Cimone, Barbarano Vicentino e Mossano in provincia di Vicenza, Belfiore, Caldiero, Roncà e S. Giovanni Ilarione in provincia di Verona, Falcade e Canale d'Agordo nel bellunese, Saletto, S. Margherita d'Adige, Megliadino San Fidenzio e Megliadino San Vitale nel padovano. In tutto sono chiamati alle urne 35.340 elettori in un territorio di 322 kmq. di superficie.

"La posizione dell'Anci Veneto - afferma la Presidente Maria Rosa Pavanello (nella foto) - su questo tema è sempre stata chiara: le fusioni sono un'opportunità e rappresentano uno strumento per migliorare i servizi al cittadino e per poter amministrare in modo più efficace il territorio. Siamo sempre stati in prima fila in questi processi e lo abbiamo fatto in modo concreto supportando quei Comuni che hanno deciso di avviare i percorsi di fusione attraverso corsi di formazione ad hoc per spiegare procedure, iter e normative."

"I sindaci - continua la presidente di Anci Veneto - giustamente spesso si lamentano delle scarse risorse presenti in bilancio che bastano a malapena per far fronte alle emergenze ed è questa una situazione che si accentua nei moltissimi Comuni di piccola e media grandezza. In Veneto sono circa 271 le amministrazioni sotto i 5 mila abitanti e con gli strumenti dell'associazionismo intercomunale e delle fusioni possono far fronte alla criticità dettate dai bilanci. Infatti mettendosi insieme le amministrazioni comunali possono avere importanti vantaggi come quello di poter ottenere incentivi europei, regionali e statali."

Per i comuni istituiti a seguito di procedimento di fusione sono previste:

- l'erogazione del contributo straordinario statale per 10 anni a decorrere dalla fusione;

- nell'erogazione del contributo straordinario regionale la priorità nell'assegnazione degli spazi finanziari regionali va ai Comuni istituiti per fusione a decorrere dal 2011;

- l'esclusione dall'assoggettamento dell'obbligo associativo per i comuni istituiti mediante fusione che raggiungono una popolazione pari o superiore a 3.000 abitanti o 2000 abitanti se appartenenti a Comunita' montane per un mandato elettorale;

- previsione di forme premiali nelle misure di incentivazione regionale;

- esclusione da vincoli per le assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 100% della spesa relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente;

- subentro nei benefici, stabiliti dall'Unione europea o da leggi statali, di cui godevano gli enti estinti.

"I processi di fusione - spiega la presidente di Anci Veneto - non rappresentano una scelta "politica", ma sono una questione meramente amministrativa e di gestione perché permettono alle amministrazione di offrire servizi più efficaci e di poter fare investimenti ragionando in modo sistemico e questo senza disperdere l'identità, le tradizioni e le specificità di un territorio. Con la fusione i Comuni avranno a disposizione più risorse per le fiere, per gli eventi, per le manifestazioni e per tutte quelle azioni che riguardano il patrimonio di valori e di identità di una comunità e di un territorio."

"L'Anci Veneto - conclude Pavanello - continuerà ad essere a fianco di quei Comuni che intraprendono questo percorso e lo facciamo con convinzione "senza se e senza ma" perché questa scelta mette al centro i cittadini."

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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