Furti, Dueville: rubano all'ecocentro, due arresti
Lunedi 12 Marzo 2012 alle 16:40 | 0 commenti
Giovanni Scarpellini - Polizia Locale Nordest Vicentino - ieri sera, domenica 11.03.2012, alle ore 21.15, il Sindaco di Dueville, Giuseppe Bertinazzi veniva avvertito da concittadino di un furto in atto presso l'ecocentro di Dueville, fraz. Passo di Riva, via Po. Immediatamente avvisava la Polizia Locale Nordest Vicentino, che interveniva con una pattuglia. Giunti sul posto gli agenti constatavano la presenza di un furgone di colore bianco, che occludeva la vista di un varco nella recinzione dell'ecocentro.
Gli agenti si dividevano perlustrando il perimetro esterno dell'ecocentro. Improvvisamente un individuo usciva da un buco sotto la recinzione ed iniziava a correre a perdifiato costeggiando un fosso di scolo - asciutto - pieno di vegetazione. Lo sconosciuto veniva perso di vista fino a quando gli agenti udivano un rumore di ramaglie provenire dallo scolo. Puntavano le torce in direzione della fonte del rumore e constatavano la presenza di un individuo che cercava di nascondersi. Il medesimo veniva immediatamente immobilizzato ed identificato in Malki Said, 26 enne di origine marocchina, domiciliato a Thiene (con un precedente specifico). Gli agenti constatavano poi che nel cassone del furgone - aperto - erano già stati caricati n. 9 televisori; n. 4 videoregistratori; n. 6 ferri da stiro; n. 1 stereo; n. 1 UPS (gruppo di continuità ). Il materiale era stato chiaramente asportato dall'interno dell'ecocentro attraverso il citato "varco" nella rete di recinzione. All'interno dell'ecocentro, nei pressi della rete di recinzione, erano infatti pronti ad essere trafugati ulteriori n. 2 televisori, sui quali era appoggiato il giubbotto di colore nero con all'interno gli effetti personali del Malki Said.
Proprio mentre la Polizia Locale si accingeva a far recuperare il furgone dal carro attrezzi, giungeva il proprietario del furgone stesso, Chibani Abdellah, 46enne marocchino di Mason Vicentino. Dopo un primo tentativo di giustificarsi dicendo di avere parcheggiato lì il furgone la sera prima, anche perchè tradito da evidenti tracce sul giubbotto relative al nascondiglio (presenza di ragnatele e detriti), ammetteva di avere cercato di asportare il materiale in questione, per il quale avrebbe ricevuto la somma di € 10,00 a pezzo. Premesso quanto sopra, entrambi venivano tratti in arresto per furto aggravato in concorso (artt. 624, 625 e 110 c.p.). Nella mattinata odierna l'arresto veniva convalidato dal Giudice presso il Tribunale di Vicenza, che fissava l'udienza dibattimentale per il 02.05.2012 sottoponendoli all'Obbligo di Firma per il periodo intermedio.
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